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Addio a Granfranco Viviani, il pioniere del fantastico in Italia
Nella notte del 27 agosto, dopo una lunga lotta contro il cancro, è scomparso Gianfranco Viviani, un gigante nel mondo della fantascienza e del fantasy in Italia. Noi appassionati gli dobbiamo così tanto che è difficile renderlo a parole. Dovrei scrivere un semplice coccodrillo, riportando i dati sulla sua vita e il suo lavoro, ma nel farlo mi commuovo. Non l'ho mai conosciuto, ma il suo contributo alla diffusione della letteratura fantastica ha cambiato la mia vita, e, cosa decisamente più importante, conferito una dignità a un genere che l'editoria italiana stentava a riconoscere.
Molti di voi ricorderanno le bellissime collane Cosmo Oro, Cosmo Argento e la Fantacollana dell'Editrice Nord, che Viviani fondò nel 1965, permettendo alla narrativa di fantascienza e fantasy di spiccare il salto dalle edicole alle librerie e garantendo ai lettori la possibilità di leggere i più importanti capolavori dei due generi, avvalendosi di grandi traduzioni e, che io ricordi, portando a termine tutte le serie. Io le compravo sempre, con una predilezione per la Fantacolana e i romanzi della Cosmo Oro. Il ciclo di Dune di Frank Herbert, Neuromante, il capolavoro di William Gibson capostipite del cyberpunk, i romanzi di Edmond Hamilton, Jack Vance, Ray Bradbury, Robert Silverberg, Fritz Leiber, Heinlein, van Vogt, Jack Williamson, Ursula Le Guin, Tanith Lee, David Eddings, David Gemmell e molti, moltissimi altri li dobbiamo a lui. Quanta felicità mi hanno dato, quante ore di letture meravigliose ho fatto grazie al coraggio e alla professionalità di Viviani. Quando la Nord cominciò ad avere difficoltà, per poi passare al gruppo Longanesi, diventando una diversa realtà editoriale, in tanti restammo addolorati e scoraggiati.
Nato a Milano nel 1937, una volta conclusasi l'avventura con la Nord, nel 2005 Viviani cominciò a lavorare per la Delos Books, creando la collana Odissea Fantascienza e dando un grande contributo affinché questa promettente casa editrice venisse distribuita anche nelle librerie. Fu grazie al fiuto letterario di Viviani, da sempre grande scopritore di talenti, che arrivarono in Italia i romanzi di Charlaine Harris, con la serie di Sookie Stackhouse e prima ancora quelli di Tanya Huff, con la serie Vicki Nelson, e a seguire altre brillanti opere sui vampiri e non solo. Fu tra i fondatori, assieme agli amici iscrittori Frederick Pohl e Harry Harrison, della World SF.
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