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Donne vs Donne
Il pianeta delle donne è un pianeta molto strano. Si muove in un universo pieno di insidie e difficoltà e sempre in rotta di collisione con qualche altro mondo che incontra sul suo cammino.
Quando ho scritto il mio commento sui due libri dell’autrice E.L.James, sapevo che le reazioni sarebbero state diverse e sicuramente non concordi con le mie, ma il bello di una discussione è proprio: il sapersi confrontare nelle opinioni e nelle idee, rispettando sempre quelle degli altri e anche saper tornare indietro su certi punti.
L’unico punto su cui mi sento di dover fare un passo indietro è sul consiglio di non leggere i libri, perché se mi è permesso vorrei essere più chiara.
I libri sono libri, storie raccontate bene o male, viaggi fantastici con la mente, desideri inconsci di trasgressione e di libertà, sono tante, tante cose, ma alla fin fine è solo carta. E noi che leggiamo abbiamo un cervello.
Ma da questi libri si può trarre lo spunto per una riflessione seria sugli argomenti che trattano. Quello che a me ha dato particolarmente fastidio è il fatto che un certo tipo di comportamento venga fatto passare come il sogno segreto e inconfessabile di ogni donna, che ognuna di noi aneli ad avere nella propria vita un maschio dominatore che ci programma la vita dal momento in cui ci alziamo al mattino fino a quando andiamo a letto la sera, che ci “consigli” il vestito, le scarpe, il cibo o come acconciare i capelli, che ci dica dove e quando depilarci. Sorridete alla parola depilazione? Vi garantisco che esiste anche questo.
Se prendiamo questa trilogia e la leggiamo come semplice storia di sesso, può piacere o non piacere. La trama è francamente inverosimile: un miliardario non ancora trentenne, bellissimo, tenebroso, tormentato, con un passato e un presente di amore trasgressivo e violento che si innamora di questa verginella appena laureata. La fantasia c’è tutta e mi sta bene. Si continua poi nella maniera che sappiamo e anche qui, chi vuole va avanti e chi vuole si ferma.
Togliamo il libro adesso, è sempre e solo carta.
Quello che avrei voluto far capire nel mio pezzo, traendo spunto dal libro, è che una situazione del genere nella vita reale è estremamente delicata e pericolosa. E non rifletterci un secondo, anzi, incensando e lodando questo nuovo manuale d’amore facendolo passare per il desiderio di ogni donna è doppiamente pericoloso. In un rapporto, la linea che divide fantasia e trasgressione dalla violenza è molto, molto sottile. Si inizia sempre come gioco, ma molto spesso finisce male.
Il nostro paese è un paese femminicida, lo dice l’Onu e il femminicidio in Italia è un’emergenza sociale. Dall’inizio dell’anno ogni due giorni una donna perde la vita uccisa dall’uomo col quale ha avuto, o ha, o vorrebbe avere una relazione.
Abbiamo paura o no?
Tutto il parlare e lo scrivere di giornali e tv ci fa tremare di paura e di vergogna o no?
Ci stiamo allarmando per le nostre figlie o le nostre nipoti o no ?
No, non credo proprio. Non credo proprio che l’allarme sia davvero alto.
Perché si continua ad associare questa violenza all’amore e alla passione ed è un grandissimo errore.
Perché si continua a giustificare questo amore malato dandogli mille sfumature e mille scappatoie.
Perchè se ne parla poco, sempre troppo poco.
Nei bar, nei tram, nelle piazze e nei giardini è un argomento che non impegna testa e cuore…si parla molto di più di una partita di calcio o dell’ultima soubrettina . Quando succedono fatti di cronaca particolarmente efferati e che finiscono sui tg, uno dei commenti più frequenti che ho sentito è stato…se l’è andata a cercare. E spesso, spessissimo e con profonda vergogna, sono donne che parlano così.
Facciamo un passo indietro e torniamo al libro…solo un attimo e solo per altre considerazioni. Christian chiede e ottiene da Ana il controllo totale su tutto.
In una relazione di questo tipo, che nasce quasi sempre in maniera consenziente, si finisce per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana della persona che viene tenuta sotto controllo da chi dice di amarla. In un primo momento sembra tutto bello e meraviglioso: mi ama, mi pensa, mi da tutto… devo fare qualche rinuncia? Ma che vuoi che sia, ho così tanto in cambio! E’ un cappio finissimo fatto di una corda di amore malato che ti viene messo attorno al collo. Va tutto bene finchè ti muovi nello spazio che ti è stato concesso…allontanati solo un pochino e comincia a stringere e l’aria se ne va.
