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Dietro la lavagna /Gennaio
Il mese di gennaio è finito e puntuali arrivano la lavagna e fra qualche giorno anche le pillole.
Gennaio non è un mese particolarmente prodigo e anche se qualche CE ha anticipato a sorpresa alcune uscite, chi ama il romance non ha avuto altra scelta che fare incetta all’edicola o negli store on line o aspettare la fine del mese per acquistare il libro che serviva per completare una serie o iniziarne un’altra.
Com’è andata? Mah… così e così secondo me.
Ci sono stati dei titoli che promettevano bene sia nella trama e sia per l’autore che invece si sono rivelati letture abbastanza insipide e soporifere, altri invece che mi hanno regalato a sorpresa qualche ora piacevole.
Sicuramente il mio parere su alcuni di questi libri non incontrerà il consenso di chi mi legge ( sia in versione pillole che in quella della lavagna) ma allo sfinimento continuerò a dirvi che è solo un gusto personale, discutibilissimo ma personale.
Cominciamo dai Mondadori…
Li ho presi tutti, tranne la Balogh e la Laurens che avevo già.
E’ inutile che io faccia scelte o programmi su cosa comprare… alla fine con la piangina e l’assatanata nel giro del mese arriva tutto e riesco a leggere quasi tutto. Aiuta moltissimo, lo ammetto, la versione digitale che fa risparmiare soldini e praticamente fa credere al consorte che spendi poco o nulla per i tuoi duchi, miliardari e vampiri.
Andiamo....
Una paziente conquista di Sherry Thomas.
Ci avrei scommesso tutti i miei fili che sarebbe stato un bel romanzo e invece a me non è piaciuto particolarmente.
La storia era interessante ma solo dopo qualche capitolo ho iniziato ad odiare profondamente i protagonisti tanto che se fossi stata una letterina e avessi potuto entrare nel libro rendendo reali ambienti e personaggi, avrei dato una scrollata a lei e due pedate sui gioielli di famiglia a lui.
Fitz ( già il nome è tutto un programma) è un imbecille di prima categoria, piagnucoloso ed irritante con questo dolore infinito per aver perso l’amore della sua vita e aver sposato un’altra.
Ma perché l’hai fatto carissimo piagnone? Perché ti sacrifichi ad impalmare una ragazza che si innamora al primo sguardo di te, concordi di consumare le nozze dopo parecchi anni per avere un erede e continui a sbavare per l’amore del tuo cuore che si consola, si sposa, rimane vedova e ritorna con due pargoli al seguito?
Ma perché hai le pezze al sedere caro Fitz… perché se la famiglia borghese della tua giovane moglie non avesse in testa di sistemare la figlia con un nobile tu saresti seduto su una sedia sgangherata a mangiare pane e cipolla nella tua aristocratica dimora diroccata a sospirare per la tua ex.
Ecco il motivo carissimo: vile denaro e sicurezza economica che possa tenere alto il tuo blasone.
Assodato che abbiamo a che fare con un cretino, passiamo alla sposina che meglio non è.
Ok, ha solo diciassette anni, è ingenua, sa che deve fare questo matrimonio con un uomo più vecchio di lei (che però schiatta senza eredi e lascia al cugino l’onere del debito pecuniario e matrimoniale), si innamora perdutamente di questo nuovo marito che la detesta e le fa sapere da subito che la userà come fattrice fino all’arrivo dell’agognata progenie … e gli diventa amica???
Si fa raccontare e discute delle relazioni sessuali che ha con altre donne? Rimane illibata perché devono passare otto anni prima che il matrimonio venga consumato quasi fosse una cambiale in scadenza???
Che poi dico … a diciassette anni e così d'emblée riesco anche a comprendere Fitz : è deluso per questa cosa combinata, ha in mente la fidanzata che ha dovuto abbandonare…ecc. ecc. Ma a venti? A ventitre? Che ha questa benedetta ragazza che deve per forza essere resa donna l’ottavo anno di matrimonio? In alcuni passi del libro gli intelligentoni ( perché li affosso entrambi) parlano proprio usando i termini “ manca un mese …mancano dieci giorni… oggi è il gran giorno…)
E quando arriva il termine e riappare la ex fidanzata bellissima e al verde, il maritino Fitz deve sbrigarsi a ingravidare la moglie, cercare una proprietà per la ex che diventerà la sua amante ufficiale e unica e continuare ad avere una vita all’apparenza normale con la mogliettina che sta aspettando da anni di avere una vita sessuale.
