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RECENSIONE: I LOVE SHOPPING CON MIA SORELLA ( Shopaholic and sister ), di Sophie Kinsella
Anno: 2003
Edizione originale: Dell
Pubblicato in Italia da: Arnoldo Mondadori Editore, prima edizione nella serie Omnibus; seconda edizione nella serie Bestseller Oscar Mondadori.
Formato: paperback
Livello di sensualità: subtle ( sottile )
Genere: chick lit
Ambientazione: Inghilterra, ai giorni nostri
Voto: 6/10
E' il quarto libro della serie I LOVE SHOPPING.
Dopo dieci favolosi mesi di luna di miele in giro per il mondo, Becky e Luke tornano a Londra e riprendono la loro vita quotidiana. Per Becky il ritorno è particolarmente duro:non ha più un lavoro, la sua amica Suze (ora sposata e con tre figli) sembra avere un’altra migliore amica più vicina a lei (essendo moglie e madre), e anche i genitori Graham e Jane sembrano sfuggenti.
E il perché di quest’ultimo mistero è presto risolto:Becky ha una sorella! E’ Jess, nata da una relazione che il padre ebbe prima di incontrare la moglie, ma di cui non sapeva l’esistenza. La ragazza si è messa in contatto col padre naturale mentre Becky era via, e ora l’incontro tra le due sorelle diventa inevitabile.
Contrariamente a qualsiasi altro mortale, Becky accoglie con gioia la notizia: che bello, finalmente una sorella con cui chiacchierare ore, scambiarsi confidenze,vedere vecchi film e soprattutto fare shopping pazzo! Perché sua sorella sicuramente sarà come lei… o no?
Questo romanzo rappresenta quello che io chiamo “lo scivolone” della serie. Sembra quasi che dopo il matrimonio l’autrice sentisse il bisogno di continuare le avventure della sua eroina solamente attraverso un fatto che fosse per forza “sensazionale”, e di meglio non ha trovato che far comparire improvvisamente dal nulla una sorella con cui farla relazionare.
Sebbene la trovata di vedere Becky alle prese con una persona che è completamente il suo opposto sia abbastanza interessante, bisogna riconoscere che stavolta la maggior parte delle trovate del libro sanno molto di “forzatura”, oltre al fatto che i comportamenti compulsivi di Becky nei confronti dello shopping stavolta si spingono a livelli davvero da nervoso (se non peggio): come non essere infastiditi dal fatto che non resiste addirittura a comprarsi una borsa da duemila euro di nascosto da Luke perché sa bene che rischierebbe grosso,visto che lui disapprova (e vorrei vedere!) questo tipo di spese pazze e inutili? E a questo proposito, il vincitore del premio “miglior marito dell’anno” è proprio lui, Luke: ma quale uomo, scoprendo che la propria moglie ha comprato una borsa da duemila euro (ma anche molto meno, eh!) si arrabbierebbe in silenzio, e non reagirebbe invece buttando moglie e borsa dalla finestra?!
Altra cosa: è vero che la sorella ritrovata non è frutto di un tradimento, ma possibile che, contrariamente a qualsiasi altro figlio mortale, Becky reagisca con la gioia più incredibile a questa notizia, senza un minimo di sconcerto, di risentimento o altro?
La novità di questo romanzo sta nel personaggio di Jess: di due anni maggiore di Becky, è una ragazza seria, poco propensa a manifestazioni d’affetto esuberanti, e soprattutto seria, in tutti i sensi:studia,la sua passione sono le escursioni in montagna,ama i film seri e culturali e soprattutto, odia a morte lo shopping, la moda e spendere... insomma, l’incontro-scontro tra le due sorelle è la parte più interessante del libro, anche se,così come i comportamenti di Becky mettono il nervoso perché troppo prodighi, quelli di Jess talvolta lo mettono per il contrario, la troppa avarizia:è normale una che,venendo invitata a prendere un caffè al bar, ci va ma se lo porta nel termos così non lo deve comprare? E’ normale una che, sempre e metodicamente, ricicla la carta da pacco per i regali così non deve comprarne della nuova? Senza contare l’aria di superiorità con cui Jess rifiuta inizialmente le varie proposte iniziali di amicizia di Becky, ritenendola sono una stupidina senza cervello, e non considerando gli sforzi di lei per provare a costruire un rapporto.
Insomma, stavolta il tutto regge solo grazie allo stile abile e divertente dell’autrice, ma non si può fare a meno di avere la sensazione che si stia raschiando il fondo del barile…
Tiziana
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