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Facebook : viaggio semiserio nel mondo virtuale assieme alla Gina
Oggi avevo voglia di sorridere e di uscire un pochino da camere da letto circensi con fruste e catene al posto della abat-jour, di lasciare per qualche momento vampiri al cardiopalma, damine con i sensi in subbuglio e duchi in perenne stato di eccitamento o inquietanti misteri d'oltretomba.
Dopo aver fatto tutte quelle cosine che a una brava massaia vengono tatuate nel dna fin dal primo vagito, mi sono spaparanzata sul divano e ho iniziato Facebook per romantiche, l'ultimo libro di Rossella Calabrò che racconta alla sua maniera l'amore al tempo di internet.
Nel promo, Facebook per romantiche ci viene presentato così «Siccome sono una che fa un sacco di cazzate, ho pensato di raccontarvele in queste pagine per evitarvi di rifarle, o perlomeno di contenere i danni. Le cazzate, per esempio, io le ho fatte su Facebook: incidenti diplomatici da ribaltare un Tir, amicizie secolari distrutte in un tag, ma anche notifiche che intasano la posta elettronica peggio di un procione caduto nel water e altre bannazioni. Per non parlare dell’amore. ♥ (Di cui invece vi parlerò moltissimo). Come se non bastasse, io sono una che non legge mai e poi mai le istruzioni. Anche se dovessi montare, chessò, un intero aliscafo, lo farei senza dare nemmeno una sbirciata al manuale di montaggio. Poi, se invece dell’aliscafo viene fuori uno schifo, pazienza. Il pericolo (e anche il ridicolo) è il mio mestiere. Eccovi quindi, dalla vostra Gina di fiducia (li avete letti, Cinquanta sbavature di Gigio e Cinquanta smagliature di Gina?) . Facebook per romantiche che è un po’ un romanzo e un po’ un manuale, insomma un indispensabile libretto di distruzioni per gli utenti di Facebook e/o dell’amore".
Iniziamo a tenerci la pancia donne perchè l'autrice ci presenta una Gina superba, un Griso (il fidanzato virtuale che la nostra eroina incontra in rete), l'amica con la A maiuscola (nick facebook La Svizzera, foto profilo campanaccio di mucca svizzera e...viel razionalen, kalma und zinika come Sfizzera appunto) che è tutto il suo opposto e che le dispensa consigli saggi e teutonici, e Facefurb, perle di volpezza della Gina che hanno aiutato anche me a muovermi fra taggare, bannare, tendine, status, hashtag, fake...
Perchè mica solo la nostra Gina fa qualche casino digitale sapete?
Io ci riesco quasi sempre... sono arrivata a mandarmi la posta da sola per errore, a commentare una cosa pubblicamente quando dovevo farlo in privato, fare polemica su un commento, condividere la foto di un gran bel gnocco e di fare la battuta di spirito : " ... se mi portasse il caffè lui, non avrei problemi ad alzarmi la mattina".
Nel giro di mezza giornata mi sembrava di essere diventata la proprietaria della Lavazza... tanti di quei caffè che avrei potuto fare Milano-Napoli e Napoli- Roma per dieci giorni filati senza mai chiudere occhio, io che riesco ad addormentarmi pure nel tragitto da casa a supermercato se non guido.
Come la Gina, anche per me quei fogliettini che si trovano all'interno o stampati sul retro di ogni confezione sono optional.
E quindi mi sono avventurata nel mondo Facebook come un tricheco ai tropici e come un elefante in una cristalleria. E come la Gina navigo a vista.
Avevo già il mio bel bloggherino dedicato a fiori e ricami, ogni tanto faccio qualche disastro qui nei libri... cosa ci sono andata a fare allora su fb?
A curiosare... perchè sono curiosa come una scimmia e piace sempre imparare cose nuove (come quando nel 2000 sono riuscita senza nessun tipo di competenza a farmi da sola un sito web con tanto di musica, gif animate...).
Come la Gina anch'io preferisco fb a twitter ... sono logorroica e precisina anche nei messaggi del telefonino inserendo punti e virgole , figuriamoci se mi bastano quattro parole cinguettate. E come la Gina anch'io ogni tanto esterno al mondo virtuale qualche mio pensiero oppure condivido qualche foto, qualche idea o qualche petizione.
Ho imparato a tenere per me e per quelle poche persone veramente fidate, argomenti e riflessioni personali. Non sai mai chi ti risponde e chi si nasconde dietro a certi nickname.