Ora… che i personaggi femminili della Thomas siano abbastanza tortuosi lo sapevo da tempo e anche che le sue storie siano sempre abbastanza cervellotiche, ma qui secondo me si esagera. E anche se sono normalissime e consuete per quegli anni e per quel modo di pensare, io non riesco a farmele piacere.
Io avrei avvelenato Fitz, diventando una ricca vedova e me la sarei spassata.
Altri due romanzi che sono incerta se posizionare dietro o davanti la lavagna sono L’amore è cieco di Lindsay Sands e Saprò salvarti di Ann Campbell, due libri che promettono bene, iniziano anche discretamente, si perdono in delle situazioni abbastanza assurde, riprendono quota e poi chiudono velocemente con il classico “ e vissero felici e contenti”.
Nel libro della Sands possiamo comprendere quanto siano importanti un paio di occhiali per una giovincella che deve sposare un uomo nobilissimo e ricchissimo ma con una guancia sfregiata. La ragazza cieca come una talpa è obbligata dalla matrigna a non portare gli occhiali per non far fuggire orripilati i pretendenti che potrebbero chiederla in moglie. Oddio… li fa scappare lo stesso perché a causa della nebbia in Val Padana che ha davanti al viso, ne combina una peggio delle altre bruciando parrucche, ustionando pantaloni e relativi attributi maschili versandoci sopra il tè o facendo fare loro impacchi freddi sui poveri piedi pestati di continuo durante i balli.
Comunque la sua fortuna arriva quando il conte di Mowbray, Adrian Montfort, decide che lei è la moglie ideale per lui visto che non può vedere la cicatrice che gli rovina una guancia e che, almeno fino a quando non la riterrà abbastanza innamorata , non le comprerà nessun paio di occhiali anche a costo di rischiare le pudenda.
Allooooora… se uno è miope non necessariamente è cieco anche da vicino … ergo caro Adrian, la Clarissa ha visto molto bene la tua faccia fin dal primo momento in cui l’hai invitata a ballare.
Poi se questa benedetta matrigna vuole trovarle un qualsiasi marito pur di sbolognarsela da torno, perché non le va mai bene nessuno?
Clarissa è stata coinvolta a quattordici anni in questa specie di scandalo ridicolo e assurdo che non vi svelo … come fa a non riconoscere la persona che era coinvolta nel fatto ? ( Sono criptica lo so ma se vi dico troppo vi faccio capire delle cose che toglierebbero il gusto della lettura).
E sempre su questa benedetta matrigna carogna patentata che gliene fa passare di tutti i colori …. come fa a perdonarla nel giro di un paio di giorni e diventare amicone come se nulla fosse successo?
Quando poi scopriamo che la Clarissa gli occhiali se li è comprati da sola in barba a matrigna e marito, volete sapere per quale motivo li usa?
Non per evitare di adoperare il bavaglino per mangiare e sbrodolarsi come un poppante con le prime pappette o per non prendere sulla fronte gli spigoli del muro, ma per leggere qualche manuale che le insegni a dar piacere al marito.
Ma fatemi il piacere!!!
Beh, mi sono detta chissà che la Campbell mi dia più soddisfazioni con questa trama piena di pathos…
Ma anche in questo caso sono cascata maluccio perché la storia non decolla mai veramente o almeno a me non è successo.
