Oggi torna a trovarci Pamela Boiocchi, una giovane autrice che era già stata nostra ospite (potete leggere il suo spotlight QUI)  per presentarci il suo nuovo romanzo "Il cuore insanguinato", edito dalla Butterfly Edizioni, una storia che fonde amore, avventura e paranormale.

Ciao Pamela e benvenuta. Ci puoi raccontare come è nato questo romanzo?

Il mio libro è nato in maniera poco convenzionale. Non è stata un'azione premeditata potrei dire, ma piuttosto ha preso forma quasi per gioco: tra le chiacchiere con un'amica prima e attraverso un racconto piratesco, pubblicato a puntate sul mio blog, poi, quando Isabelle ancora non esisteva e quando ero alle prese con la scrittura di un testo teatrale. Un po' alla volta questo gioco si è trasformato in una faccenda più seria: sono partita da un’idea di base piuttosto semplice e poco alla volta ho aggiunto i dettagli di ogni personaggio. Chi è, dove nasce, com’è la sua famiglia, come parla, che carattere ha, ecc… lo studio da diversi punti di vista e così sono poi in grado di farlo agire in diverse situazioni, come fosse una persona reale. Ovviamente non tutto quelle che scopro in questa fase di ricerca viene poi svelato o deve avere necessariamente una parte nella storia, serve a me per capirlo a fondo e per riuscire a farlo muovere nelle vicende. Una volta che il lavoro è stato completo ho deciso di farlo partecipare ad un concorso promosso dalla Butterfly Edizioni ed ho vinto. Argeta Brozi, la sua direttrice editoriale, mi ha dato diversi consigli per migliorare alcuni aspetti del romanzo e alla fine, con grande soddisfazione, lo scorso maggio “Il Cuore Insanguinato” ha avuto la sua prima edizione e lo scorso settembre è arrivato alla prima ristampa.

A cosa ti sei ispirata? La trama è davvero esotica.

Nonostante io sia nata in una città, e tuttora ci vivo, ho sempre avuto un’attrazione irresistibile per il mare: il suo profumo, la sensazione della sabbia tra le dita dei piedi, il vento che sembra sussurrare di tutte le storie che ha ascoltato mentre ci soffia sul viso quando si cammina sulla costa, il sentirsi così infinitamente piccoli e tremanti eppure allo stesso tempo potenti quando si osserva l’orizzonte dal ponte di una nave… non è tutto così magico? Proprio da qui nasce l’ispirazione per “Il Cuore Insanguinato”, unito ad un viaggio nelle isole dei Caraibi che mi ha lasciato in bocca il sapore di quelle terre.

Pensi di scrivere un seguito?

Assolutamente sì. A dir la verità avevo già in mente di poterne scrivere uno, poi ciò che mi ha dato la spinta definitiva è stato il riscontro avuto da tante lettrici che mi hanno contattata per chiedermi di scriverlo presto! Vogliono sapere cosa succederà ad Isabelle e al suo Tristan e devo dire che sono già all'opera! Alcune settimane fa ho persino deciso che titolo avrà il seguito de "Il Cuore Insanguinato".

Perché la scelta di inserire del paranormale in una trama come quella dei pirati?

Il mare nasconde nelle sue profondità misteri che dall'uomo sono ritenuti inspiegabili: leggende, creature sovrannaturali che nuotano negli abissi. Nelle sue profondità sono custoditi tesori preziosi e mitologiche civiltà sepolte. E' stato impossibile per me pensare ad una storia che non contenesse in sé almeno una parte di questa bellezza spaventosa eppure così affascinante...

A cosa stai lavorando ora?

Io lavoro sempre contemporaneamente a tanti progetti, ho sempre la testa piena di idee e in questo momento anche un quadernino sul quale un po’ alla volta sta prendendo forma una nuova storia con una nuova protagonista.

Per conoscere meglio Pamela Boiocchi c'è il Sito Ufficiale

Il Cuore insanguinato

Il libro racconta la storia di Isabelle, figlia di Lady Justine Ravenau e di un pirata. Lady Justine fu data in sposa giovanissima a Lord Taylor Harriss Moore e costretta a seguirlo dall'Inghilterra fino a St. James of the Plain, capitale britannica della Giamaica. In quel luogo, mentre il marito combatteva i pirati, la nobildonna trovò un giorno in riva al mare un uomo ferito, un pirata. Mossa a compassione lo curò in assoluta segretezza con l’aiuto della fidata cameriera Marjorie e alla fine ne divenne l’amante. Quando il pirata guarì e le chiese di fuggire con lui, lady Justine rifiutò e lo lasciò partire con molti rimpianti e tristezza. Di lui le rimase solo un ciondolo d’oro. Dopo qualche tempo scoprì di aspettare un figlio, che non poteva essere assolutamente del marito. Decise allora per evitare la vergogna del tradimento di scappare con la sua fidata cameriera e di crescere il figlio da sola. Con i soldi raccolti dalla vendita di pochi gioielli si imbarcò su una nave mercantile e sbarcò nell’isola di Saint-Christophe, covo di bucanieri e pirati e base dei loro traffici, dove aprì una taverna e iniziò una nuova vita, completamente diversa da quella che aveva vissuto fino a quel momento e dove diede alla luce Isabelle.

Quando la piccola aveva tre anni, lady Justine morì per una febbre lasciandola alle cure di Marjorie che la crebbe come se fosse figlia sua. Passano gli anni e ritroviamo Isabelle che gestisce assieme a Marjorie la taverna che si chiama Il cuore insanguinato. Una mattina nella taverna entrano i soldati della Marina che cercano la ragazza e per la prima volta Isabelle conosce quello che agli occhi delle società dovrebbe essere suo padre: l’ammiraglio Taylor Harris Moore. Lui non ha mai dimenticato la moglie e non si è mai risposato. Considerato il ruolo che ricopre nella Marina di sua Maestà, adesso ha però bisogno di un erede e lei dovrà seguirlo nella sua casa, sposarsi e continuare la sua discendenza. La ragazza accetta senza pensarci due volte e parte con lui. La vita e le abitudini e le nuove regole però stanno strette alla giovane che sente sempre di più la nostalgia per la sua vecchia isola e Marjorie. Nella casa di suo padre conosce il capitano delle guardie della marina Tristan Storm, che poi scoprirà essere in realtà un pirata e se ne innamora, malgrado sia sposato con la figlia del governatore dell’isola e ... non aggiungo altro per non rovinarvi la soprpresa, perché a questo punto la trama si infittisce ulteriormenteche. Tristan mostra determinati e inattesi poteri  e il ciondolo non è solo una semplice catenina.

Un romanzo pieno di spunti e con un'ambientazione molto interessante e avventurosa che di certo non annoia!