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Gli occhi del cuore/Beauty
Quella dei Miller da secoli è stata una famiglia di artisti e tutti i suoi componenti, nel corso delle generazioni, hanno immortalato sulla tela la famiglia aristocratica dei Crompton. Anche ad Alix, ultima rampolla, viene commissionato il ritratto dell'ultimo nobile discendente: un compito che si presenta subito arduo perché Leland Crompton è affetto da acromegalia, una rara malattia genetica che gli deforma il viso facendogli crescere esageratamente le fattezze e che lo costringe a vivere recluso e a comunicare col mondo solo attraverso i suoi romanzi e il suo computer. Nelle lunghe ore di posa Alix impara a conoscere l'uomo gentile e intelligente che si cela dietro a quei lineamenti grotteschi.
Ho cercato questo libro per mare e per monti, quando finalmente ho scoperto che la biblioteca della mia città ne aveva una copia disponibile, l'ho presa in prestito. Ho iniziato subito la lettura sapendo benissimo che non avrei avuto una delusione…
Una tradizione secolare accomuna la famiglia Miller ai Crompton. I Miller famiglia di pittori da generazioni, viene incaricata di ritrarre tutti i discendenti dell’aristocratica stirpe dei Crompton, per cui è cosa normale che l’ultimo discendente dei Crompton, commissioni a Alexander Miller il suo ritratto.
Ma problemi di salute impediscono all’uomo di accettare l’incarico, passando la commissione alla sua riluttante figlia, in verità molto più dotata del padre come ritrattista .
Nessuno conosce o ha mai visto Leland Crompton. Egli vive nascosto agli occhi del mondo in volontaria solitudine, in una casa tra i boschi, con la sola compagnia dei domestici e di un cane.
Una malattia genetica ha per sempre precluso la sua vita in società, una malattia che gli ha sfigurato il corpo e i lineamenti del viso, intrappolandolo in grottesche fattezze, e se il primo impatto con la pittrice si rivela imbarazzante per entrambi, l’amicizia che scaturisce dalle lunghe ore in cui Leland posa per il ritratto, fanno si che la giovane veda l’uomo per quello che è: un ‘anima buona, un uomo dolce tradito dalla vita, che ha tanto da dare, che nonostante la sua ricchezza è un uomo solo, anche se per propria scelta
Nonostante Alix cerchi di strapparlo alla sua solitudine, l’animo dell’uomo è oramai rassegnato a quello che crede sia suo dovere, ossia non offendere con la sua presenza il mondo che lo circonda.
Trascorre il suo tempo scrivendo romanzi, perchè nonostante Leland è sconosciuto al mondo ignaro della sua vera identità, lo conosce come Harris Bellefleur, scrittore giallo di successo.
Ma la malattia e la morte imminente del padre di Alix, costringe la giovane ad allontanarsi momentaneamente dal suo lavoro. Se la disperazione di Alix non trova conforto in Mark, egoista fotografo girovago e suo compagno di vita, lo farà l’amicizia di Leland, che per lei abbandonerà momentaneamente la sua solitudine per aiutarla ad assistere il padre e a darle conforto. Nonostante stia nascendo qualcosa tra loro, le barriere innalzate da Leland per via del suo aspetto, troncano sul nascere qualsiasi sentimento, e anche se la giovane cercherà di convincerlo del suo amore, il suo credersi un mostro sarà un impedimento.
Ho sofferto tanto con Alix per la morte del padre, ho sentito il suo dolore, la sua disperazione, la sua impotenza contro qualcosa più grande di lei e con cui nulla c’è rimedio.
Il suo amore per Leland nato pian piano, va oltre l’aspetto esteriore e con amore lei cerca di penetrare nel cuore, se non nell’anima dell’uomo che non vuole rimanere ferito da quello che crede sia un amore scaturito dalla pietà.
Ho tanto amato il personaggio di Leland uomo, non certo un mostro come lui si definisce, rifiutato persino da se stesso, ma non da Alix donna; come dice il titolo, lei lo ha visto con gli occhi del cuore, occhi che hanno attraversato l’animo del giovane e che sono riusciti a vedere al di la di quei lineamenti deturpati dalla malattia. La bellezza in se stessa, come il canto delle sirene, ti attrae, a volte è ossessiva, ma per la maggior parte si rivela per quello che è, un involucro in cui il contenuto non sempre rispecchia le nostre aspettative.
Questo da che ho memoria, è il primo libro di Susan Wilson che ho avuto il piacere di leggere, e spero non sia l’ultimo .Il suo modo di scrivere piacevolmente toccante, mi ha saputo trasmettere tutte le emozioni dei suo personaggi, anche se la storia non è una delle più originale, ma tutt’altro.
La favola della bella e la bestia, è rappresentata sotto forme diverse, in libri, film, telefilm e cartoni animati, ma nonostante la conosciamo in ogni sua sfumatura e non sempre il lieto fine sia presente, ci piace vedere e pensare che l’amore, quello vero, supera i preconcetti e sappia cogliere quello che è l’essenza stessa della vita.
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