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FILM TRATTI DA ROMANZI

BECOMING  JANE – IL RITRATTO DI UNA DONNA CONTRO (Becoming Jane), 2006

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Regia di Julian Jarrold, con Anne Hathaway (Jane Austen), Julie Walters (Mrs Austen), James McAfoy (Tom Lefroy), James Cromwell (Mr. Austen), Anna Maxwell Martin (Cassandra Austen), Maggie Smith (Lady Gresham).

Nel 1795 la giovane Jane Austen, figlia di un reverendo, vive nel suo paesino di campagna la comune vita di tutte le giovani inglesi di modesta famiglia dell’epoca.Il suo principale interesse è la letteratura, essendo una bravissima componitrice di brani in prosa pieni di ironia, e trascorre serenamente le sue giornate tra il sogno di diventare scrittrice e la famiglia, avendo un rapporto privilegiato in particolare con la sorella Cassandra.
Un giorno conosce l’antipatico e snob Tom Lefroy, amico del fratello Henry, e sebbene tra i due inizialmente sia antipatia a prima vista, col tempo…

Sebbene questo film si dice che questo film sia tratto dalle lettere di Henry Austen, fratello di Jane, le fans della scrittrice sono avvisate:questo film altri non è che un mix di situazione e personaggi presi qua e là dai vari romanzi di Jane Austen, e poco modificati rispetto all’originale. Per capirci meglio: Cassandra = Jane Bennett, Mrs Austen = Mrs Bennett, Lady Gresham = Lady Catherine, Sir Wisley = Edward Ferrars, ecc.
Gli stessi protagonisti, Jane e Tom, ricalcano rispettivamente Elizabeth Bennett e Mr. Darcy in versione trasgressiva... e di certo chi potrebbe immaginare un Darcy ispirato a un maleducato arrogante signorino che alla sua prima apparizione entra in salotto sbattendo la porta e interrompe senza scusarsi una riunione dove una persona sta leggendo?story No, assolutamente io non mi sono lasciata ingannare… per il resto nulla da dire, la ricostruzione storica è perfetta e molto attenta alle consuetudini sociali quotidiane,ma per ogni appassionato che si rispetti impossibile non trovarsi davanti, in ogni scena,a molto più di un dèja vu….
Peccato perché Anne Hathaway mi è sembrata una Jane credibile. Sicuramente più dell’insulso protagonista maschile, che non riesce a dare credibilità all’uomo che avrebbe (il condizionale è d’obbligo) ispirato Mr Darcy e altri personaggi indimenticabili.
Il mio consiglio? Se proprio volete, guardatelo... ma non per farvi un’idea della vita e delle opere di Jane Austen. Che vanno conosciute da fonte sicura, ovvero i suoi romanzi.

IRIS, UN AMORE VERO (Iris), 2001

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Regia di Richard Eyre, con Kate Winslet (Iris Murdoch), Hugh Bonneville (John Bailey), Judy Dench (Iris anziana), Jim Broadbent (John anziano).

L’anziana scrittrice Iris Murdoch, colpita da Alzheimer, viene amorevolmente assistita da marito, studioso di letteratura, John Bailey. Il loro matrimonio dura da moltissimi anni:conosciutisi negli anni ’40, si innamorano nonostante le notevoli differenze di carattere: Iris è esuberante e vivace, John timido e impacciato, ma uniti da una forte affinità spirituale e intellettiva e dal grande amore per la letteratura…

