Rispondi al commento
Una Giornata con Ornella Albanese
Se dovessi definire con una sola parola il mese che ho appena trascorso userei “pazzesco”!
Sì, perché da quando un mese fa, ho ricevuto la proposta di fare da relatrice all’incontro che si sarebbe tenuto a Bologna per presentare il libro di Ornella Albanese, ho vissuto in un costante stato di “pazzia”.
La prima reazione è stata quella dell’incredulità.
Forse vi sembrerò esagerata ma presentare un libro che ho divorato, amato e sognato e, conoscerne l’autrice è qualcosa che va oltre ogni aspettativa. Un regalo che mai avrei pensato di ricevere. Inoltre il pensiero di ritrovarmi a parlare a nome del blog, davanti ad un gruppo di persone, mi terrorizzava.
Una volta certa che si trattava di me è iniziato quindi il mio delizioso e divertente calvario fatto di telefonate e prove di dizione davanti allo specchio (forse non sapete che parlo velocissima). Per un mese ho tormentato il mio povero marito costringendolo ad ascoltarmi e a consigliarmi fino al punto in cui, in preda ad un evidente stato di frustrazione, è tornato da sua madre.
Sto scherzando ovviamente, viviamo ancora insieme ma il pensiero vi assicuro che l’ha sfiorato sul serio!
Il 13 Ottobre è velocemente arrivato e io, mio marito e Lord Teo Darcy (il nostro cane che ci segue ovunque) siamo partiti alla volta di Bologna.
Non scorderò mai l’emozione che ho provato quando sono arrivata sotto il palazzo di Ornella e ho suonato il suo campanello. Non sapevo cosa aspettarmi, l’incontro con una persona mai vista prima è sempre una sorpresa. Può nascere un feeling immediato oppure disagio che in questo caso non avrebbe facilitato le cose.
Per fortuna, appena Ornella ha aperto la porta del suo appartamento il suo caloroso abbraccio ha sciolto ogni mio dubbio. Il suo sorriso è stato una conferma che le cose sarebbero andate bene.
Come due vecchie amiche ci siamo accomodate in salotto e ripassato i punti salienti della presentazione. Non avevamo molto tempo a disposizione, così dopo un’oretta ci siamo incamminate verso la libreria.
La MelBookStore è situata nel cuore di Bologna, vicino alle due torri e Ornella si è comportata da perfetta guida turistica illustrandomi la città. A Bologna ci sono stata poche volte e solo in occasione di fiere o sagre ma devo ammettere che, confusione a parte, ci sono delle strutture antiche e bellissime.
Una volta in libreria l'agitazione tornò a farsi sentire, tuttavia la mascherai iniziando a dare direttive a mio marito. Lui era l’addetto al proiettore dato che per l'occasione Ornella ed io avevamo portato un video sul castello che ha ispiarato la storia del romanzo, il castello di Roseto Capo Spulico.
Le persone arrivavano l’una dopo l’altra. Alcune erano sue amiche, altre fedeli lettrici e in mezzo a loro anche degli uomini! Non ho potuto seguire le conversazioni (presa com’ero a ripetere mentalmente il mio discorso) ma ho percepito solo complimenti che mio marito, in un secondo tempo ha confermato.
Quel clima di entusiasmo mi ha aiutato molto perché temevo cha la mia introduzione, basata principalmente sulle qualità de “L’anello di ferro” sembrasse scontata, costruita e scritta unicamente per far piacere all’autrice.
Sono le sei in punto quando abbiamo chiesto di abbassare le luci alle nostre spalle, in modo da consentire alle immagini proiettate una maggiore nitidezza.
La mia introduzione iniziò con una nota d’incertezza ma si rafforzava man mano che mi accorgevo della partecipazione del pubblico. Vedevo le persone attente e annuire col capo di certe mie opinioni ed è
stata una grande soddisfazione notare che le mie parole suscitavano interesse.
In secondo luogo passai alle domande ma non prima di aver mostrato il bellissimo booktrailer realizzato da Silvia Basile, necessario per varcare la porta della libreria e catapultarci nel Medioevo.
L’incontro è durato un’ora circa e ciò che più mi ha sorpreso sono state le risposte di Ornella.
Lei non si è limitata a rispondere ma ha aperto un sipario sulla storia approfondendo ogni argomento e accompagnandolo con delle letture tratte dal suo romanzo.
Mentre l’ascoltavo, sia con l’orecchio tecnico da blogger che con l’interesse da lettrice provavo una forte emozione. Ornella raccontava, spiegava e insegnava i metodi per scrivere un buon romance, il tutto con un’umiltà e una semplicità disarmante. Ero così coinvolta che sarei rimasta ad ascoltarla per ore ma non è stato possibile perché le sue ammiratrici esigevano l’autografo!
Quando siamo usciti dalla libreria era già buio ma la serata non era ancora finita. Ornella aveva organizzato un aperitivo in un grazioso locale del centro insieme alle sue amiche dove siamo rimasti a chiacchierare fino a tardi davanti ad un ricchissimo buffet e tante bottiglie di spumante.
Tuttavia giunse anche il momento di rientrare a casa.
Sulla via del ritorno Ornella ed io ci siamo ritrovate a parlare di tante cose. Mi sentivo così a mio agio che a un certo punto avevo persino dimenticato il motivo per cui ero andata a Bologna. Quando ci siamo salutate mi è dispiaciuto parecchio perché nella mia testa ronzavano ancora tante domande così, prima di lasciarci le ho scroccato un bonus per un'intervista.
Quindi mie care lettrici… stay tuned .
Commenti recenti
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 2 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa
7 anni 3 settimane fa