Bentrovate di nuovo e grazie ancora per le vostre parole.

Sono una frequentatrice di siti dedicati alla lettura e al genere romantico, e non solo quello, quindi è probabile che le nostre strade si siano incrociate qualche volta. Direi proprio che l’aggettivo onnivora renda bene l’idea, forse più che altro attraverso delle fasi in cui sono concentrata più su un genere piuttosto che sull’altro. Senza dubbio, la fase vampiri è stata abbastanza lunga e intensa, senza tuttavia mai staccare l’attenzione dall’elemento amoroso e passionale, che nelle mie letture non può assolutamente mancare.

La Meyer è stata  senza dubbio motivo di grande riflessione per tutte noi, ma anche di dibattiti infuocati Abbiamo dedicato serate intere a discussioni roventi  sul suo stile, chi criticando, chi approvando, ma sostenendo  sempre strenuamente ciascuna il proprio punto di vista. E abbiamo finito per arricchirci tutte quante. Ricordo che una sera nacque una discussione sull’originalità dei personaggi della Meyer rispetto a quelli della Lisa J. Smith; non riuscivamo a venirne a capo perché eravamo tutte ferratissime sulla prima ma nessuno di noi aveva letto la seconda. Mi offrii di farlo io, e al solo scopo didattico di approfondire la nostra discussione, cercai, acquistai e lessi il primo libro della sua serie, per ragguagliare poi le altre ragazze del gruppo.

Come dice il titolo della nostra saga, per ora il vampiro è la nostra creatura prediletta, ma non è detto che in futuro l’attenzione non si sposti altrove, sempre con i tratti tipici dello stile ciascuna, chi più sensuale chi più sentimentale,  con quel tipico spirito di solidarietà femminile che ci spinge verso le imprese forse più improbabili ma veramente entusiasmanti.

Margaret Gaiottina