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Dietro la lavagna: febbraio
Mi sono stancata di accatastare dietro la lavagna i Mondadori e oggi mi dedico all’altra collana che troviamo ogni mese in edicola con varie e numerose collezioni : la Harmony.
Cosa sia e quanto produca questa casa editrice penso sia noto a tutte, così come veramente tutte abbiamo letto uno dei suoi libri visto il facile accesso all’acquisto e anche il prezzo contenuto se paragonato ai libri che si potevano comprare in libreria.
Se torniamo indietro con la memoria a venti/venticinque anni fa, ricordiamo bene che nelle librerie “serie” il romance era bandito dagli scaffali e se volevamo leggere l’amore e tutte le sue sfumature , non ancora esclusive di Mr.Grey, dovevamo rivolgerci al nostro edicolante che sembrava ti consegnasse materiale proibito nel darti i vari romanzi. Per sbirciarne le trame chiuse in metri e metri di cellofane ci mettevamo in un angolo mezzo nascosto anche perché era proprio in un angolo che venivano esposti, dato che il tipo di lettura era da serie Z di un paese sottosviluppato.
Con i centri commerciali però abbiamo mandato al diavolo le edicole facendo incetta dei nostri duchi e marchesi, milionari greci e sceicchi arabi alle prese con fanciulle illibate ma vogliose, senza più le occhiate ignoranti e a volte allusive dei nostri giornalai di quartiere che trovavano più spazio per i giornali porno che per dei romanzi romantici e femminili.
La Harmony è stato il mio trampolino ( assieme alla mia adorata mamma che finalmente aveva altro da leggere oltre agli inserti di Intimità) per gettarmi nel mondo del romance, è stata la base da cui si sono sviluppate poi altre collane che mi hanno fatto e continuano a farmi sognare ed evadere per qualche ora dalla monotonia delle giornate, è la normalità e la sicurezza continua delle cose conosciute.
Questo non significa essere piatti, monotoni e fermi sui generi e sulle storie ma spaziare su tutti gli aspetti e le sfumature (arridaje col termine) dando ad ogni lettrice lo spazio e la storia che si aspetta di leggere, dai classici storici agli hot più piccanti.
Tutto a posto allora?
Naaa…mica sono diventata così buona.
Ho parecchi appunti da fare alla signora Harmony. Domande e riflessioni che riguardano qualche libro non troppo riuscito ma presentato in altro modo, dal loro modo di vendere e dal sito.
Il sito … gioia e dolori delle mie dita che sembrano formiche impazzite a seguire le varie tendine che si aprono e si chiudono in un nanosecondo.
Posso dare un consiglio? Perché non fare una pagina con tutte le uscite del mese in modo che nessuno si sloghi un indice per fermare la serie che le interessa?
Signora Harmony… le donne che amano i suoi libri hanno varie fasce di età e purtroppo o per fortuna le capita anche la casalinga quarantenne (mento spudoratamente sull’età, ma non ci fate caso) un po’ imbranata nel navigare o alle prese con un pc che sembra leggerti nei pensieri e cambia pagina da solo.
Se ci fosse un elenco “normale “, come ad esempio fa sua cugina Mondadori, una sarebbe più tranquilla nel cercare e decidere sui titoli.
Vendite…i prezzi sono abbastanza saliti ed è per questo che mi sono letteralmente catapultata nel digitale, ma lei mi fa impazzire per cercare di capire la sua logica di vendita.
Perché viene venduto un libro in cartaceo in una certa data e poi il digitale il mese dopo o non venduto affatto? Perché chi preferisce l’ebook deve leggere dopo l’uscita del romanzo che aspetta o deve per forza acquistarlo di carta? Perché per esempio Sexy games di Jeffe Kennedy posso leggerlo il 26 marzo sulla carta e solo il mese dopo in digitale?
Front list… back list… e su dai fateli uscire insieme così ci fate contente tutte ( scopiazzi da sua cugina Mondi). Mi fate felice e sorvolo sul prezzo che non è che sia economico in confronto al formato classico tra parentesi … 6,49 su 6,90, 7.99 su 12,67…tanto per citare qualche prezzo.
Poi non comprendo i Top edition.
Vengono lanciati e venduti nella grande distribuzione e riproposti poi molti mesi dopo nelle varie collezioni…ma a che scopo ? Solo per farmi diventare matta a cercarli per poterli leggere prima e poi trovarli e farmeli spedire da Matera.
Per le storie è questione di gusto e non mi stancherò mai di ripetere che quello che piace a me non potrà mai piacere per forza o perché ne parlo in blog ad altre persone, né in positivo né in negativo.
Ecco allora che certi mesi un po’ fiacchi per me, come questo per esempio, possono essere interessanti per altre amiche che amano più il classico e il soft sia nei sentimenti che nei rapporti.
Io preferisco il peperoncino … casomai non lo aveste capito.
Peperoncino che pensavo più gustoso e saporito per condire due storie che invece si sono rivelate, una abbastanza piatta e insipida o non all’altezza delle mie aspettative dopo aver letto un precedente libro dell’autrice, l’altra assolutamente astrusa e non adatta ad affrontare e raccontare un tema delicato quale l’abuso.