Lei, Charis Weston è la più ricca ereditiera d’Inghilterra. Per non cedere alle insistenti e violente imposizioni dei due fratellastri che vogliono sposarla ad un uomo di loro gradimento in modo da poter avere libero accesso alla sua ingente fortuna, al suo ennesimo rifiuto pensano bene di batterla come un baccalà e lasciarla mezza moribonda a meditare. Mezza intontita dalle botte e col vestito strappato perché uno dei fratelli ha pure in mente di violentarla, anche se desiste all’ultimo, Charis riesce a scappare e si nasconde cercando il modo di non essere ripresa dai parenti fino al compleanno che la renderà libera da ogni vincolo.
Lui, sir Gideon Trevithick, è un eroe tormentato e devastato nel corpo e nella mente che per salvare la giovane donna, la sposa e la tiene nascosta fino a quando non correrà nessun pericolo ( un mese mi sembra).
Però non sopporta nessun contatto fisico dopo le torture subite durante l’anno di prigionia nelle indie galere e quindi non si capisce come farà a superare le sue fobie per consumare il matrimonio. Ma le vie del sesso sono infinite e scopriamo che
con qualche bella rotolata nel letto con la mogliettina nuova nuova, ogni tormento passa in secondo piano.
Le scoperte della mente uumana sono veramente un mistero e si potrebbe realmente gridare al miracolo e senare questo tipo di cura nei libroni che si occupano di nuove cure.
Però fra i tanti titoli diciamo pure che questo libro si salva abbastanza dai, anche se non lascia il segno nel mio cuore arido e antipatico.
Facciamo un esperimento: avete conosciuto una persona sui quindici anni di età e la ritrovate dopo otto anni.
Quanto può essere cambiata ??? Se non ha fatto una plastica facciale ben poco, ne sono certissima.
Nel mio girovagare a volte su fb mi è capitato di digitare il nome di qualche mia vecchia compagna di scuola … anche se sono passati tanti anni i lineamenti e l’espressione sono quelle, su dai.
Quindi mi sono fatta una gran risata nel leggere Ricamo d’amore di Shana Abè quando il marito non riconosce la moglie dopo otto anni di prigionia.
Ho capito, Lord Tristan che l’hai lasciata quando la ragazza aveva quindici anni ma non riconoscerla proprio mi pare assurdo e rimurginarci sopra per quasi mezzo libro altrettanto noioso.
Dopo qualche capitolo ho mollato e riconfermo il mio giudizio poco positivo su questa autrice.
Peccato che a quel tempo non ci fosse Chi l’ha visto…
Solo poche ultime righe, prometto, per l’ennesimo erotico che provvederò a massacrare in un prossimo post che sto preparando per il grande evento dei prossimi giorni.
Mi vorrai- Le note della passione di C.D.Reiss …
Cito dal promo:
Monica è giovane, forte, indipendente, e con un carattere da vendere, forse troppo. È una musicista di talento e canta con la sua band nei locali di Los Angeles. In attesa del successo, lavora come cameriera in uno di quei bar panoramici di gran moda in città, al trentesimo piano di un palazzo nuovo di zecca con la piscina sul tetto, e uguale a mille altri. Quando poi l'affascinante e intrigante proprietario del locale in questione, Jonathan Drazen, le offre un nuovo lavoro e la invita a uscire è abbastanza combattuta …Monica ha detto basta agli uomini per dedicarsi completamente al suo sogno, la musica. In fondo, l'amore e il sesso finora sono stati solo in grado di interferire con i suoi progetti. C'è qualcosa però in quegli occhi verdi che la attrae. Qualcosa che darà inizio a un eccitante braccio di ferro. Perché, testarda e determinata, Monica non ha nessuna intenzione di sottomettersi a lui. Ma quanto a lungo riuscirà a resistergli?
Quattro o cinque capitoli? Non li ho contati sinceramente, ma questa donna forte, indipendente e volitiva si fa strapazzare dal solito bello e dannato con manie di possesso e sottomissione.
Verrai solo quando te lo dico io… tipo Giucas Casella per intenderci, solo che invece di uscire dal trance di credersi una gallina, la donna si blocca di colpo e non arriva all’appagamento finale perché il grand’uomo glielo ordina.
Si signore, si padrone…
Ma quando finirà ‘sta solfa infinita di donne che credono che umilizioni e punizioni corporali siano espressioni d'amore!
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