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Voglio il maschio dei romance !
Qualche settimana fa leggendo il post di Maet sul sesso e il romance
(http://www.romancebooks.it/romancebooks/node/4189)
mi è frullata in testa l'idea di farne uno sul maschio del romance, su come anche lui si sia evoluto nel corso del tempo e ci abbia regalato nelle penne degli scrittori pagine e pagine di scene d'amore, di performance e maratone sessuali degne del re della patatina, di innamoramenti al limite del rincretinimento al primo sguardo della bella che appare nella loro misera vita come la stella cometa ad indicare la via del talamo nuziale.
Quando ero piccolina (di età perchè come altezza non sono cresciuta poi molto) e mi veniva chiesto cosa volessi fare da grande, io rispondevo sempre con decisione che sarei diventata una maestra o un'infermiera.
Se fossi una psicologa mi verrebbe da pensare che questi miei due intenti potevano essere anche interpretati come modi di avere sempre l'ultima parola sui maschietti e in qualche maniera di tenerli a stecchetto.
Le strade della vita invece hanno preso un altro tipo di direzione ma a pensarci bene non sono proprio andata fuori dalla carreggiata visto che come casalinga ho fatto, faccio e continuo a fare entrambe le cose.
Ma torniamo al nostro maschio di carta e andiamo un pochino indietro nel tempo...
Ce lo ricordiamo il principe azzurro della favole ol'eroe di tanti racconti che abbiamo letto nei libri di Liala o del Delly?
La figura maschile è coraggiosa, forte, leale, avventurosa, col baffetto da sparviero, logicamente bello anche se non ai livelli che siamo abituati a leggere adesso e moderatamente sessuale.
Attenzione...all'apparenza, solo all'apparenza. Perchè poi si eccita moltissimo alla vista di un centimetro quadrato di caviglia della donzella, sbava come un boxer in giardino per una toccatina del seno dell'amata, suda come un dannato (nel caso dei libertini ) per sollevare chilate di gonne e sottogonne con annessi mutandoni ascellari solo per sfiorare le pudenda di una tremante e algida bellezza che arriva all'orgasmo al primo leggerissimo tocco e sviene tra le braccia del gentiluomo in questione che deve arrangiarsi come può. Di più non si può dire e non si può assolutamente scrivere o leggere.
Altro che gli attributi sessuali di adesso o degli orgasmi stellari che il maschio di turno riesce a far avere alle proprie partners e a sè stesso grugnendo come un orso e descritti in maniera doviziosa e particolareggiata.
I maschi dei romanzi che leggiamo adesso sono alieni venuti con l'astronave SuperAtt dal pianeta Org.
E visto che siamo aperte a tutte le nuove rivelazioni e scoperte, ecco che scopriamo che questi supermaschi popolavano il nostro mondo fin dai tempi dell'antica Roma, che nelle sfere militari esistono corpi d'elite dagli attributi fenomenali e che i pipistrelli in realtà sono supervampiri sexy e affascinanti. Adesso capite il perchè del proliferare delle casette da attaccare alla parete della nostra casa... vedi mai che uno di questi mammiferi volanti non nasconda in realtà un Eric o un Bill True blood.
Andiamoli a conoscere meglio allora questi maschi romance, a partire dall'articolo di Maet e dalla sua spassosa lista, che mi sono permessa di commentare così e con ernesto.
1) Le vergini non conoscono l’anorgasmia.
Manco i maschi perchè non sbagliano un colpo nemmeno al primo rapporto. Sanno dove mettere il loro pistolino e come usarlo, hanno una resistenza bestiale che il rocco patatoso gli fa un baffo, fanno urlare di piacere la ragazza a cui donano il meraviglioso e incomparabile attributo sessuale e non si fermano fino a quando la poverina non arriva al traguardo e stramazza in stato comatoso. E nessuno di chiama ernesto.
2) Le vergini sono nate imparate.
I maschi di più.
Il maschio giovane del romance praticamente è già una macchina da sesso fin dal primo risveglio ormonale. A volte perdono la virtù con la cameriera o con qualche dama più grande di loro che riescono però a soddisfare pienamente tanto che la signora brama di continuo il loro trottolino amoroso.
Sanno a memoria posizioni e variabili tattiche di seduzione perchè insieme alla Divina Commedia prendono lezioni continue da youporn. Non fanno mai cilecca, il trottolino è un arma micidiale che non spara mai a salve.
3) Tutti gli eroi sono superdotati
Il maschio romance è un fenomeno della natura, un dono celestiale per le fortunate che possono condividere tale ben di dio.
