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Buio/Nightfall
Richard Tiernan è accusato dell’omicidio della propria moglie, con pesanti indizi a conferma della sua colpevolezza. Come se ciò non bastasse, i suoi due figli sono scomparsi nel nulla, senza che lui sia in grado di produrre argomentazioni convicenti in proposito. In un frangente così pauroso, Richard ha bisogno dell’aiuto di Cassidy O’Rourke, e per ottenerlo, dovrà attirare la ragazza nella sua tela, dando fondo al suo sinistro fascino. La circuirà e la sedurrà, perché la vuole totalmente in suo potere e ottenerne così la sua collaborazione. Cassidy riuscirà a oltrepassare la cortine dei dubbi e della paure che nutre nei confronti di questo uomo, che l’attrae e nello stesso tempo la terrorizza, solo per scoprire che ci sono incubi ancora peggiori di quelli che aleggiano nella mente di Richard e con i quali anche lei dovrà confrontarsi pericolosamente.
Buio è uno di quei titoli che nel mercato dell'usato è difficilissimo da reperire, se non a prezzi da capogiro.
Durante la ricerca, mi giravano spesso nella testa le parole scritte una volta da un lettrice, che lo aveva trovato strano, indefinibile e particolare.
Innanzitutto, quale titolo più azzeccato per preparare il terreno a chi legge dell'animo di Richard, pieno di pensieri cupi e tormentati? Il lettore vaga senza luce nei meandri di questa storia, avviluppato dall’incertezza circa l’innocenza di Richard e dall’ambiguità dei rapporti che si vengono a creare fra i personaggi. Il dubbio circa la sua colpevolezza viene instillato sapientemente dall’autrice sin dall’inizio, strisciante e subdolo, e a questo punto si è già avviluppati dall’oscurità, perché nulla dei gesti e delle parole scritte riuscirà subito a far luce sulle reali intenzioni dei personaggi. Parole e gesti sono sibillini ed enigmatici, e il lettore si trova di fronte a una vicenda un po’claustrofobica, oscura in ogni suo dettaglio: dai motivi che spingono Richard a collaborare con il padre di Cassidy Sean o’Rourke, uno scrittore in cerca della storia che gli regali l’immortalità, passando attraverso il legame difficile fra Cassidy e suo padre, giungendo infine all’inquietante rapporto che Richard riesce a instaurare con la protagonista. Si è catapultati in un gioco di specchi, ovunque ingannati dai riflessi, in un labirinto di emozioni che con lo sfogliare delle pagine si fa sempre più intricato. Si parla spesso di eroi tormentati, ma a Richard questo aggettivo secondo me calza un po’ stretto, perché lui è molto più che tormentato. Personalmente lo ritengo uno degli eroi più dark usciti dalla penna di questa autrice, in grado di rivaleggiare solo con Killoran di To Love a Dark Lord: fosco, inquietante, sexy e accattivante, Richard utilizza gesti e parole per confondere, irretire e terrorizzare Cassidy. Come un Giano bifronte dei nostri giorni, mostra due volti: quello del pazzo ricercato “ dagli occhi di tenebra” e quello dell’uomo sensato, capace di amare e di sacrificare la propria vita per amore, anche se il confine fra questi due aspetti della sua personalità rimane molto labile, concorrendo a renderlo ancora più misterioso e affascinante. Mentre leggevo questo libro, ho avuto come la sensazione di esplorare un relitto sommerso: qualcosa di spaventoso, grigio, ma nello stesso tempo capace di attirare la mia attenzione proprio per il suo aspetto tetro e sinistro. In questa atmosfera così caliginosa il carisma di Richard è abbagliante, ma i personaggi minori che gli ruotano intorno, riescono incredibilmente a brillare, primo fra tutti il padre di Cassidy: Sean è uno scrittore con manie di grandezza, subdolo, che nutre pochi scrupoli nei confronti di sua figlia, ma custodisce gelosamente, e con tenerezza, una foto incorniciata di Cassidy sulla sua scrivania personale.
Sembra difficile da credere, ma l’unico vero tallone di Achille di questa storia l’ho avvertito proprio in Cassidy, che forse paga il prezzo del fascino soverchiante di Richard e che mi ha dato l’impressione di ridursi semplicemente a una pedina nelle mani di Richard e di suo padre, sempre combattuta fra la fuga e la volontà di rimanere per affrontare gli incubi, in un’altalenanza che ho trovato troppo spesso irritante. Aggiungerei qualche forzatura nelle motivazioni che spingono Richard a chiedere aiuto proprio a Cassidy, e potrei chiudere qui con i punti deboli di questo libro.
La trama infatti regala suspense e colpi di scena degni di un buon thriller e la Stuart è riuscita a ingannare anche me, che mi sono sempre vantata di saper anticipare le mosse dei personaggi di cui leggo le storie. Nel suo stile pulito, lineare, ma comunque incisivo, l’autrice ci regala un romance contemporaneo decisamente fuori dalle righe, direi molto ardito per le tematiche trattate, drammatiche e scottanti.
Quando si leggono tanti libri, si diventa molto esigenti e poche storie sembrano capaci di sorprendere, perché si crede di aver letto ormai di tutto. Perciò, è già un traguardo notevole quando il libro è piaciuto molto, ma quando la storia stupisce, come è successo a me durante questa lettura, allora è davvero un sogno.
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