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Un Angelo a Natale / Christmas Angel
E' il terzo romanzo della serie della “Compagnia dei Furfanti” (Company of Rogues). I Rogues sono un gruppo di uomini che al tempo del college hanno dato vita a questa specie di associazione per proteggersi l’un l’altro, ed è sopravvissuta fin da allora. Uomini fatti, sono ancora uniti e formano un tutt’uno quando si tratta di aiutarsi e proteggersi. In questo libro troviamo i protagonisti di UN AMORE COMBINATO (An Arranged Marriage) e UNA MOGLIE PER NEMICA (An Unwilling Bride), ma può essere letto da solo.
La serie è così composta:
1 - UN AMORE COMBINATO (An Arranged Marriage) - protagonisti Nicholas Delaney, fratello gemello del conte di Stainsbridge, e Eleanor Chivenham
2 - UNA MOGLIE PER NEMICA (An Unwilling Bride) - protagonisti Lucien de Vaux, marchese di Arden, erede del ducato di Belcraven, e Beth Armitage
3 - UN ANGELO A NATALE (Christmas Angel) - protagonisti Leander Knollis, Conte di Charrington e Judith Rossiter
4 - Forbidden - protagonisti Francis Haile, Lord Middlethorpe, e Serena Rivington
5 - NOZZE PERICOLOSE (Dangerous Joy) - protagonisti Miles Cavanagh, erede del conte di Kilgoran, e Felicity Monahan
6 - TRILOGIA DEI TRE GEORGE :
6a – L’AMORE A DRAGON’S COVE (The Dragon's Bride) - protagonisti George Connaught (“Con”) Somerford, visconte Amleigh e successivamente conte di Wyvern, e Susan Kerslake;
6b - il racconto The Demon's Mistress - protagonisti George Vandeimen e Maria Celestin
6c – L’EREDE DEL DIAVOLO (The Devil's Heiress) - protagonisti il maggiore George Hawkinville ("Hawk") e Clarissa Greystone
7 - LADY SKYLARK (Skylark) - protagonisti Sir Stephen Ball e Laura Gardeyne
8 - IL RITORNO DI SIMON (The Rogue's Return) - protagonisti Simon St. Bride e Jane (Jancy) Otterburn
9 - SALVARE UN FURFANTE (To Rescue A Rogue) - protagonisti Lord Darius Debenham, detto“ Dare”, il figlio più giovane del Duca diYeovil, e Lady Mara St. Bride
10 - ATTENTA, LADY! (Lady Beware) - protagonisti Horatio Cave, Visconte Darien, e Lady Thea Debenham, la sorella di Dare
Leander da poco tornato in Inghilterra dopo aver vissuto in Europa fino alla morte del padre diplomatico, e dopo aver combattuto a Waterloo, sente che è arrivato il momento di prendere moglie e di farsi una famiglia. La sua idea di matrimonio però non comprende l’amore. Avendo vissuto sulla sua pelle le pene della madre, innamorata di suo padre ma mai corrisposta con pari intensità e anzi trascurata, e sapendo di non essere in grado di amare, proprio come suo padre, non vuole condannare la sua futura moglie allo stesso destino.
Trovare il tipo di moglie di cui ha bisogno sembra impossibile, fino a quando Beth, moglie di Lucien, non suggerisce la “vedova piangente”, una vedova madre di due bambini, Bastian e Rosie, che ha gravi problemi finanziari e che piange ancora il marito defunto, un poeta che ha dedicato alla moglie tutte le sue opere.
Leander si reca a far visita alla vedova, Judith Rossiter, e scopre che la donna non ha l’aria di una vedova inconsolabile, ma piuttosto di una donna matura e attraente, seppure abbigliata totalmente di nero.
Ma Judith è anche diffidente e disincantata, dopo la morte del marito vive con una piccolissima rendita fornita dal cognato, e spesso non sa come fare ad arrivare a fine mese, avendo due figli da mantenere.