E' alto, grosso e muscoloso e la sua appendice amorosa ha delle misure che il povero mortale può raggiungere solo con delle protesi. Il rivale in amore per la conquista della donzella poi non solo ha un misero spilletto ma non sa nemmeno usarlo bene. Nei romance storici la tuta non esiste e quindi è costretto in braghe strettine con una specie di marsupio davanti oppure al grido "liberi tutti " celare la bestia sotto il gonnellino scozzese. Nelle storie moderne invece dopo essersi tolti pantaloni da migliaia di euro firmati anche nelle imbastiture, gira per casa in tuta perchè evidentemente la bestia ha bisogno di respirare.
E mi viene in mente una bottiglia di vino.
4)Gli eroi fanno un baffo alle Duracell.
Duracell? Ma mettiamoci anche superpila, sony, panasonic e tutte le marche esistenti in commercio.
Il povero mortale dopo un amplesso deve tirare il fiato e aspettare che le coronarie si stabiliscano a valori normali se ha avuto qualche attimo di follia, ma il nostro eroe romance è perennemente eccitato quando è vicino alla sua bella e la sente a chilometri di distanza... peggio di Piergiorgio, cane molecolare più famoso di Rintintin.
Praticamente non mette mai a riposo la bestia, perchè anche quando arriva all'orgasmo è semirigido e pronto con un paio di sospiri o di sguardi della donzella a ricominciare un altro round ballerino.
5) Le coppie romance hanno seri problemi di fluidi.
La donna è incontinente, non c'è dubbio, e se ci fosse una ricerca di mercato non mi meraviglierei che si evidenziasse un incremento abnorme nelle vendite di pannolini o di tena lady.
Il maschio non ha questo problema così evidente, infatti la bestia regala come segno di apprezzamento solo qualche lacrimuccia e basta. Il meglio di sè lo da quando arriva il momento dell'orgasmo con fiotti tipi geyser che la donzelletta raccoglie in ogni modo e in ogni lago con animo grato e felice per questo nettare degli dei.
6) I protagonisti dei romance hanno superpoteri e non ce lo confessano.
I maschi logicamente.
Sono bellissimi, fortissimi, ricchissimi, virilissimi... insomma, prendete un aggettivo rigorosamente positivo e aggiungeteci il suffisso issimo e facciamo prima. Ma con il loro superpotere ci riescono anche con quelli negativi, trasformandoli magicamente da difetti a pregi.
Sono anche sanissimi: mai un raffreddore, mai un prurito o una irritazione alle parti intime. Hanno gli anticorpi e gli antivirus migliori di Norton o Kaspersky.
Le uniche cose che li possono momentaneamente mettere fuori uso per qualche giorno sono spade e pistole perchè può capitare che rimangano feriti durante un duello.
Li ritroviamo così con un febbrone da cavallo (anche in questo non hanno mezze misure) vegliati dall'amata che con la scusa delle spugnature controlla la bestia (che anche a riposo mette paura).
Qui devo dire che invidio le eroine del romance. Non per la bestia, che avete capito!
Ma perchè almeno loro non si ritrovano con un compagno che appena il termometro supera di mezzo grado i 37 vanno in delirio febbrile, fanno testamento, hanno visioni mistiche, non devono essere inseguiti con la siringa e rompono i cabasisi ogni mezzo respiro.
7) Loro possono farlo strano senza slogarsi un braccio
Braccio, collo, piede, orecchio, mandibola, colpo della strega, artrosi, gotta...che sono ???
Il maschio dei romance riesce a copulare in ogni posizione e in ogni luogo. Muro, porte, balconi, scogli, a cavallo (sì, anche a cavallo), in un lago o un fiume freddissimo, in carrozza... il letto quasi quasi gli darebbe noia se non fosse per le colonnine della testata che usa per legare la compagna di giochini.
Che poi scusate...provate a convincere l'ernesto a seguirvi nell'acqua fredda e se mai ci si riuscisse, mi sa che nelle sue mutande ci troveremmo invece che un serpente di mare pronto a colpire un piccolissimo geco ibernato.
O vogliamo pensare al cavallo? L'unica volta che ho avuto la sfortuna di salirci sopra credevo di essere un beduino col mar di mare tanto che anche il cavallo ha avuto pietà di me e si è impuntato peggio di un mulo di montagna.
Ma... e se avesse pensato a qualche mia performance sessuale sulla sua povera schiena?
Forse avrei dovuto sussurrargli che con me avevo un ernesto...
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