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Book Arena: Cinquanta sfumature di grigio
Prima di farvi conoscere il nostro parere sul tanto atteso film tratto dalla trilogia di Cinquanta Sfumature, vi rirproponiamo i nostri differenti punti di vista su Cinquanta sfumatura di grigio. E voi, da che parte state?
Le insospettabili variazioni di Fifty Shades of Grey by Maet
In principio fu Twilight.
Una favola per adolescenti, partita in sordina, che come un virus globale esplose inarrestabile nei cinque continenti, travolgendo tutto e tutti e generando nuovi filoni, rivitalizzando generi da tempo in stato comatoso, producendo imitazioni a ritmo sostenuto e continuo, e un’alta marea di fan fiction. Snobbato e anche dileggiato da molti, Twilight si è rivelato un fenomeno trasversale e incontenibile, che ha colpito in profondità l’immaginario collettivo, senza limiti di età, dimostrandosi capace di parlare tanto ai ragazzi quanto agli adulti, alle donne in particolare. Proprio queste ultime, oltre a essere fruitrici del romanzo e delle sue varie e multiple derivazioni, ne sono divenute artefici alternative, creando migliaia di fan fiction come un fiume in piena. A partire dalla trama e dai personaggi di Stephenie Meyer, si sono spinte in ogni dove e nessuna situazione è rimasta inesplorata, per quanto estrema, in un gioco di specchi ed incastri dagli effetti a cascata.
In mezzo a una offerta così ricca, qualche anno fa si è fatta pian piano strada una fan fiction che ha conquistato un seguito sempre più importante: Master of the Universe. L’autrice si firmava Snowqueens Icedragon e dopo un primo periodo su Fanfiction.net, aprì un proprio sito dove pubblicava col contagocce stralci della sua opera. All’inizio eravamo un discreto numero di aficionados che, simili a carbonari, si incontravano sul sito, discutendo di quanto avevamo appena letto e, su richiesta dell’autrice, esprimevamo le nostre franche opinioni sui capitoli. Era divertente e coinvolgente, non solo per il tipo di aperto confronto, ma anche perché Snowqueen chiedeva chiaramente cosa ci fosse piaciuto e cosa no e perché. E noi non ci facevamo pregare, nossignore, volevamo quell’Edward, col viso bello e pulito di Robert Pattinson, sempre più maledetto, sempre più perverso, sempre più dominatore e Bella sempre meno ingnua e sempre più vittima/carnefice consenziente. Anelavamo sentire la pressione fisica e psicologica di Edward sottomettere Bella al punto che sarebbe stata lei pretendere da lui di essere dominata, ancor più fieramente. Della insistita castità di Twilight qui non c’era più traccia, un erotismo spinto e cerebrale la faceva da padrone.
Alla fine lo spirito iniziale di interazione si perse, in diretta proporzione coll’aumentare vertiginoso degli utenti e dei fan, ora anche sulla pagina FB. Un successo inarrestabile, tanto che un bel giorno Master of the Universe scomparve, per risorgere poco dopo con un altro nome: Fifty Shades of Grey. Non era più una fan fiction e di lì a breve sarebbe stata pubblicato in formato digitale. Adesso ha monopolizzato il mercato anglofono, scalando in breve ogni classifica e presentandosi con tutte le caratteristiche di una piccola mania collettiva femminile. Succederà anche da noi? Probabilmente. Non perché siamo di fronte a una grande autrice o a un capolavoro della letteratura, se cercate una scrittura raffinata non la troverete, ma perché se proverete il romanzo rimarrete avvolti da una sottile ma resistente ragnatela che non vi permetterà di fuggire. Come Bella, ribattezzata Anastasia, diventerete dipendenti dalla vostra dose quotidiana di Edward/Christian e di Fifty Shades, per quanto crude e talvolta razionalmente riprovevoli saranno le situazioni che leggerete, non riuscirete a staccarvi. Anzi, ne vorrete ancor di più.
