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FILM TRATTI DA ROMANZI
Ma le cose non andranno come previsto e le carte del gioco verranno rimescolate in modo sorprendente….
Nel 2000 il regista diresse un prequel del film, intitolato CRUEL INTENTIONS 2, mentre nel 2004 il regista Scott Ziehl ha realizzato il suo seguito, CRUEL INTENTIONS 3: entrambi lavori poco noti e poco riusciti.
LA GUERRA DEI ROSES (The war of the Roses), 1989
Regia di Danny deVito, con Michael Douglas (Oliver Rose), Kathleen Turner (Barbara Rose), Danny de Vito (Gavin D’Amato).
Oliver e Barbara Rose sono una coppia felicemente sposata da venticinque anni. Un modello per tutti,fino a quando un incidente fa loro capire che la loro felicità è fasulla e che il loro matrimonio e finito. Ed è qui che iniziano i guai:nel tempo, e con i sacrifici di entrambi, hanno costruito bella casa e ottenuto una posizione sociale di tutto rispetto, due cose alle quali nessuno dei due ha intenzione di rinunciare. Ma siccome non vogliono rinunciare nemmeno al divorzio e rifiutano qualsiasi accordo, la guerra è inevitabile…
Tratto dall’omonimo romanzo (1986) di Warren Adler, il film narra, in modo un po’ estremo ma a volte non lontanissimo dalla realtà, la fine di una bella e lunga storia d’amore e quello che succede dopo. Come purtroppo accade a molte coppie che si separano, Oliver e Barbara ingaggiano una vera e propria guerra dove tutto è permesso pur di non concedere nulla all’altro, per ripicca, per dispetto e soprattutto, alla fin fine, per l’incapacità di riconoscere veramente che la loro storia è finita e che tutto quello che rappresenta la loro storie appartiene a entrambi, in quanto entrambi ne facevano parte… Certo le tattiche di guerra dei due ex coniugi sono a volte terribili e sadiche (la scena dei cani e il finale sopra tutti), ma se ci pensiamo nella realtà spesso succedono cose molto simili… Sullo sfondo lo sguardo distaccato e a volte cinico e disincantato del narratore della storia, l’avvocato e amico Gavin, che rappresenta anche la piccola speranza che si apre alla fine del film. Gavin è interpretato dallo stesso regista del film, Danny de Vito, mentre Michael Douglas e Kathleen Turner, che tornano a fare coppia sullo schermo per la terza volta dopo ALL’INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE e IL GIOIELLO DEL NILO, sono due perfetti Oliver e Barbara: innamorati, furiosi, odiosi, e che in fondo ci fanno un po’ pena. Una commedia nera meritatamente famosa, il cui titolo è diventato sinonimo di divorzio ”movimentato”.
MISERY NON DEVE MORIRE ( Misery), 1989
Regia di Rob Rainer, con Katy Bates (Annie Wilkes), James Caan (Paul Sheldon), Richard Farnsworth (sceriffo), Lauren Bacall (Marcia Sindell).
Paul Sheldon è un famoso scrittore, noto soprattutto per una serie romance con protagonista Misery Chastaine. Mentre sta ultimando la stesura dell’ultimo romanzo della serie,decide di prendersi una vacanza in una sperduta cittadina del Colorado, dove potrà finire il lavoro in tutta tranquillità. Al rientro, una tormenta di neve causa un incidente in cui Paul, ferito, viene soccorso da Annie Wilkes, un’infermiera che lo trasporta a casa sua per le prime cure. Annie è una fan sfegatata di Paul e soprattutto dei romanzi di Misery che lei ha letto più volte, si offre pertanto di ospitarlo finchè non sarà guarito; pertanto Paul la ringrazia facendole leggere in anteprima il suo ultimo lavoro. Ma quando Annie scopre che Paul ha fatto morire Misery per porre fine alla serie, cominciano guai seri per lo sventurato scrittore…
Sicuramente vi chiederete come mai ho deciso di inserire nella nostra rubrica mensile questo film, tratto dal romanzo MISERY(1987) di Stephen King, visto che di certo non è una storia d’amore, anzi…. Ho deciso di metterlo perché,anche se sembra incredibile, molte persone vedono noi lettrici di romance proprio come il personaggio di Annie: delle pazze scatenate e frustrate che non hanno avuto alcuna soddisfazione nella vita, e così brutte che nessuno le vuole. Stereotipo in cui credo nessuna si riconosca, e per fortuna: Annie Wikes fu votata come diciassettesimo maggior criminale di tutti i tempi dall'American Film Institute durante la festa del centenario, e la rivista "Bravo!" citò il film tra i 12 più paurosi di tutti i tempi. Tutto merito della superba interpretazione di Katy Bates (che infatti per questo film vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista), che io personalmente ho sempre visto in ruoli simpatici e positivi e che qui invece mi ha davvero stupito per la sua capacità di tratteggiare la perfidia e la follia omicida della protagonista mascherate inizialmente da simpatia e gentilezza, creando un crescente clima di terrore nel quale viene invischiato lo spettatore e insieme a lui il povero Paul Sheldon interpretato da un efficace James Caan che per salvarsi ingaggia con astuzia una dura lotta con la sua aguzzina. Il clima di suspense e terrore nel film è davvero notevole, sottolineato da un finale solo apparentemente sereno.
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UN AMORE SENZA TEMPO ( Evening ), 1997
Regia di Lajos Koltaj, con Meryl Streep (Layla anziana), Mamie Gumm (Layla giovane), Claire Danes (Anne giovane),Toni Collette (Nina), Vanessa Redgrave (Anne anziana), Natasha Richardson (Connie).
L’anziana Anne sta vivendo i suoi ultimi giorni di vita accudita dalle figlie Connie e Nina. Mentre è a letto ricorda la sua giovinezza e in particolare quando, al matrimonio dell'amica Layla, incontrò Harris, l’uomo che sarebbe stato il suo più grande amore…
Di questo film, tratto dal romanzo EVENING di Susan Minot (1999), MYMOVIES dice: ”Utilizzando una metafora calcistica, verrebbe da dire che anche una squadra piena di talenti, stelle e fuoriclasse, può incappare in una brutta sconfitta.” Non posso che confermare, questo film purtroppo è la classica bella occasione mancata. Infatti la storia oltre a essere eccessivamente melodrammatica a volte è anche incomprensibile:per esempio non si capisce quale sia la particolarità o il fascino di Harris, per cui ben due donne perdono la testa per lui; non si capisce il senso dell’amore tra Anne e Harris,durato solo due giorni e quindi troppo poco per essere così indimenticabile… peccato, perché il cast “all women” è davvero notevole, tra l’altro abbiamo la curiosità di vedere recitare insieme due coppie di mamma e figlia: Layla infatti è interpretata in gioventù da Mamie Gumm, attrice al suo esordio e figlia di Meryl Streep,che interpreta in un breve cameo finale Layla anziana; l’altra coppia sono Vanessa Redgrave, sempre intensa anche in un ruolo che la costringe perennemente a letto, e la compianta Natasha Richardson, che interpretano Anne anziana e la figlia Connie. Brava e gradevole come sempre, ma purtroppo sprecata, Claire Danes. A mio avviso in questo film è molto più interessante il rapporto tra le due sorelle Connie e Nina e il modo di vivere il distacco dalla madre. Per il resto... troppo triste (e pure noioso).
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