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Intervista a Marzio Biancolino

Ormai lo sapete, no?, siamo sempre in fermento, sempre in cerca di effetti romance per le nostre affezionate (ma anche per noi bloggers)... ed ecco che da una domanda un pochino impertinente (domandare è lecito) e la conseguente cortese risposta è scaturita una splendida opportunità per Isn't it Romantic?... carissime lettrici, abbiamo il piacere, e l’onore, di ospitare nelle nostre pagine l’uomo che negli ultimi anni ha, più di ogni altro, contribuito a rendere le collane de I Romanzi Mondadori sempre più articolate e sempre più qualitative… MARZIO BIANCOLINO!

Era il 19/04/2010 quando sul Blog de “I Romanzi Mondadori” lei si è presentato come nuovo editor responsabile. All’epoca la prima collana Emozioni era appena stata soppressa, i primi Dark Passion erano stati criticati, si parlava di una nuova collana Passione mentre gli Extra Passion non erano neppure nei progetti. Signor Biancolino, ci faccia contente: lasci da parte la modestia e si vanti un pochino delle collane che gestisce…
Effettivamente si trattava di un momento abbastanza delicato, se a quanto sopra vogliamo aggiungere anche il tumultuoso argomento copertine. Ricordo che in qualche blog veniva addirittura minacciato uno sciopero dell’acquisto nei nostri confronti… Poi, per fortuna, quella clamorosa protesta è rientrata e certe situazioni si sono raddrizzate. Però, nel bene e nel male, responsabilità e meriti vanno condivisi a più livelli senza soffermarsi esclusivamente a quello redazionale, ognuno secondo le proprie competenze.
Un altro aspetto che sentivo critico era quello della comunicazione con le nostre lettrici: come un continuo sfilacciamento che rischiava di diventare un’inopportuna distanza a scapito degli uni e degli altri. E se proprio devo arrogarmi un merito esclusivo, è quello di aver istituito sul nostro blog il “Pomeriggio con l’editor”, che credo abbia costituito un utile strumento per una significativa inversione di quella tendenza.
Ma non posso neppure tacere la definitiva riapertura, il prossimo aprile, delle “Emozioni” da edicola, grazie alla caparbietà con cui ho sempre sostenuto questo progetto, a suo tempo troppo condizionato in negativo da molti fattori.

Accanto alla storica collana Classic, si può affermare che i Passione sono ormai ben consolidati, ma cosa può dirci delle collane Dark Passion ed Extra Passion? Può raccontarci la genesi di questi progetti, le difficoltà incontrate e come sono state accolte dal pubblico?
I Dark Passion hanno raccolto l’eredità dei nostri vecchi Mystère ma con contenuti più forti che non fossero druidi, chiaroveggenze o un paranormale decisamente soft e quasi fiabesco. Venendo a trovarci poi in un ambito dalle potenzialità narrative sconfinate, per non disorientare le lettrici con proposte troppo ondivaghe abbiamo scelto, quantomeno all’inizio, di avere tendenzialmente vampiri e mutaforma come fulcro delle nostre storie. Concedendoci, peraltro, già qualche scappatella in altre direzioni con i due romanzi di Emma Holly, Il demone della passione e Il principe di ghiaccio. Tuttavia, riscontro che in edicola il dark romance non è un genere che riesce a raccogliere tutto quel successo recentemente avuto in libreria.
Con gli Extra Passion, invece, abbiamo davvero anticipato i tempi. Tanto è vero che proprio in questi giorni l’autorevolissimo All About Romance sta decidendo di rivedere verso il basso i parametri del suo “Sensuality Rating”, ovvero il tasso di sensualità con cui cataloga i romanzi recensiti. Come per l’effetto serra, la temperatura media si è alzata anche nei nostri romance, e i nostri Extra Passion hanno rappresentato una risposta tempestiva e di grande soddisfazione editoriale a una domanda che già stava covando.

Sempre relativamente a Dark Passion ed Extra Passion, arrivano manoscritti di autrici italiane che vogliono cimentarsi in questi generi? E se sì, come vengono accolti?
Per nostra precisa scelta abbiamo deciso di non pubblicare in queste due collane romanzi di autrici italiane. Questo non va peraltro inteso come un pregiudizio. Trattandosi di due collane ancora giovani, e avendo a disposizione una sola uscita al mese, sentiamo la necessità che venga consolidata la loro fisionomia prima di procedere a significativi innesti.