Sarebbe banale dire che questa è la versione porno di Twilight, se è vero che una parte della sua attrattiva risiede nella sua potente componente erotica, va dato merito a E.L. James di aver costruito una storia che sa toccare nel profondo il desiderio e le fantasie femminili. Nella vita reale una donna sana di mente starebbe il più lontano possibile da un uomo manipolatore e psicologicamente vessatore come Christian, che se si concede almeno parzialmente a livello sessuale, si nega da quello emotivo. Eppure, nella fantasia, come Anastasia, anche noi vogliamo vedere se riusciamo a piegare un maschio simile, rendendoci disponibili a una sottomissione occasionalmente estrema ma appagante, perché la resa incondizionata porta con sé la remissione di ogni responsabilità e dunque una sorta di libertà eccitante. Da assaporare, senza sensi di colpa e senza vergogna sul proprio e-reader, abbandonandosi a un amore inspiegabile e tuttavia palpitante per il bel Christian. Questa estate, quando è prevista l’uscita della traduzione italiana per Mondadori, di sicuro ne riparleremo poiché, senza accorgersene, molte di voi si ritroveranno infatuate come ragazzine di un personaggio fittizio sul quale sognerete e sognerete… e non c’è cura per la Christianite!
Recensione by Marin
Profondamente turbata dagli oscuri segreti del giovane e inquieto imprenditore Christian Grey, Anastasia Steele ha messo fine alla loro relazione e ha deciso di iniziare un nuovo lavoro in una casa editrice. Ma l’irresistibile attrazione per Grey domina ancora ogni suo pensiero e quando lui le propone di rivedersi, lei non riesce a dire di no. Pur di non perderla, Christian è disposto a ridefinire i termini del loro accordo e a svelarle qualcosa in più di sé, rendendo così il loro rapporto ancora più profondo e coinvolgente. Quando finalmente tutto sembra andare per il meglio, i fantasmi del passato si materializzano prepotentemente e Ana si trova a dover fare i conti con due donne che hanno avuto un ruolo importante nella vita di Christian. Di nuovo, il loro rapporto è minacciato e a questo punto Ana deve affrontare la decisione più importante della sua vita, e può prenderla soltanto lei… Questo è il secondo attesissimo volume della trilogia Cinquanta sfumature, il cui successo senza precedenti è iniziato grazie al passaparola delle donne che ne hanno fatto un vero e proprio cult ponendolo al primo posto in tutte le classifiche del mondo.
Cinque giorni.
Ana riesce a stare senza le attenzioni amorose di Christian …cinque... miseri... giorni, nei quali lavora, piange e sospira per il maniaco.
Avrete capito che ho preso in mano anche il seguito di Cinquanta sfumature di grigio…l’attesissimo Cinquanta sfumature di nero. Anche questo l’ho letto a smozzichi e bocconi perché siamo sulla falsariga del primo: azione – sesso, azione – sesso e via così.
Qualche elemento nuovo c’è…dai diamo a cesare quel che è di cesare e diciamolo forte e chiaro che qualcosa di diverso c’è.
La certezza che questa signora è abbastanza confusa.
Ad Ana, dopo le cinghiate prese, basta una mail dell’ominide per dimenticare tutto, far felice la sua dea interiore e uscirci insieme per la mostra di pittura del suo amico Joe. Lui la va a prendere in Suv Audi e con l’elicottero la porta al vernissage del pittore/fotografo.
Una cosa che ho trovato più accentuata in questo secondo libro è stata l’ostentazione del lusso, le marche griffate, le auto sempre diverse e sempre costosissime, l’aereo, l’elicottero.
Poi la porta in un ristorante e la obbliga a mangiare perché la vede sciupata e le fa la nuova proposta: solo sesso vanilla e basta sesso estremo.
Lui ci tiene troppo a lei, ha capito in questi giorni senza di lei di provare un sentimento forte ed è disposto a eliminare fruste, catene …basta che lei torni assieme a lui.
Solo questo…da dominatore freddo e sadico si trasforma in piagnucoloso e patetico ometto. Che mi da sempre più la certezza che qualche rotella non è ben oliata.
E lei?
Ma rifiuta naturalmente mie care amiche!!!
Rifiuta perché dice che è soltanto per colpa sua se lui non si era fermato con le cinghiate, eh cavoli, si era dimentica di dire la parola di sicurezza. Che sa che il suo più grande problema è il dolore e che non le piace tanto il fatto che lui goda a vederla piangere e soffrire mentre la strapazza, ma che si impegnerà a fondo per accontentarlo.
