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Sara Tessa, la nuova promessa del romance italiano
Qualche mese fa vi abbiamo presentato il suo romanzo e ora vogliamo farvi conoscere un poco meglio una giovane e misteriosa autrice con un radioso fututo nel mondo del romance: Sara Tessa.
Cara Sara benvenuta sul nostro blog! Siamo state le prime a recensire il tuo romanzo L'URAGANO DI UN BATTER D'ALI e vogliamo pensare di averti portato fortuna. Ci puoi raccontare qualcosa della genesi del libro?
Intanto grazie per questa opportunità. L'uragano di un batter d'ali è nato in una notte di ottobre. Stavo scrivendo un romanzo di un genere diverso quando un po' scocciata e annoiata dall'avventura che stavo sviscerando ho aperto una pagina bianca e ho iniziato a scrivere di Sophie. In poche ore ho scritto il primo capitolo e poi non mi sono più fermata. La storia è scivolata fuori alla velocità della luce, senza controllo. Una volta sfogato l'istinto di trasportare le immagini della storia su carta ho chiuso il documento nominandolo provvisoriamente “boh” e poi l'ho dimenticato in mezzo ad altri scritti. E' rimasto lì fino a dicembre quando l'ho ripreso in mano, dato un'occhiata e poi tanto per provare l'ho caricato su Amazon. Volevo vedere se era una storia che poteva piacere e interessare. Non mi aspettavo nulla se non pollici versi insieme a commenti violenti e invece.... con mia sorpresa sono arrivate le prime recensioni entusiastiche e piene di trasporto.
Il romanzo sentimentale, molto erotico era una tua passione o un tuo interesse, vedi la 50 sfumature? Oppure quando hai scritto il libro è stata la storia a guidarti?
Come ho già detto è stata la storia a scriversi da sola. Non avevo alcuna traccia, né scaletta. Vivevo con Sophie e mi immaginavo cosa poteva accadere, le sue reazioni e tutto quello che gli gravitava intorno. Me la immaginavo vagare per New York, oppure sdraiata sul letto sorniona a guardare le telecamere e più spesso a farsi i fatti suoi.
Entrambi i protagonisti hanno un passato doloroso e difficile alle spalle, in particolare Sophie che è reduce da una relazione devastante. Quale dei due senti più vicino, Sophie o Adam?
Tutti e due. Personalmente non ho avuto esperienze così traumatiche, ma credo che ognuno di noi porta dentro di se traccie di fallimenti passati che influenzano il presente. Posso dire di aver amato entrambi nella loro totalità, i loro limiti, le loro contraddizioni, le loro certezze e incertezze. Sophie l'ho amata per la sua natura disincantata e per quel masochismo da innamorata cronica. Lui l'ho amato per la disperazione con cui ha cercato di sopravvivere.
Adam per molti aspetti rappresenta un cliché dell'eroe romance, come sei riuscita a renderlo un personaggio reale?
Personaggio reale? Ma non saprei. Credo che se si è reso reale sia per il fatto, forse, di aver raccontato i suoi sentimenti. Averlo descritto nella sua imperfezione, forse più vicino alla “realtà”.
Qualcuna è rimasta sorpresa e forse non del tutto contenta del finale, cosa diresti a queste lettrici?
Il finale è stata una mossa azzardata. Come ho sempre detto, il libro è nato di getto, per gioco, senza alcuna aspettativa. E come tale, essendo un esperimento ho voluto riportare in un libro un finale da cardiopalma. Desideravo travolgere. Far entrare nel finale il lettore, come in un film. Nessuna descrizione, ma solo pensieri. Volevo far sentire in poche pagine e soprattutto poche righe l'intensità dei sentimenti tra Sophie e Adam o comunque far capire quanto Sophie amasse Adam. Far cogliere al lettore come per lei era sempre stato chiaro fin dall'inizio che lui era l'amore della sua vita, lei aveva visto dentro di lui e lo comprendeva.
A Maggio è uscito un tuo racconto LA SEDUZIONE DELL'AMORE, per la nuova collana digitale erotica Sperling Privè della Sperling e Kupfer. Come è andata questa nuova avventura?
Il racconto breve “La seduzione dell'amore” è nato anche questo in poco tempo. La Sperling & Kupfer stava lanciando la nuova collana Privè quando a febbraio mi ha contattata per propormi la realizzazione di un racconto breve. Un po' inesperta e nel mio stile “vediamo che succede” ho accettato di provarci. Non avevo mai scritto un racconto breve, e confesso, non è il genere di letture che prediligo. Credo bisogna essere dei veri maestri per raccontare in poche pagine una storia e io non ero e tutt'ora non mi sento in grado. Comunque dato che le occasioni vanno prese al volo, ho tentato, lasciando alla Sperling & Kupfer la libertà di accettare o meno una volta presentata la prima stesura. E così è nato il racconto, breve, ma intenso.
Siamo molto curiose ovviamente, ci piacerebbe sapere su cosa stai lavorando ora e quali sono i tuoi progetti futuri.
Al momento sto scrivacchiando, in realtà è meglio dire che tergiverso nelle parole in attesa che la storia mi sorprenda e mi lambisca per prima. E se questo accadrà allora arriverà una nuova storia. Intanto mi tengo allenata. Nel frattempo ho ceduto i diritti dell'uragano alla Newton Compton Editori e nei prossimi mesi metteremo mano al testo rendendolo sicuramente migliore. Qualche aggiustatina. Insomma, andrà dal parrucchiere per ripresentarsi tra qualche mese sicuramente più conforme, soprattutto dal punto di vista grammaticale, purtroppo mio grande ed eterno handicap.
Infine, se dovessi presentarti alle amiche che ci seguono, come lo faresti?
Allora, dato che ho un ego microscopico direi: una perfetta “anonima”. Quella che trovi seduta accanto sull'autobus, o su un treno, intenta a guardare fuori dal finestrino o ad ascoltare la musica o più semplicemente, persa nei suoi pensieri, insomma... una qualunque.
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