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In the Spotlight/Sotto i Riflettori: Paola Renelli
L’AUTRICE
Paola Renelli vive e lavora a Roma. Dopo la maturità classica, si laurea in Lettere con una tesi sulla letteratura del Rinascimento. Grande appassionata di quel periodo storico, con particolare riferimento alle donne, nobili o cortigiane, che si affacciarono allora al mondo della poesia e dell’arte, ha iniziato la sua carriera di giornalista collaborando con numerosi settimanali e mensili. Redattore per due anni del settimanale di attualità “Il punto” e caporedattore per oltre quindici anni della testata “Vip”, ha intervistato i più importanti personaggi italiani della cultura e dello spettacolo. Attualmente scrive racconti per note riviste.
IL LIBRO
LO STRAPPO
Nella vita di ognuna di noi è capitato di incontrare “la passione” o anche solo di desiderare un incontro che spezzasse, anche solo per un attimo, il filo delle nostre certezze travolgendoci in una dimensione diversa, non quotidiana, il paradiso non solo dei sensi ma anche del cuore, qualcosa comunque da ricordare per sempre.
E’ ciò che accade alla protagonista de “Lo strappo”, Julie, che racconta in prima persona e al presente, attraverso una serie di flashback, la passione per Alex che le cattura la mente, il corpo, tutto, e rischia di far saltare definitivamente il suo progetto di vita e il matrimonio con Philippe, costringendola alla fine ad una scelta difficile.
Alex è il “bastardo”, l’ossessione che non dà scampo. Philippe l’amore affidabile e senza scosse, Julie una donna in cui tutte possono riconoscersi, capace di rischiare e di mettersi in gioco, ma anche spaventata dalla scoperta di una nuova se stessa.
“Alex è una smania, una droga, un’agonia di piacere che mette radici in ogni angolo di me. Risento il suo odore, la sua voce, il sapore della sua bocca e le scintille che le sue dita accendono nel mio corpo. Alex è il black out della mente, di ogni prudenza e di tutto ciò che somiglia alla ragione… Voglio rivederlo, voglio le sue braccia che mi stringono in un abbraccio senza scampo, voglio la sua passione che mi divora e voglio vivere ancora lo stesso squarcio di eternità senza né un prima, né un dopo”.
Editore: Erosculura.com. Data di pubblicazione: 2013 Pagine: 148
ISBN-13: 9788898024551
L’ebook “Lo strappo” è reperibile sul sito della casa editrice (http://eroscultura.it/prodotto/lo-strappo/) e sui principali store online
Pagina FB dedicata:
https://www.facebook.com/pages/Lo-strappo-romanzo-di-Paola-Renelli/35599...
ESTRATTO
Un aroma di dopobarba mi colpisce come una frustata. Un uomo mi è passato accanto e si è fermato a due passi da me. Chiudo gli occhi e inspiro profondamente: lievito, terra bagnata di pioggia, pane e una nota speziata, acuta come il suono di un violino quando decide di bucarti l’anima.
E’ così simile al “suo” odore che non posso voltarmi verso lo sconosciuto senza tradirmi, ma sento a lungo il suo sguardo addosso. Poi la scia di profumo si allontana insieme ai suoi passi e io riapro gli occhi cercando di trattenerla dentro ancora.
- Lasciami qualcosa che abbia il tuo odore, ora che te ne vai – ho chiesto ad Alex una volta, mentre lo osservavo rivestirsi in piena notte dopo aver fatto l’amore. Con un unico movimento rapido, si era subito sfilato la T-shirt nera appena indossata. Sapeva che non mi sarebbe sfuggito lo scatto dei suoi pettorali che guizzavano come bronzo fuso alla luce radente dell’abat-jour. E che lo avrei desiderato di nuovo.
- Vado, bambina. L’aereo non aspetta. Conserva il tuo sguardo da gatta in amore, è così che voglio ritrovarti la prossima volta. Quegli occhi, la mia T-shirt addosso e nient’altro.
- E tu come andrai all’aeroporto… nudo? – gli avevo chiesto afferrando la maglietta che planava accanto a me sul letto.
- Perché, non vado bene così? – aveva inarcato le sopracciglia con un mezzo sorriso beffardo, mentre indossava la giacca direttamente sulla pelle come se fosse una consuetudine.
Non avevo replicato, non volevo perdermi quell’ultimo flash del suo corpo. Invidiavo il raso della fodera a contatto col suo torace setoso, sodo. E i miei occhi glielo stavano dicendo.
“Non mi basti mai”, avrei voluto sussurrargli cercando inutilmente di trattenerlo. Invece ero rimasta nel letto senza seguirlo fino alla porta, respirando la sua maglietta, a caccia del suo odore come farebbe un segugio affamato: un mix profumato, venato da una traccia sottile di sudore che mi restituiva intatta la sua pelle.
Ubriaca, un animale preda della sua preda, mai sazia, così mi sentivo mentre mi spalmavo quell’odore addosso…
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