E che no, no, è lei che non merita un uomo stupendo come lui e col tempo imparerà a fare tutte le cose che a lui invece piacciono tanto.
E si va avanti con la storia, vi risparmio anche stavolta le menate della dea interiore, del cassetto anale e quello dei vibratori, delle pinze e delle cinghie…la rotelle neurologica di Waternberg…l’ascensore!
Sono sempre più convinta che il nome vero dell’autore sia Paoletto Fantasia di anni 16.
Ogni due per tre è una scena di sesso. Considerata la frequenza dei rapporti e l’intensità, mi chiedo come faccia dopo a camminare ‘sta benedetta ragazza vista la maratona sessuale . Tra un rapporto e un altro l’autrice cerca di infilare qualche fatto che possa far dire che oltre al sesso c’è anche una storia.
.. E allora ecco una delle ex sottomesso di Christian che come una zombie gira intorno alla povera Ana e cerca di ammazzarla perché la delusione di essere lasciata dal caro Christian l’ha fatta uscire di senno. E l’incontro con la maestra di cotanto sadismo e perversità, Mrs. Robinson, la donna molto più vecchia di lui che lo ha usato come giocattolo sessuale per 12 anni (lui ne ha 27 e quindi si dovrebbe parlare di pedofilia credo), ma adesso sono amici e soci del salone di bellezza dove lui porta tutte le sottomesse per prepararle degnamente alle sue fruste…Ana inclusa. E poi c’è Jack, il nuovo capo di Ana che si ritrova con la casa editrice di cui è il direttore, comprata sempre dallo psicopatico per la gelosia visto che lui si è invaghito di Ana e ci prova. E alla fine viene mandato via dopo che ha tentato di sedurla col ricatto (leggeva le sue mail con il grande amatore). E lei, a 21 anni, fresca fresca di laurea, logicamente prende il suo posto e diventa direttore generale di questa azienda, per i suoi meriti, solo per i suoi grandi meriti.
Pazzesco. Surreale. Incoerente.
Se il primo libro della serie mi aveva indispettito, con questo sono passata alla noia e alla risata: ogni 5/6 pagine c’è una scena di sesso, ripetitiva fino alla nausea. Mi chiedo che bisogno c’era di farne una saga visto che sembrano fatti in fotocopia. Ana è sempre il solito personaggio lamentoso e petulante e senza personalità ; Christian soffre a mio parere di qualche disturbo bipolare visto che alterna momenti di prepotenza e di sopraffazione (anche se meno che nel primo libro) ad altri in cui piange e si dispera per lei, striscia ai suoi piedi dimenticandosi di essere il dominatore con frusta e manette.
Capisco che sono libri…sono opera di fantasia, ma riusciamo a capire come veniamo dipinte noi donne? Sembra che ognuna di noi aneli segretamente ad essere sottomessa, a non avere cervello perché ogni cosa la decide per noi il maschio supremo, che vogliamo ardentemente l’approvazione e “l’amore “ di questi ominidi cavernicoli che ci premiano con un regalo costosissimo se facciamo le brave e ci mena se alziamo troppo gli occhi dal piatto. Sempre e solamente per dimostraci quanto ci amano naturalmente. E con il nostro consenso.
Ma che saremmo mai noi povere ochette senza questa serie di machissimi al nostro fianco? Nulla.
Solo persone che lavorano 20 ore al giorno, che crescono i figli, che accudiscono una casa , che si rimboccano le mani e non si spaventano se rimangono da sole, che affrontano la vita e i problemi di ogni giorno con una marcia in più anche se si è stanche, anche se si ha voglia a volte di mollare.
Siamo di più, molto di più di quanto voglia farci apparire una serie di libri come questi.
Ho letto in un articolo che le vendite degli oggetti e dei giocattolini che si descrivono in questi libri sono aumentate di gran lunga in questo periodo.
Che invece dell’adolescente foruncoloso e in piena crisi ormonale dietro questi libri ci sia una multinazionale del silicone e della plastica?
Mi sa che concluderò la saga…voglio sapere cosa si inventa ancora l’autrice.
Un po’ di risate non mi fanno male in questo periodo.
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