E poi, dopo qualche antipatica esperienza, ho nascosto la mia dolce personcina dietro ad un nome sconosciuto alla moltitudine virtuale per due motivi :
1°- i parenti e "gli amici" non mi beccano più
2° - molto spesso sono io che riesco a farlo con loro
E rido... cavoli quanto rido!
I social network sono parte ormai del nostro quotidiano, è inutile negarlo.
Alzi la mano chi tra noi non ci entra almeno una volta in una giornata per vedere se ci sono messaggi, foto o pensieri dei nostri contatti, dei nostri amici o dei nostri beniamini.
E' un mondo che ci apre le porte in uno spazio illimitato e fantastico ma anche tanto pericoloso se non riusciamo a mettere dei paletti a dei confini che non dobbiamo oltrepassare.
La Gina, nel suo fantastico libro, ci dà dei buoni consigli se vogliamo vedere oltre l'ironia e il divertimento del racconto.
L'essere umano ha sempre avuto bisogno di condividere e di comunicare le proprie esperienze. Una volta c'erano i pomeriggi del te o del ricamo, i circoli o i club, le comari con cui spettegolare dopo la messa...
Oggi è la stessa cosa, solo che lo si fa dietro lo schermo di un pc, di un tablet o di un telefonino. I rischi sono però mille volte maggiori proprio perchè non sempre conosciamo chi ci risponde o chi colloquia con noi.
Ecco perchè dobbiamo fare ancora più attenzione quando condividiamo parole, pensieri ed esperienze personali mettendoli in un calderone immenso dove tutti possono vedere e sapere.
Non pensiamo che certe situazioni spiacevoli o addirittura pericolose possano capitare solo ai ragazzi e ai giovani visto che 8 adulti su 10 usano i social, senza distinzioni di sesso, genere o ubicazione geografica.
La cronaca ci racconta spesso di persone "grandi" che si lasciano abbindolare da ammallianti sirene di amori o amicizie false o ancor peggio criminali.
Mica è così facile e da tutti trovare un Griso come ha fatto la Gina, signori!
Leggiamo quindi con molta attenzione allora le sue perle di volpezza alle voci : Me la dai o non me la dai? (l'amicizia, che avete pensato?) e Privacy.
Le volpizie della Gina sono utilissime e alcune le avevo già sperimentate da sola ... tipo quella di spulciare nei profili di chi ti chiede l'amicizia per capire cosa possa mai avere in comune con te o cosa possa aver attirato la sua attenzione se il tuo nick è completamente anonimo. Se proprio non riesci a vedere nulla...ignorare la richiesta è la cosa migliore.
Per quanto riguarda la privacy... siamo noi i migliori difensori del nostro privato. Il mio numero di scarpe, la mia misura di reggiseno o se porto mutande ascellari o tanga lo sa a malapena mio marito, figuriamoci se lo spiattello a mezzo mondo nel mio profilo pubblico o in privato con un misterioso cacciatore oscuro isolano di sardegna.
Come la Gina anche a me è venuta l'idea di controllare qualche vecchio moroso... Alex per la Gina, M. e R. per me (privacy docet)
M., porello, aveva il cervello in avaria già da giovane e non è certo migliorato da grande.
R. è ancora una gran bella persona, ma per me quando le cose finiscono si chiudono per sempre... come dice la Gina " uno diventa ex mica per niente".
Termino questo viaggio semiserio con la mia amica Gina con questa bellissima frase del glossario ginense:
Amicizia
Nel mondo di Facebook, amicizia non significa che siamo amici- amici per davvero, ma che comunichiamo, condividiamo, insomma ce la contiamo su. Poi magari, a forza di comunicare condividere e contarsela su, finisce che si diventa amici-amici veramente. E questo è il bello di Facebook .
Buona lettura amiche mie
:-) :-I) ^_^ ;) o:) :-P <3
Perle di saggezza postate dalla Gina:
-Quando un uomo ti dice " Sono senza mutande" non intende proporti di fare sesso, ma di fare una lavatrice...
- Cos'è un trancio di pizza? Un apostrofo unto tra la merenda delle quattro e la cena delle otto.
- Ma i produttori nascondono apposta le indicazioni per la cottura della pasta, o sono io che ho i neuroni scotti e no li trovo mai?
- Sono contraria ai push-up sui neuroni.
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