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L' "Hogmanay", la festa scozzese di Capodanno
Care lettrici,
tra qualche ora sarà Capodanno e io ho pensato di riproporvi questo post in cui si parla di come si celebra l'Anno Nuovo in un paese che per noi amanti del romance è praticamente mitologico, ovvero la Scozia!
Solo un paese al mondo può celebrare il Nuovo Anno, o Hogmanay, con tale passione: gli Scozzesi!! Ma quali sono le reali origini del Hogmanay, e perchè un alto, scuro straniero dovrebbe essere un visitatore benvenuto dopo la mezzanotte?
Si pensa che molte delle celebrazioni tradizionali del Hogmanay siano state portate in Scozia dagli invasori Vichinghi nei secoli VIII e IX. Questi uomini chiamati Norsemen ( = uomini del nord ) perchè provenivano da latitudini ancora più a nord della Scozia, facevano particolare attenzione al sopraggiungere del Solstizio d'Inverno, o giorno più corto, ed erano intenzionati a celebrarlo con dei festeggiamenti speciali.
Nelle Shetland, dove l'influenza Vichinga è tuttora ancora molto forte, il Nuovo Anno è ancora chiamato Yules, dalla parola Scandinava usata per indicare la festa di mezzo inverno di Yule.
Può sorprendere molte persone il fatto che il Natale non fu celebrato in Scozia, praticamente venne proibito, per circa 400 anni, dalla fine del XVII sec. al 1950. La ragione è da ricercarsi negli anni della Riforma Protestante, quando il Natale fu proclamato come festa indetta dal Papa, o comunque cattolica, e quindi proibita.
Per questo motivo, fino al 1950, molti Scozzesi lavoravano a Natale e festeggiavano il solstizio d'inverno col Nuovo Anno, durante una festa in cui la famiglia e gli amici si riunivano e si scambiavano regali, una festa conosciuta come Hogmanay.
Ci sono molte tradizioni e superstizioni cui si dovrebbe porre attenzione prima della mezzanotte del 31 dicembre: e queste includono pulire la casa e portare fuori le ceneri dal focolare, occorre anche pagare tutti i propri debiti prima che le "campane" rintocchino la mezzanotte, il messaggio di queste tradizioni è infatti quello di ripulire tutte le faccende rimaste in sospeso del vecchio anno, e ripartire da zero per dare il benvenuto al giovane, Nuovo Anno.
Subito dopo mezzanotte è tradizione cantare "Auld Lang Syne" (Traduzione: I giorni trascorsi ) di Robert Burns, il quale pubblicò la sua versione nel 1788, benchè la canzone fosse già in circolazione da ottanta anni.
"Should auld acquaintance be forgot and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot and auld lang syne
For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
We'll take a cup o kindness yet, for auld lang syne."
“Credi davvero che i vecchi amici si debbano dimenticare e mai ricordare?
Credi davvero che i vecchi amici e i giorni trascorsi insieme si debbano dimenticare?
Perche’ i giorni sono ormai trascorsi, mio caro, perche’ i giorni sono ormai trascorsi
Faremo un brindisi per ricordare con affetto i giorni ormai trascorsi.”
Una parte integrante della festa del Hogmanay, che viene celebrata con lo stesso entusiasmo anche al giorno d'oggi, è dare il benvenuto ad amici e sconosciuti con calda ospitalità e naturalmente con tanti baci per tutti.
Il "First footing" (il primo passo dentro la casa, ovvero la prima visita, dopo la mezzanotte) è ancora molto comune in Scozia. Per assicurare buona fortuna alla casa la prima visita, e quindi il primo passo, deve essere fatto da un uomo dai capelli scuri, il quale deve portare con sé alcuni oggetti simbolici, cioè pezzi di carbone, biscotti di pastafrolla (shortbread), sale, pane nero (black bun), e una piccola fiaschetta di whisky. L'uomo, nella tradizione, rappresenterebbe un ritorno al tempo dei Vichinghi, quando un grosso straniero biondo che arrivava sulla soglia di casa con una grande ascia significava guai e probabilmente un nuovo anno non molto felice.
I fuochi artificiali e le fiaccolate che si svolgono in molte città della Scozia ricordano le feste pagane di quel tempo.
Nella cerimonia tradizionale del Nuovo Anno le persone si travestivano con delle pelli di bestiame e correvano per il villaggio mentre venivano colpite con dei bastoni. I festeggiamenti includevano anche dei falò ed il lancio di torce accese. Pelli di animali avvolte intorno a bastoni e incendiate producevano un fumo che si credeva fosse molto efficace per tener lontani gli spiriti cattivi: questo bastone che sprigionava fumo era conosciuto anche come un Hogmanay.
Molte di queste usanze continuano ai giorni nostri, specialmente nelle comunità più antiche delle Highlands e delle Isole Scozzesi. Sull’Isola di Lewis, delle Ebridi esterne, I giovani ed i ragazzi formano delle bande contrapposte: ognuno dei capi delle bande indossa una pelle di pecora, mentre un altro membro porta un sacco. Le bande si spostano attraverso il villaggio andando di casa in casa e recitando una poesia in gaelico. Ai ragazzi vengono dati dei bannocks ( focacce di frutta ) da mettere nel sacco, prima che si spostino alla casa successiva.
Una delle più spettacolari cerimonie del fuoco ha luogo a Stonehaven, a sud di Aberdeen, sulla costa nord-orientale. Delle enormi palle infuocate vengono fatte dondolare appese a lunghe aste metalliche, ognuna delle quali richiede diversi uomini per essere trasportata - su e giù per High Street, in parata. Anche in questo caso, si crede che l’origine dell’usanza sia collegata al Solstizio d’Inverno, quando le palle di fuoco significavano il potere del sole, che purifica il mondo distruggendo gli spiriti cattivi
Per chi visita la Scozia vale la pena di ricordare che anche il 2 gennaio è festa nazionale in Scozia, e questo giorno in più a stento basta per riprendersi da una settimana di baldoria scatenata. Tutto questo fa parte dell’eredità culturale di antichi costumi e tradizioni scozzesi che circonda la festa pagana di Hogmanay.
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