Tratto dal libro ELEGIA PER IRIS di John Bailey,è la storia della scrittrice inglese Iris Murdoch, a cui nel 1996 venne diagnosticato il morbo di Alzheimer e che morì a causa della malattia tre anni dopo.
La storia è raccontata dal marito, ed è una toccante testimonianza soprattutto nella parte che riguarda la vita di John e Iris da anziani,con lei ormai gravemente malata e ormai l’ombra della scrittrice arguta, provocatrice e intelligente che era:la Iris malata di Alzheimer è ormai una bambina, bisognosa di affetto e cure costanti, che cerca unicamente nella persona che più l’ha amata nella vita, il marito John.iris2 E’ come se Iris, nella sua malattia che la rende dimentica di tutto, ricordi comunque l’amore che li ha sempre uniti rendendolo quindi il pilastro della propria vita.
Un amore che certo molti, e io per prima, non capiscono fino in fondo, visto che l’esuberanza di Iris l’ha portata ad avere spesso relazioni anche con altri uomini, relazioni che il marito accettava sicuro che poi lei sarebbe tornata. John è un uomo solo apparentemente mite e paziente,in realtà è una persona dai sentimenti forti e profondi, cui non viene meno per tutta la sua vita,capace di essere accanto alla sua compagna soprattutto nelle difficili prove che la vita riserva loro, ultima quella della malattia.
Sugli attori nulla da dire, visto che le loro fantastiche performance parlano da sole;in particolare ho osservato come gli attori che interpretano i personaggi da giovani e quelli che li interpretano da anziani si incastrano perfettamente tra di loro, nel senso che vedendo Judy Dench nei panni di Iris anziana viene spontaneo immaginarla con le fattezze di Kate Winslet quando era giovane; lo stesso dicasi per i due interpreti maschili.
Se potete guardatelo, è davvero un ottimo film.iris1
Nel 2001 l’attore Jim Broadbent per questo film ricevette il premio Oscar come miglior attore non protagonista,  mentre Judy Dench e Kate Winslet ebbero una nomination ciascuna rispettivamente come miglior attrice e migliore attrice non protagonista.

 

 


 

LA PRIMULA ROSSA (The scarlet pimpernel),1934

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Regia di Harold Young , con Lesley Howard (Sir Percy Blakeney), Merle Oberon (Lady Marguerite Blakeney), Nigel Bruce (il principe di Galles), Raymond Mussey (Chauvelin).

Sir Percy Blakeney è un nobiluomo inglese pigro, indolente, raffinato, amante delle comodità, sposato con la francese Marguerite, scampata per un soffio alle violenze della Rivoluzione Francese. Nessuno, nemmeno Marguerite, immagina nemmeno lontanamente che in realtà Sir Percy è la temutissima Primula Rossa, l’eroe mascherato e coraggioso che si prodiga per salvare i nobili condannati in massa dai rivoluzionari…

Tratto dalla serie di romanzi (1905) della baronessa Emmuska Orczy, il film rappresenta una felice mistura di umorismo e drammaticità, avventura e sentimento, come nella tradizioni dei grandi classici Hollywoodiani.
E’ l’unico film dove l’attore Leslie Howard abbandona i panni del personaggio di turno dall’aria triste e depressa per calarsi nei panni di una specie di “Zorro” inglese: un nobile dalla doppia vita, tutti lo conoscono come damerino sfaticato anche se simpatico, mentre in realtà è un avventuriero mascherato che salva vite umane in situazioni rocambolesche; un eroe atipico insomma, e devi dire che l’attore a sorpresa se la cava benissimo in questo ruolo, riuscendo a essere divertente e serio a seconda dei momenti.291900662_d3e08d3523_o
Altrettanto incisiva e perfetta nel ruolo è Merle Oberon nel ruolo di Marguerite, l’ignara moglie di Percy: semplicemente splendida, non solo fisicamente, ma anche come carattere.
Un film di grande successo all’epoca ma oggi poco conosciuto, che varrebbe senz’altro la pena di riscoprire, soprattutto visto il successo che in questi ultimi anni ha riportato alla ribalta il personaggio della Primula rossa grazie al bellissimo sceneggiato interpretato dall’attore Richard E. Grant.

UN AMORE PER SEMPRE (Star), 1992

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Regia di Michael Miller, con Jennie Garth ( Crystal), Craig Brieko (Spencer).

