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Il mio amore sei tu: i secondi 25 anni di carriera di Mariangela Camocardi
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Da qualche settimana è uscito in edicola e da alcuni giorni anche in ebook l'ultimo romanzo di Mariangela Camocardi, Il mio amore sei tu, che inaugura i suoi secondi 25 anni di carriera dopo il successo di Chi voglio sei tu, dello scorso anno. Le abbiamo chiesto di presentarcelo e di parlarci dei suoi tanti progetti, presenti e futuri, perché Marinagela non si ferma mai!
Cara Mariangela è un piacere ospitarti nuovamente sul nostro blog. L'anno scorso festeggiavi i 25 anni di carriera con "Chi voglio sei tu", oggi ci regali il seguito ideale "Il mio amore sei tu". Come si sente ad avere iniziato i tuoi secondi 25 anni come autrice con questo romanzo?
Anzitutto un grazie di cuore a Isn’t per l’ospitalità, e anche a te Milly. Mi fa molto piacere ritrovare le amiche del blog. Per entrare in argomento, dico che sono molto soddisfatta che sia stata proprio la mia rossa Jo-Jo a spianarmi la strada verso i prossimi traguardi professionali. Questo romanzo mi ha preso fin dalle prime righe e mi auguro che le mie emozioni arrivino a chi lo legge.
La storia di "Il mio amore sei tu" è forse un poco più drammatica del libro che l'ha preceduto, è stata una scelta cosciente o hai seguito la direzione in cui ti hanno portata i tuoi protagonisti?
Certamente il destino non facile di Jo-Jo mi ha ispirato moltissimo. La protagonista è una ragazza madre in un’epoca in cui avere un figlio al di fuori del matrimonio implicava l’ostracismo sociale. Per Jo-Jo la perdita della reputazione e il disprezzo del prossimo non sono stati facili da superare. Credo che essere scacciata dalla famiglia sia stata un’esperienza traumatica. Nonostante questo, invece di piangersi addosso, lei ha affrontato a testa alta la propria condizione di reietta, assumendosi le responsabilità che la vita le ha imposto. Non solo, ha perfino ottenuto successo come sciantosa.
Jo-Jo e Gualberto sono personaggi forti e intensi, specialmente Jo-Jo, ci vuoi raccontare come sono nati? Magari ti sei ispirata a qualche personaggio reale dell'epoca?
A dire la verità ho incontrato molte donne forti e intense da cui trarre esempio e ispirazione. Le mie nonne, mia madre, donne combattive e pronte a mettersi in gioco anche quando le circostanze erano così difficili da sgomentare. Gualberto è l’eroe che ogni donna vorrebbe conquistare, bello, volitivo e capace di fare innamorare dal primo sguardo una femmina di grande temperamento qual è Jo-Jo.
Parliamo un attimo delle ambientazioni, che tanta importanza rivestono nei tuoi romanzi. Credi che proporre località italiane, piene di storia e tradizione, possa rappresentare una marcia in più rispetto alle ambientazioni straniere o al contrario un punto debole perché le lettrici sono assuefatte a quelle estere?
Nel video di presentazione ho portato le lettrici a Stresa, perla del Lago maggiore, dove durante la Belle Epoque le dame del tempo e gli esponenti dell’aristocrazia passeggiavano davanti a lussuose dimore e hotel che erano solo alla portata dei ricchi. Io credo che dovremmo essere tutte orgogliose, scrittrici e lettrici, che la nostra Italia offra paesaggi così suggestivi e romantici. Naturalmente, se la storia lo richiede, potrei anche ambientare i miei romanzi altrove.
Sei è nata con i romanzi storici, ma recentemente ti sei cimentata anche con i contemporanei con "La vita che ho sognato", la tua preferenza però dove si dirige?
Non ho preferenze. Lo storico mi è congeniale ma La vita che ho sognato mi ha coinvolto più di quello che immaginavo. Alina e Nick sono protagonisti che hanno toccato il cuore delle lettrici. Tra l’altro è un romanzo che le mie lettrici hanno gradito molto, e che è andato benissimo in libreria. Ho in mente altre storie contemporanee, anche una crime-story e un romantic suspence, e prima o poi le trasformo in romanzi.
So che hai partecipato al progetto "Nessuna più" dedicato alle tantissime donne che ogni giorno subiscono violenze fisiche e psicologiche, parlici di questo importante progetto.
Devo ringraziare la mia amica Marilù Oliva, una scrittrice di enorme talento che tanto successo riscuote nella narrativa noir, per avermi coinvolta in questa iniziativa a cui sono fiera di aver partecipato. Gli autori, 40, hanno scritto i loro racconti ispirandosi a fatti di cronaca realmente accaduti, senza percepire un centesimo. L’intero ricavato della vendita di Nessuna più sarà devoluto al Telefono Rosa, che come sappiamo sostiene le donne in difficoltà da anni. Il titolo dell’opera è di per sé molto evocativo: nessuna più deve morire per mano di un ex-fidanzato, di un marito da cui ci si è separati, da un padre padrone, da uno stalker, eccetera.
Una piccola anteprima ce la concedi? Su cosa stai lavorando ora?
Naturalmente al terzo romanzo della serie Venus, con Zara come protagonista. Zara è altrettanto intensa e determinata quanto Abigail e Jo-Jo e vi anticipo che ne leggerete delle belle. Colpi di scena a ogni capitolo e non solo: già da ora vi avverto di non dare mai nulla per scontato quando le mie sciantose entrano in scena.
Sono regine della ribalta ma soprattutto regine di cuori.
Grazie Mariangela e a presto!
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