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Lover Unbound
I romanzi de "La Confraternita del Pugnale Nero" sono nell'ordine: "Dark Lover", protagonista Wrath; "Lover eternal", protagonista Rhage; "Lover awakened", protagonista Zsadist; "Lover revealed", protagonista Butch; "Lover unbound", protagonista Vishous; "Lover enshrined", protagonista Phury; "Lover Avenged", protagonista Revhenge; "Lover mine", protagonista John Matthew; "Lover unleashed", protagonista Payne.
Lo spietato e brillante fratello Vishous possiede un maleficio distruttivo e una capacità terrorizzante di prevedere il futuro. Come membro della Fratellanza, non ha interesse nell'amore o nelle emozioni, solo per la battaglia con la Lessening Society. Ma quando una ferita mortale lo mette nelle cure di un chirurgo umano, il Dr. Jane Whitcomb lo costringe a svelare la sua pena interna e a gustare il vero piacere per la prima volta - fino a che un destino che lui non ha scelto lo porta in un futuro che non include lei...
"Lover unbound" è il romanzo di Vishous, tra tutti i Fratelli sicuramente il più enigmatico. La caratterizzazione di questo personaggio viene rivelata pian piano nel corso della saga ed il ritratto che ne risulta è di una complessità unica. Oltre alle doti straordinarie della sua mente (un genio, un telepate, un veggente), oltre al misterioso potere che gli dona un controllo totale sulla fusione dei metalli, Vishous si rivela come il vampiro dalla sessualità più oscura, dominatore e bisessuale. Una figura affascinante, quanto meno per la sua estrema originalità, dove si contrappongono la passione e la violenza del guerriero all'ossessione per il controllo dell'uomo. E' un Vishous in piena crisi quello che l'autrice ci mostra: i suoi poteri telepatici e precognitivi sono scomparsi, abbandonandolo nell'incertezza ed in un silenzio spaventoso. Oltre a questo, deve scendere a patti con i suoi sentimenti per Butch, il suo vecchio coinquilino ed il suo nuovo Fratello d'arme. Il suo migliore amico. La prima persona per cui sente di provare davvero qualcosa, un affetto altruistico e testardo che in "Lover revealed" l'ha portato a rovesciare le regole del loro mondo. L'amore tra Butch e Marissa è lo specchio che porta Vishous ad interrogarsi sul sesso sporco e crudele in cui annega le sue ore. Non può esserci davvero altro per lui? Certo i suoi demoni sono terribili, legati ad un passato che la Ward ci racconta sanguinario e disperato, nel fango di un campo d'addestramento dove i ragazzi venivano forgiati ad essere guerrieri feroci sotto il dominio di Bloodletter, padre di Vishious nonché il più sadico, scaltro e spietato vampiro sia ricordato nella storia della Confraternita.
"Lover unbound" rappresenta un romanzo di transizione all'interno della saga: prepara gli eventi per il romanzo successivo (la storia di Phury e Cormia già comincia in queste pagine) e soprattutto segna il passaggio all'età adulta di John Matthew e dei suoi amici Quinn e Blaylock.
Come già nel romanzo precedente, la Ward continua, ahimé, a contraddire le regole del suo mondo, soffermandosi sulla Vergine Scriba (che sconvolge personaggi e lettori con un enorme colpo di scena, a parer mio MOLTO discutibile), rendendola sempre meno dea e sempre più donna.Purtroppo ho trovato deludente la storia d'amore raccontata in questo libro e, soprattutto, esasperati due artifizi narrativi che, giunti al quinto libro, risultano ormai logori: il colpo di fulmine trai protagonisti ed il voler ad ogni costo appianare la diversa longevità tra vampiri ed esseri umani. La Ward ha sicuramente un debole per l'amore a prima vista (e finora non ho mai avuto nulla da ridire in merito), ma questa volta ho trovato davvero assurdo che Vishous, mezzo stordito dagli antidolorifici, apra gli occhi in un letto d'ospedale, intraveda appena la dottoressa umana che l'ha operato e, BANG!, decida che lei debba essere sua. La tosta dottoressa Jane Whitecomb si ritrova così rapita e prigioniera, e mentre cerca coraggiosamente di mantenere la sua razionalità di scienziata davanti alla rivelazione di vampiri e paranormale, giustifica l'attrazione folle che sente per il suo pericoloso e sensualissimo paziente appellandosi alla Sindrome di Stoccolma.
Personalmente ho trovato Jane il personaggio femminile meno interessante apparso finora: in fin dei conti esiste soltanto come controparte di una storia d'amore che non mi ha convinta, né la sua caratterizzazione ha lo spessore per farla brillare di una luce propria.
Seconda dolente nota: il finale! D'accordo l'urban fantasy, d'accordo il romance-paranormal, ma la maniera con cui l'autrice cuce l'happy end tra Vishous e Jane è talmente tirato fuori dal cilindro da essere grottesco!
In conclusione che dire? A mio parere Vishous avrebbe meritato molto di più (è paradossale che come personaggio abbia regalato una performance migliore in "Lover revealed" che non nel suo romanzo), ma attribuisco comunque la piena sufficienza a questo libro in virtù della sua coralità narrativa e delle storie secondarie che catturano e appassionano. C'è lo splendido rapporto di amicizia e confidenza che si instaura tra John e Zsadist e c'è, soprattutto, l'approfondirsi di personaggi che troveremo protagonisti nei prossimi capitoli, come la durissima Xhex, la dolce Layla, il viscido Lash e lo stupendo trio di amici John, Quinn e Blaylock.
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