Leander decide che Judith è la sua candidata ideale: primo è vedova e piange ancora il marito, quindi non c’è pericolo che si innamori di lui; secondo ha due figli, quindi esperienza di madre e di moglie; terzo vive al limite della povertà, e la sua offerta non potrà che farle piacere.
Ma Judith non è quello che appare. Veste di nero, sì, ma perché non ha denaro per acquistare altri abiti, e perché alla morte del marito i pochi che aveva li ha tinti di nero. Il suo matrimonio con Sebastian Rossiter non è quello che tutti pensano, lui era sì molto devoto alla moglie, ma era più devoto alla poesia, al punto che Judith aveva dovuto insistere per avere dei figli. E infine, l’offerta di Leander non la alletta per niente, anzi, lo liquida bruscamente, pensando che l’ultima cosa che vuole è qualcun altro che le scriva odi e poesie giurandole amore.
Il rifiuto di Judith però non fa che rafforzare le intenzioni di Leander, che si appella all’amico Lucien e a sua moglie, perché facciano da intermediari con la vedova e la rassicurino dell’assoluta serietà delle sue intenzioni. A quel punto, Judith è messa di fronte a una scelta importantissima. Sposare Leander significa poter mandare i suoi figli a scuola, vestirli, non dover più contare il centesimo, non dover negare loro le cose più semplici ma superflue, come un animaletto da compagnia, o i dolci di Natale.
D’altra parte, Leander diverrebbe il loro tutore legale, e questo la preoccupa molto. Chi le dà garanzia che i suoi figli verranno trattati bene, che non verranno maltrattati o mandati via?
Un bel romanzo natalizio da una bravissima autrice, che ripropone una trama regency classicheggiante, non propriamente originale ma molto, molto ben resa. Da un lato abbiamo il nobile che ha necessità di prendere moglie, ma vuole evitare coinvolgimenti emotivi, dall’altro una donna vedova apparentemente ancora innamorata del defunto marito, e quindi una garanzia. Peccato (o fortuna) che dietro le apparenze le cose riservino sempre delle sorprese, e che nonostante la volontà umana l’ultima parola sia sempre e solo del cuore.
Una particolarità di questo romanzo sta nel fatto che la protagonista femminile è più vecchia del protagonista maschile, una cosa abbastanza rara nei romance, e tuttavia molto interessante, soprattutto in questo caso. L’autrice infatti traccia a mio parere in modo magistrale questa differenza di età, dando a Judith saggezza derivata dalla sua esperienza matrimoniale e dalla responsabilità dei due figli, ma anche vulnerabilità, a volte diffidenza verso ciò che non conosce, avendo sempre vissuto nella sua casa di campagna; e dando a Leander l’esperienza di una, seppur giovane, vita pienamente vissuta, conoscenza di lingue, paesi e costumi, mondanità, ma anche entusiasmo fanciullesco quando si tratta di scoprire le piccole cose di cui non si è mai occupato, come cucinare, impastare una torta, visitare un mercato di paese. Non è facile per una donna adulta, con un’esperienza coniugale deludente alle spalle, riuscire a cedere il controllo sulla sua vita e quella dei suoi figli a un uomo che in definitiva è uno sconosciuto, e a Leander spetta il difficile compito di conquistare quella fiducia. Proprio per i presupposti su cui si basa quest'unione, il rapporto tra Leander e Judith non ha come componente essenziale il sesso. Vero è che le nozze sono fondate sulla convenienza per entrambe le parti, ma le circostanze sono particolari, ci sono dei bambini, c’è la necessità di conoscersi, di arrivare a fidarsi l’uno dell’altro, ed lo fanno in punta di piedi proprio perché non sono solo degli adulti ad essere coinvolti in questa unione. Alla fine, quando tutte le insicurezze svaniscono, e nonostante Leander si ritenga incapace di amare, l'amore è proprio ciò che questo Natale speciale ha in serbo per loro.
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