Avete letto A fior di pelle di Lauren Dane ?
Beh, scordatevi di ritrovare le stesse intense emozioni e dei protagonisti che ti entrano sottopelle in Il ritmo dei corpi, pubblicato a fine gennaio nella collana Passion.
Non è un brutto libro, intendiamoci e più che dietro la lavagna lo posizionerei davanti come per quegli alunni promossi con riserva.
La storia di Natalie e Paddy, un musicista rock bello e dannato, promette bene ma poi si perde a mano a mano che si va avanti e ogni cosa, ogni scena, ogni situazione non brilla e non rimane impressa nella mente come è stata (almeno per me) quella di Erin e Todd.
Natalie e Paddy avevano avuto una relazione molto breve qualche anno prima che il ragazzo sfondasse in tutto il mondo con la sua band.
Le cose sono cambiate per entrambi col passare del tempo e adesso Paddy è un uomo famoso e idolatrato rocker mentre la bella, ricca e viziata Natalie si è ritirata in una piccola cittadina di provincia a fare la bibliotecaria. Quando si rincontrano per caso e la ragazza finge di non conoscerlo, per lui, abituato a ricevere sempre e solo si, è come un guanto di sfida gettato sul volto e il ripotarsi a letto la bella biondina una battaglia che non ha intenzione di perdere.
Peccato che il pathos della storia sia solo nella trama visto che non riesce ad emergere mai realmente dalle pagine del libro e che si riduca alla fine in un racconto un po’ noioso e sonnolento perfino nelle scene d’amore tutt’altro che bollenti.
Se Paddy è un rocker poi, io sono Madonna… e se mi conosceste capireste.
Comunque non è proprio da buttare via come lettura anche se sono molto più incuriosita e mi aspetto fuochi d’artificio tra i protagonisti del secondo libro della trilogia, Ezra (fratello di Paddy e componente della band) e Tuesday amica del cuore e coinquilina di Natalie.
Altro libro da promuovere con riserva è Il mondo di cenere di Jeaniene Frost e anche qui scordatevi la sensualità e l’adrenalina della Mietitrice Rossa e del suo vampiro Bones.
Credo che l’autrice si sia letta per bene un’altra serie memorabile prima di cimentarsi nella scrittura di questa trilogia e che poi abbia navigato un po’ a vista modificando personaggi e situazioni senza però creare alla fine nulla di nuovo e senza emozionare.
Vi ricorda nulla una ragazza a cui scompare la sorella, rapita e portata in un mondo parallelo e ostile a quello umano per costringerla a farsi avanti visto che lei è la chiave per poter invadere e schiavizzare la terra e sconfiggere le forze del bene? Una ragazza che scopre che i genitori che l’anno cresciuta non sono i suoi veri genitori e che è la discendente di una potente dinastia?
Vi aiuto ... Mac, Gerico … vi torna in mente la loro storia, la splendida saga di Karen Marie Moning.
Beh, Ivy e Adrian sono lontani anni luce da loro nell’età, nel pericolo, nella sensualità, nel mistero. La Frost ha sicuramente creato una trama diversa ma l’idea di fondo è quella. Nulla di male per carità perché gira e rigira ogni storia si assomiglia un pochino, ma non pensate di provare le stesse emozioni di quella splendida quintologia.
Aspetto di leggere il seguito e farmi un’idea più precisa e decidere un giudizio.
Boccio invece Voglio tutto di te di Maisey Yates, Caitlin Crews e Kate Hewitt.
E’ un racconto scritto a tre mani con un unico comune filo conduttore: il suicidio di una ragazza vittima di abusi sessuali da parte di un famoso e facoltoso avvocato difensore dei diritti delle donne e di una vendetta .
Vendicami di Maisey Yates, Scandalizzami di Caitlin Crews e Spogliami di Kate Hewitt sono i tre brevi romanzi presenti in Voglio tutto di te e forse sono state scritti con l’intento di raccontare tre storie di tre amici, Austin, Hunter e Alex che vivono in un mondo fatto di lusso e di lussuria e che in seguito al suicidio della loro amica, si fanno qualche esame di coscienza decidendo di portare alla luce il vero volto di quel paladino di giustizia che si batte per la difesa delle donne. Smascherarlo significherà vendicare Sarah e tutte le donne che per bisogno accettano e subiscono attenzioni particolari.
Tramenti, scandali e colpi di scena ce ne sono quanto vogliamo.
La sensualità però è solo sessualità e non mi piace nemmeno un poco.
Ci sono passaggi poi talmente incoerenti e asstrusi che mi verrebbe da chiedere alle autrici se pensavano mentre scrivevano.
Non credo che un argomento così delicato e spinoso come un abuso sessuale vada affrontato in questa maniera. Forse l’intenzione era anche buona ma il risultato, a mio parere, no.
Anche se il cc mi chiama Grimilde Averno non sono stata troppo cattiva vero?
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