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RECENSIONE FILM: LA PRIMA COSA BELLA, 2009
Regia di Paolo Virzì, con Stefania Sandrelli (Anna anziana), Micaela Ramazzotti (Anna giovane), Valerio Mastrandrea (Bruno adulto), Claudia Pandolfi (Valeria adulta), Giacomo Bibbiani (Bruno bambino), Aurora Frasca (Valeria bambina), Isabella Cecchi (zia Leda), Sergio Albelli (Mario).
Bruno, professore di liceo, è un uomo infelice nonostante abbia tutto. Quando la sorella Claudia lo avverte che la loro madre hanno ha un cancro allo stadio terminale, torna a Livorno per starle accanto.
Anna, la madre, è sempre stata una donna bella ed esuberante; il figlio ne ripercorre la vita dal 1971, anno in cui Anna vince il concorso estivo di Miss mamma…
Anche se non è tratto da alcun romanzo, consiglio vivamente la visione di questo film, che a me è piaciuto moltissimo.
E’ un film sulla vita, sul difficile momento di dire addio a un genitore.
Ma l’elemento predominante è comunque l’amore, nelle sue varie sfaccettature: c’è l’amore dei genitori per i figli e viceversa, l’amore per la vita, l’amore tra uomo e donna, l’amore tranquillo, paziente e fedele che sa attendere anche tutta la vita, l’amore come passione…. insomma, amore e basta!
E’ anche un film che tratta in modo delicato e toccante come pochi il difficile momento dell’addio a un genitore, fatto che segna per sempre la vita di un figlio, anche di quelli adulti e con famiglia.
La protagonista Anna, interpretata da una solare e bravissima Micaela Ramazzotti,è certamente una donna inconsueta, anche per i scatenati anni ’70: bella, esuberante, con un entusiasmo e un amore per la vita davvero incontenibili.
E’ una mamma giovane e vivace, che coinvolge i suo bambini nella sua rocambolesca vita, facendo vivere anche a loro un’infanzia un po’ romanzesca, vagabonda ma felice, che rimarrà nei loro ricordi per sempre come un periodo felice, nonostante le difficoltà, la precarietà e a volte anche le situazioni spiacevoli che si creano all’interno della famiglia ( le liti e scenate con l’ex marito e la sorella ). Ma Anna con il suo sorriso, la sua giocosità, la sua gioia di vivere riesce ad attutire i vari colpi, lasciando nei bambini solo sensazioni di gioia e divertimento, come se tutto fosse solo un grande gioco, seppure a volte complicato.
Certamente non è un personaggio perfetto, alcune sue scelte di vita o di relazioni possono essere discutibili, tuttavia anche queste imperfezioni in fondo sono tutte dovute alla sua gioia di vivere e alla sua grande umanità. Il sentimento predominante in lei è l’amore per i due figli, per i quali fa davvero di tutto e con i quali ha un rapporto speciale e bellissimo ( dolcissime le scene dove cantano tutti insieme ).
Purtroppo per le sue scelte di vita, quando i bambini crescono diventa una mamma un po’ ingombrante e questo influenzerà anche negativamente il suo rapporto con loro, soprattutto col figlio Bruno ( interpretato da un bravo Mastrandrea: a questo proposito, particolarmente azzeccata la scelta dei due attori giovani che interpretano Bruno da bambino e da adolescente, che somigliano fisicamente all’attore adulto, soprattutto per l’espressione del viso ), che da grande vive un grande disagio esistenziale che cerca di sedare con le droghe, ma da cui potrà riprendersi solo recuperando il rapporto con la madre morente e con le sue radici.
La scenda dell’addio alla mamma ( interpretata da una grande Stefania Sandrelli ), è la più commovente del film, quella che allo stesso tempo trasmette dolore ma anche serenità e la certezza che la vita di Anna è stata vissuta appieno.
Forse un po’ stereotipato il personaggio della zia zitella acida, anche se alla fine vengono spiegate le motivazioni del suo comportamento, rendendo la sua figura più umana e vicina.
Notevole anche la fotografia che incornicia scorci di una Livorno da cartolina, e soprattutto la colonna sonora, che come si può capire dal titolo rimanda all’epoca d’oro della musica italiana degli anni ’70.
LA PRIMA COSA BELLA è stato particolarmente apprezzato dalla critica ( cosa non comune per un film italiano, ammettiamolo! ), dal pubblico e recentemente ha anche ricevuto ben 18 nomination ai prossimi David di Donatello, tra cui miglior film, miglior regista, attori principali ( protagonisti e non ), sceneggiatura; in pratica, tutte quelle per le categorie principali, più quelle per le categorie minori.
Come detto inizialmente, consiglio vivamente di vedere questo film, anche a coloro che non amano il cinema italiano, visto che è una storia intensa e toccante come poche, secondo me.
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