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by Maet
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CiaoCome stare da parte con
Ciao
Come stare da parte con questa interessante discussione sulla scrittura e sull’opportunità dell’utilizzo di certi termini più o meno appropriati?
Senza dubbio Sonia tu hai una conoscenza della scrittura che va oltre il semplice impatto emotivo che può provare una lettrice che si afferra più che altro alle sensazioni evocate dal testo, e in buona parte devo riconoscere che le tue affermazioni sono esatte, tuttavia io credo che molte volte i termini possano essere utilizzati in funzione del testo e dell’azione per questo motivo le dita potrebbero mordere la carne pur non possedendo i denti, e cose del genere.
Dunque la spiegazione di Julie per me ha senso, anche se credo sia necessario che vengano assolutamente curati alcuni aspetti che rendano più comprensibile e fluido il testo. Per il registro, ossia la scelta delle parole antiquate, quella credo sia una questione anche stilistica e di certo molto personale che potrebbe catturare un pubblico nostalgico e allontanare chi invece ama espressioni più moderne, ma ripeto questo è un rischio da valutare, non tutti reagiscono allo stesso modo.
Un’ ultima cosa, trovo Sonia che il tuo discorso sia assolutamente apprezzabile, soprattutto nella parte che ribadisce quanto le critiche facciano crescere, cosa che condivido assolutamente, tuttavia la tecnica è anche un’arma a doppio taglio che quando si tratta di scrittura tende a generalizzare concetti che invece sono molto delicati e di molteplici aspetti.
Personalmente ho trovato il lavoro di Julie molto evocativo, mi sono confusa in alcune parti che ho dovuto rileggere più volte dal momento che mi è sfuggito il senso, non ho condiviso alcune scelte, ma si tratta di gusto personale, e altre invece mi sono sembrate molto azzeccate.
Credo che lavorando sul testo con cura e attenzione si possano risolvere molte cose Julie.
Dunque animo scrittrice e non perdere lo spirito che ha animato il tuo personaggio e che nonostante gli errori tecnici, ha affascinato le tue lettrici.
Cris