Un tema sollevato spesso dalle lettrici è quello della disponibilità degli arretrati. Visto anche il successo delle iniziative give-away legate alle recensioni, che spesso non sonocontestuali all’uscita dei romanzi, avete preso in considerazione l’idea di rendere gli arretrati disponibili alla vendita on-line?
L’opzione della vendita on-line presenta complessità inimmaginabili, per il nostro lettore medio, dal punto di vista giuridico, commerciale e amministrativo. Non per questo insormontabili. Posso comunque anticipare che fra le nostre priorità di quest’anno c’è un ripensamento del nostro sito, anche in funzione dell’avvento degli e-book, che potrebbe precludere a nuove modalità di vendita.
In ogni caso, fin da ora e come precisato sul nostro blog (cliccare QUI per accedere al link) è possibile fare richiesta di numeri arretrati (fino a 18 mesi) presso il proprio edicolante, con un risparmio sulle spese di spedizione e senza sovrapprezzo.

Abbiamo notato, soprattutto nell’ultimo anno, un crescente interesse per gli e-book, sappiamo che Mondadori ha reso disponibile un migliaio di libri in questo formato, tuttavia i romance delle collane “I Romanzi” sono pochissimi: prevede un cambiamento di rotta in questo senso?
Anche nel nostro piccolo orticello dell’edicola, considerato il colosso Mondadori, l’argomento e-book è all’ordine del giorno. Finora, in particolare intorno all’estate scorsa, ci sono state timide uscite di nostri libri, quasi a carattere sperimentale. Il nostro obiettivo, adesso, è di partire fra circa sei mesi con una regolarità di offerta digitale pressoché in sintonia con quella cartacea. Nel frattempo ci saranno nuove uscite, seppur limitate, che però rappresenteranno una proposta organica nel nostro settore. Ovvero tutta la collana Extra Passion fin qui pubblicata, gli Emozioni che riprenderanno ad aprile, più quei romanzi di autrici italiane non ancora in versione digitale fra quelli editi dal 2009 a oggi, antologie comprese. Tutto ciò, soprattutto per i testi stranieri, al netto di complicazioni contrattuali che purtroppo possono ancora incombere.

Gli audiolibri sono pochi e poco pubblicizzati... qual è la sua opinione? Crede che vi potranno essere sviluppi in questo senso per il romance?
Trovandoci ancora in relativo ritardo con gli e-book, mi sembra decisamente prematuro affrontare questo argomento. Tuttavia si tratta di una modalità di fruizione del testo narrativo che, dopo un discreto successo oltreoceano e un timido esordio da noi, sta ora facendo intravedere insospettate potenzialità.

Sebbene il formato de “I Romanzi” sia molto pratico, proprio le dimensioni possono creare difficoltà nella lettura a causa dei caratteri a volte molto piccoli. Avete mai raccolto, da parte delle lettrici, esigenze di un formato più grande e più leggibile?
Mi rendo conto che questo aspetto può presentare una certa problematicità per talune lettrici, e talvolta ci viene segnalato. Va peraltro tenuto conto che, a parità di formato, incrementando le dimensioni del carattere aumenta la foliazione del libro, e questa incide sui costi di produzione. Attualmente i nostri prezzi, se comparati con prodotti analoghi della concorrenza, sono decisamente competitivi nonostante il recente lieve ritocco, e sarebbe un peccato perdere questa piccola posizione di vantaggio. Tuttavia mi impegno a valutare quali margini di miglioramento possono esserci.

Un tema molto caro alle nostre lettrici è quello delle serie o saghe. Lo sforzo che soprattutto la sua direzione sta facendo per completare quelle rimaste a metà è palese e sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, come certo sa, molte serie famose si completano con racconti presenti solo in alcune antologie… Possiamo pensare che il felice esperimento di “Accadde una notte” possa fare da apripista ad altre pubblicazioni di questo tipo? Magari extra collana?
Ancora più dell’esempio citato, una piccola antologia che ha svolto questa funzione di raccordo è stata Dov’è il mio eroe?, con racconti della Kleypas, Quinn e MacGregor. Non ho preclusioni sulla sporadica pubblicazione di antologie in cui compaiano affermate autrici, e questo è dimostrato da alcune raccolte di recente e prossima pubblicazione. Ritengo però che quello che più sta a cuore alle lettrici sia il recupero, come nel caso dei Navy Seal di Lora Leigh appena iniziata nei nostri Extra Passion, appunto di brevi racconti integrativi di una serie. Anche qui vedremo quello che si può fare, perché c’è sempre l’incognita della disponibilità degli agenti rispetto alla possibilità di stralciare un singolo racconto da un’antologia già pubblicata.

