Gioia, milanese, illustratrice di libri per bambini, è invitata nel piccolo villaggio di Cape Love, sulla costa dorata del Maine, dalla folle e adorata zia Arianna, che la vuole come damigella d’onore alle sue (quinte!) nozze. Anche se zia Ari è sinonimo di guai, Gioia accetta senza sapere che, dopo le strampalate nozze della zia, rimarrà bloccata a Cape Love e dovrà occuparsi dei due cani di zietta (una terranova e un bassotto scatenati), del bookshop di famiglia e del piccolo Jimmy, il figlio del suo nuovo vicino di casa, Sean, uno che farebbe girare la testa anche a una santa. Peccato che Sean abbia già una fidanzata, Grace, tanto bella e famosa quanto detestabile. Se solo zia Ari fosse così gentile da tornarsene a casa sua (che, per la cronaca, è uno stupendo faro sulla scogliera), Gioia potrebbe ripartire per Milano e dimenticare una volta per tutte la notte bollente trascorsa insieme a Sean. O no? La nuova, esilarante commedia romantica dell’autrice di Bang Bang, tutta colpa di un gatto rosso e di Un cuore nella bufera.

E poi dicono che la vita è noiosa! Non lo è certo per il sottoscritto, Montmorency, bassotto a pelo ruvido di nobili origini prussiane. Molto altezzoso, molto VIP.
Trascorrevo la mia vita serenamente insieme a un’amica, una terranova esagitata di nome Armageddon, quando la nostra umana, una pittrice con qualche rotella in meno, decide di risposarsi per la quinta volta. E non che la signora sia di primo pelo…
Arianna – questo il nome dell’umana pazzoide – pensa bene di chiamare  come testimone di nozze Gioia, la sua nipote prediletta, una che al contrario di zietta di principi azzurri non ne vuole proprio sapere.
La malcapitata accetta e dall’Italia si precipita qui nel villaggio di Cape Love, nel Maine, dalla zia. Sulle prime le sembra tutto idilliaco, in fondo abitiamo in un faro a picco sull’oceano e nel cielo brilla il sole di giugno! Ma poi le sorprese cominciano a fioccare come qui d’inverno fiocca la neve. Per prima cosa, Gioia  scopre che dopo il matrimonio di zietta non solo dovrà fermarsi a Cape Love fino a quando la sposina non tornerà dal viaggio di nozze, ma che dovrà anche: 1) occuparsi di noi due quadrupedi (come la vedo io, un onore); 2) dare una mano nella piccola libreria che Arianna gestisce con un’altra svitata, Joanna; 3) occuparsi di alcune vecchiette del villaggio che sembrano essere minacciate dai soliti speculatori edilizi senza scrupoli (e che paiono anche molto interessate a quei romanzi con le sfumature nel titolo).
Se fossero solo questi i problemi di Gioia! E no, c’è pure il figlio del nostro vicino di casa, un ragazzino di dieci anni piuttosto solitario di nome Jimmy, che le si attacca alla gonna e che vorrebbe che tra lei e suo papà Sean potesse nascere una bella storia d’amore perché l’altra, la donna che papà ha detto di voler sposare, è una che gli ricorda tanto Crudelia Demon, ma in peggio. Mentre Gioia…sarebbe una mamma perfetta. E così, il piccolo si mette a giocare a Cupido e ci riesce pure bene, tanto (ma lui questo non lo sa) che la passione divampa fra Gioia e suo padre e la temperatura intorno a loro si fa ogni giorno più rovente. Come lo so io? Lo so, lo so, so sempre tutto, io.
Lei è cotta come una pera, ma siccome crede che i principi azzurri siano solo degli orchi travestiti, si lascia tentare dal Vichingo, il bel sindaco del villaggio, ed è così ingenua da dare retta a chi dice che sia proprio Sean a voler speculare sulle indifese vecchiette (indifese?) di Cape Love.
E Sean, come si difenderà da certe accuse infamanti? Lascerà che l’amore della sua vita gli scivoli via come sabbia tra le dita, o combatterà per lei?
Per fortuna proprio oggi, un 4 di luglio al cardiopalma in cui è successo di tutto e di più (che stress!), Arianna e il suo nuovo marito sono tornati a Cape Love. Spero tanto che ora la vita di tutti noi riprenderà tranquilla come un tempo.
Intanto Gioia e Sean sono spariti. Ho sentito Sean mormorare a Gioia che, dopo questa giornata piena di emozioni e di colpi di scena, vuole passere con lei i prossimi due giorni chiuso in una camera d’albergo. Ma! Valli a capire ‘sti umani!
Vi ho raccontato fin troppo di questa storia, gente. In ogni caso, spero vi sia venuta voglia di venirmi a trovare a Cape Love, dove il profumo dei pini bianchi si fonde con quello dell’Oceano. Riuscite a sentirlo?

Con affetto, il vostro
Montmorency, detto anche Paraspifferi