Ancora una volta cito il libro, parlando dei rapporti stavolta, ma usciamo subito, tranquille.
Ognuno col proprio corpo fa quello che vuole e in camera da letto tra due persone adulte e consenzienti nessuno ha il diritto di sindacare.
Ma noi come donne, come persone, nella realtà, ci divertiamo proprio così tanto a farci strapazzare da un uomo?
Amore per me significa dare e ricevere in tantissimi modi, ma mai senza perdere la dignità o il diritto di scegliere. Nei films e nei libri ci si ferma a volte nella realtà no e si va oltre. Si diventa carne in mano a un carnefice che pensavi di conoscere e che invece si è trasformato in un attimo. E tu sei lì ad aspettare che finisca e che finisca bene. Perché non puoi fare altro. Quando ti va bene. Perché succede anche il contrario e molto più spesso di quanto pensiamo e di quanto appaia sui giornali. Perché non abbiamo nemmeno il coraggio di denunciare quando capita. Ce la siamo cercata ci direbbero. Hai detto di sì e sapevi, e quindi adesso di che ti lamenti.
Lo stupro non è solo l’atto sessuale fatto contro la volontà di un altro, come ha scritto un’amica su un post. Lo stupro è anche non fermarsi quando si dice basta, è mentale quando convinci l’altro con la coercizione e la lusinga e lo fai passare per amore, è prendere a piene mani senza dare e poi girare le spalle, è uno schiaffo, è un’imposizione, è una violenza verbale.
Non sono una signora anziana di un altro secolo e nemmeno una femminista , negli anni di quelle battaglie ero una bimbetta delle elementari, ma mi sconcerta leggere e vedere con quanta superficialità vengano trattati questi argomenti dalla gioventù di adesso e peggio ancora dalle donne di adesso.
A me piace leggere un bel libro che parli di sesso, sogno in continuazione un bel vampiro sensuale!
Quello che faccio molto fatica a capire è come un libro del genere possa essere definito dalla stampa come il sogno di tutte le donne, il desiderio erotico che tutte noi vogliamo.
Io lo leggo, lo critico, lo apprezzo dove va apprezzato, ma basta.
Molto spesso libri e film di un certo tipo vengono presi come manuali di istruzione e seguiti alla lettera da aspiranti attori sia di un sesso che dell’altro. Il contorto ragionamento del pianeta maschile è che se questi libri hanno un grande successo sul pubblico femminile, significa che a noi donne piace il comportamento violento e autoritario, di uomini padri padroni che in nome di un sentimento che chiamano amore ti riducono a uno straccio. Mentre il ragionamento femminile è che in nome dell’amore tutto è lecito e concesso e alla fine, io donna-crocerossina salverò questo tormentato e oscuro amore .
Nei libri, solo nei libri credetemi.
Parlo anche per esperienza personale e forse è anche per questo che uso dei toni non sempre perfetti. Quando tocchi con mano certe situazioni, quando le vivi giorno per giorno e non sai come muoverti per aiutare, quando quella mano che vuoi dare è rifiutata perché ormai il lavaggio del cervello è totale, leggere poi con quanta poca cautela si promuova o si apprezzi una scrittura francamente superficiale su certi argomenti facendoli passare per “normalmente trasgressivi”, mi spiazza e mi ferisce profondamente.
Perché ricordo benissimo l’entusiasmo dell’inizio, l’idea dell’amore totale e profondo e poi la luce negli occhi che si spegne sempre di più quando ti accorgi che invece è una affettività gravemente malata e da cui è molto difficile uscirne.
Dei sottomessi solo un 10% delle persone sono maschi, il restante 90% sono donne. Chiedetevi il perché.
Ho un cervello e quindi so distinguere la realtà dalla fantasia, ma spesso, come ha scritto Lilith nel bellissimo post “eroine o veline”, ci lasciamo condizionare e attrarre da falsi miti e stupide mode.
Eppure noi donne siamo di più, dobbiamo essere di più.
Ma quasi sempre siamo anche le peggiori nemiche di noi stesse e delle altre donne.
Ed è la cosa peggiore che possiamo fare: non imparare mai.
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