Dopo la tragica morte del padre e del fratello la giovane Crystal lascia il ranch di famiglia e parte alla volta di Los Angeles in cerca di fortuna. Mentre lavora come cameriera conosce Spencer, giovane avvocato di buona famiglia,e tra i due è il classico colpo di fulmine; ma lui decide comunque di sposare la fidanzata e lasciare Crystal. Che  nella città degli angeli trova il successo nel mondo dello spettacolo esibendosi prima come cantante in un night e poi come attrice….

Tratto dal romanzo STAR (1991) di Danielle Steel, è un tipico Tv movie dei tanti tratti dai romanzi della celeberrima scrittrice. Si avvale molto della bella presenza di Jennie Garth, ai tempi attrice star del telefilm BEVERLY HILLS 90210 nei panni di Kelly; la Garth è simpatica e non recita male, ma è il film che funziona poco, anche per via di una  storia banale e scontata,fondata, oltre che sul solito amore contrastato, su colpi di scena a gogò ( se nella propria vita a una persona qualsiasi succedessero tutte quelle disgrazie, imbruttirebbe di brutto - scusate il modo di dire! - altro che diventare sempre più bella come succede a Crystal… )9613e1515013d7da7c5156be2f8e1c0d su uno scontatissimo lieto fine ( alla faccia di tutto quello che è successo in precedenza ) e su personaggi stereotipati: la bella perseguitata dalla sfortuna, il principe azzurro tormentato, la fidanzata cattiva e avida, il padre egoista e manipolatore ecc…
Insomma nulla di particolare; caduto nel dimenticatoio appena spenta la TV.

IL PAZIENTE INGLESE (The English patient), 1996

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Regia di Anthony Minghella, con Ralph Fiennes (Laszlo de Almasy), Kirstin Scott Thomas (Katherine Clifton), Juliette Binoche (Hana), Colin Firth (Geoffrey Clifton), Nino Castelnuovo (D’Agostino).

In Toscana, verso la fine della seconda guerra mondiale Hana, infermiera canadese innamorata di un artificiere indiano, accudisce un misterioso paziente inglese dal viso sfigurato di cui si rievoca in flashback la tragica passione per Katharine (K. Scott Thomas), incontrata in Egitto, prima della guerra, durante una missione geografico-militare per il governo britannico. La donna era già sposata, ma ciò non aveva impedito ai due amanti di vivere il loro amore….

Tratto dall’omonimo romanzo (1992) di Michael Ondatjee, è uno dei film più sopravvalutati degli anni ’90: spacciato come kolossal artistico di grande spessore ( qualcuno si azzardò a definirlo una specie di nuovo VIA COL VENTO ), è in realtà un polpettone sentimentale dolciastro,lungo,noioso, lento e a tratti pure confuso, per via dei vari flashback. Ho fatto molta fatica (peraltro inutile) ad interessarmi alla storia d’amore tra Katherine e Laszlo, non trovandola per nulla coinvolgente al di là del desiderio di trasgressione di entrambi;meno ch meno mi ha interessata la storia tra Hana e l’artificiere indiano. Se non altro ho potuto ammirare la splendida fotografia che ha messo in risalto i paesaggi aspri del deserto, ma oltre a ciò nulla di più.17191__english_patient_l
Peccato, perché l’idea del misterioso paziente sfigurato e della giovane donna che tenta di scoprire qualcosa del suo passato era interessante,e inoltre gli attori sono tutti bravi, anche se certo non al loro meglio, a parte Colin Firth, come sempre impeccabile.
Nonostante tutto, grande successo in America e trionfo alla notte degli Oscar 1997, in cui ottenne ben 12 nomination, vincendone nove:miglior film, miglior attrice non protagonista (Juliette Binoche), miglior regista (Anthony Minghella), miglior fotografia, miglior colonna sonora, miglior sonoro, miglior montaggio, miglior scenografia, miglior sceneggiatura non originale.

Tiziana

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