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RECENSIONE :
THE BLACKSTONE KEY
by Rose Melikan

 

Publisher / Editore: Sphere

Publication date: 2009

Genre and setting / Genere e ambientazione: Historical Fiction - Georgian England, Suffolk-London / Fiction Storica - Inghilterra periodo Georgiano, Suffolk-Londra

Format: Paperback

Rating/Voto:  8/10

Edizione Italiana: di prossima pubblicazione nella collana OSCAR MONDADORI EMOZIONI

Collegamenti con altri libri / Connection to other books :
E' il primo romanzo di una trilogia dedicata alle avventure di Mary Finch, composta da:

1- The Blackstone Key (di prossima pubblicazione con il titolo di IL CODICE BLACKSTONE)
2- The Counterfeit Guest (di prossima pubblicazione con il titolo di UN OSPITE AMBIGUO)
3- The Mistaken Wife, uscita prevista in originale nel 2010


E’ il 1795.
Mary Finch, una giovane donna intelligente e coraggiosa, parte da Cambridge per il Suffolk, per far visita al suo ricco zio – unico parente che le rimane – che l’ha invitata dopo vent’anni di silenzio, e mettere così fine alla discordia che ha diviso la famiglia.
Mary è eccitata alla prospettiva di affrontare questo viaggio e di avere la possibilità di cambiare la sua misera vita di insegnante nella scuola per giovinette di Mrs. Bundury. Ben presto però, dopo un avvertimento sussurratele in punto di morte da uno sconosciuto vittima di un incidente sulla strada, si ritrova a vivere un’avventura al di là di qualsiasi immaginazione.
L’Inghilterra e la Francia Repubblicana sono in guerra, e quando Mary arriva a White Ladies, la dimora dello zio, apprende che il nobiluomo è deceduto, lasciandosi dietro le prove di un complotto. Agenti nemici hanno ottenuto segreti militari in grado di fornire ai Francesi un vantaggio decisivo, ma chi è la fonte di tali informazioni, e come può essere fermato?
Mary non è sola nel compito di risolvere il mistero, ma gli uomini che dicono di volerla aiutare, non sono esattamente quello che sembrano, e sarà arduo per lei decidere a chi credere e a chi no.
Dal Suffolk la traccia lasciata dal traditore conduce a Londra, dove Mary scoprirà, grazie al Codice Blackstone da lei decifrato, l’identità del vero traditore.

Scritto con uno stile piacevolissimo e scorrevole, questo romanzo di debutto ha il pregio di catturare immediatamente l’attenzione del lettore e di mantenerla viva fino all’ultima pagina.
I protagonisti sono eccezionalmente scolpiti, Mary è un’eroina cui non si può fare a meno di affezionarsi, possiede l’ingenuità della sua giovane età (vent’anni), ma anche intraprendenza e intelligenza, un equilibrato miscuglio di desideri, sogni e spirito pratico, e conquista dal primo momento in cui la si incontra, mentre si fa largo a spintoni tra la folla per prenotare un posto sulla carrozza. Ma quello che affascina è il modo in cui si creano i legami tra i protagonisti: tra Mary e il capitano Holland, il militare un po’ rude un po’ indulgente, che l’ascolta anche se sembra non dare peso alle sue teorie, e con il quale si forma una complicità bellissima, fatta di silenzi, battute e sorrisi cospiratori; tra Mary e Mr. Déprez, il sofisticato gentiluomo delle colonie, con il suo bagaglio culturale e i suoi modi da corteggiatore, che la elogia e la aiuta a risolvere il mistero quando Mary gli confida di aver scoperto dei documenti cifrati.
La trama è avvincente, movimentata, densa di misteri e colpi di scena; l’autrice riesce in modo splendido a costruire un percorso durante il quale il lettore non può fare a meno di interrogarsi sulla vera natura dei personaggi e sull’identità del traditore, che scoprirà insieme a Mary, esattamente nel momento scelto dall’autrice.

“The Blackstone Key” non è un romanzo sentimentale, ma è innegabile che i sentimenti ci siano. Non vengono raccontati, non sono mostrati ma restano in sottofondo, invisibili eppure straordinariamente forti, e traspaiono dalle pagine in modo tale che il lettore non se ne sente privato. Io ho apprezzato moltissimo l’umanità di questi personaggi, e fino all’ultimo ho condiviso i sentimenti di Mary, le sue incertezze, il suo dibattersi tra giusto e sbagliato, tra intuito e certezze, speranze e realtà, e alla fine mi sono sentita soddisfatta e premiata, perché tutto si è concluso come io (e Mary) desideravamo.
Le avventure di Mary Finch non sono concluse con questo romanzo, il finale aperto lo conferma. Questo è il primo capitolo di una trilogia a lei dedicata, che continua nel secondo romanzo “The Counterfeit Guest” e nel terzo, non ancora pubblicato, “The Mistaken Wife”.

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