A proposito delle uscite extra collana. Da amante delle autrici italiane, apprezzavo tantissimo lo Speciale Millecuori di San Valentino, e visto che le autrici italiane stanno vivendo una nuova e felice esplosione di creatività non è che state pensando di re-introdurla?
Il concetto dello Speciale Millecuori di San Valentino è stato di recente ripreso e sviluppato (anche in seguito all’apertura alle autrici italiane nelle ristampe dei Romanzi Oro) negli attuali Oro Super. Oltre all’appuntamento di San Valentino, grazie all’incoraggiante riscontro di vendite di questi supplementi ci siamo ora attestati su tre proposte annuali, aggiungendo un’uscita estiva e una a Natale. A questo proposito, colgo l’occasione per anticiparvi che i prossimi due appuntamenti saranno, nell’ordine, la Bride Trilogy di Jane Feather e il primo terzetto della riproposizione dell’intera saga dei Bridgerton di Julia Quinn.

Non potevamo resistere a farle una domanda sulla prima edizione del Premio Romance! Non vogliamo chiedere anticipazioni, che sappiamo non ci può dare, però ci piacerebbe sapere come e quando è nata l’idea, e magari qualche piccolo retroscena della sua realizzazione che, pensiamo, non deve essere stata precisamente semplice…
Per non attribuirmi indebitamente alcun merito, va detto che l’idea originaria è stata di Franco Forte, direttore della rivista Romance Magazine. Ovvio che poi io vi abbia aderito con entusiasmo, contribuendo a svilupparne i contenuti e le modalità per una gestione congiunta. Sicuramente, alla genesi di questa iniziativa hanno concorso il grande successo della sua rivista e un certo clima di attenzione e di stimolo scaturiti non solo dalla prima antologia delle nostre sette autrici italiane di punta (Albanese, Camocardi, Ciuffi, Formenti, Masella, Melville, Picasso), ma anche dalla seconda che avevamo in cantiere. E se la prima era costituita da sette racconti a tema (l’unità d’Italia allora in celebrazione), questa seconda, dal titolo Il falco e la rosa, si struttura con sette episodi di un romanzone a quattordici mani che, narrando la saga di una famiglia fiorentina, abbraccia un arco temporale di quasi un millennio di storia italiana. Penso si tratti di un caso letterario straordinario in tutti i sensi, e di nuovo colgo l’occasione per ringraziare le sette autrici che, con tanto entusiasmo, l’hanno reso possibile. Non erano infatti poche né semplici le difficoltà che incombevano, ma tutte sono state superate con grande professionalità e non meno disponibilità.
E se mi è concessa una parentesi, vorrei qui citare anche l’ottava firma della nostra scuderia: Angela White. Pur avendo debuttato, ottimamente, nel febbraio dello scorso anno nelle nostre collane, Angela non ha preso parte a questa seconda avventura per un mio eccesso di cautela, in attesa di riconferma. Cosa che si sta puntualmente verificando con il suo Di ghiaccio e d’oro attualmente in edicola. (QUI per la nostra recensione)

Infine, per ultima, lasciamo la domanda più scomoda alla quale la invitiamo a rispondere sinceramente e senza timori… No, non vogliamo sapere delle cover, e nemmeno delle traduzioni, piuttosto ci interessa chiederle: ma lei li legge i romance?
Tenuto conto che alle mansioni di editor devo affiancare anche quelle di coordinamento redazionale, oltre a seguire personalmente alcune collane, in tutta onestà devo dire che le occasioni sono sporadiche. Per la scelta dei titoli mi appoggio a una fidata schiera di lettori, cui integro recensioni e segnalazioni che trovo in rete, cosicché il mio lavoro finisce con l’assumere un carattere quasi manageriale. E quando mi avanza del tempo per la lettura, va da sé che un occhio di riguardo va alle mie autrici italiane.
Ciò detto, vi ringrazio profondamente per lo spazio che mi avete concesso, non mancando di rinnovarvi gli auguri per il rilancio del vostro blog dopo le recenti traversie.

 

E noi accettiamo di cuore gli auguri, le rinnoviamo il nostro apprezzamento per la disponibilità dimostrata e soprattutto… la ringraziamo per le straordinarie anticipazioni!

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