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ANNE GRACIE : L'AMORE COME UN'AVVENTURA
ANNE GRACIE : LOVE AS AN ADVENTURE
Anne Gracie was born in Australia but grew up in many places, including Scotland, Malaysia and Greece. She first saw Italy as a little girl and has loved the country ever since, returning a number of times, never for long enough. Anne’s books have won prizes in Australia and the USA and have been translated into many languages. Anne has worked as a teacher for much of her adult life, and still teaches adults how to read. She also keeps bees. More information at www.annegracie.com
She has recently joined to blog with the Word Wenches: http://wordwenches.typepad.com/
Anne Gracie will answer to all your questions and will give away an signed italian copy of Irresistibile Libertino to one lucky reader among those who will partecipate. So don't forget to sign your comment with your name or nick.
Anne Gracie è nata in Australia ma è cresciuta in paesi diversi, come Scozia, Malesia e Grecia. Ha visitato per la prima volta l’Italia quando era bambina e da allora non ha smesso di amarla, tornandovi varie volte ma mai abbastanza a lungo. I suoi romanzi hanno vinto premi in Australia e Stati Uniti e sono stati tradotti in molte lingue. Anne ha anche lavorato a lungo come insegnante, e ancora adesso insegna a leggere agli adulti, oltre a dedicarsi all’allevamento delle api. Ha approntato un sito web con moltissime informazioni sui suoi libri ( www.annegracie.com ) e recentemente ha iniziato a partecipare al blog Word Wenches ( http://wordwenches.typepad.com/ )
Anne Gracie risponderà a tutte le vostre domande e darà in regalo una copia autografata di Irresistibile Libertino a una fortunata lettrice sorteggiata tra tutte coloro che interverranno. Quindi non dimenticate di firmarvi, con un nome o uno pseudonimo, per farvi riconoscere!
INTERVISTA - INTERVIEW
1- First of all thank you Anne for accepting to be interviewed, it's a pleasure for us to have the opportunity to know you a bit more. Do you often hear from your readers who live outside Australia?
Thanks Anna -- it's truly my pleasure.
I get emails from readers in all parts of the world. It's always lovely to hear from readers in different corners of the world. The internet has made the world so much smaller.
1- Per prima cosa grazie, Anne, per aver accettato di essere intervistata. È un vero piacere per noi avere l’opportunità di conoscerti un po’ di più. Hai spesso contatti con le tue lettrici non australiane?
Grazie, il piacere è sicuramente mio.
Ricevo email da lettrici di ogni parte del mondo ed è sempre bello. Internet ha reso il mondo molto più piccolo.
2- From what your biography says, your life has been and still is full of experiences, you have been travelling and living in many different countries, but even if you often moved and changed school, your passion for reading and storytelling has always been a constant for you. How did you discover the romance's world? What struck you about this genre, and when did you understand your career would have been being a romance author?
I came to romance novels late in life. As a young girl I read and loved Georgette Heyer, Mary Stewart and others, but I didn't understand there was such a thing as genre romance. It wasn't until I'd spent a year backpacking around the world that I came back with a burning desire to earn my living as a writer and continue travelling. When I discovered that there were publishers publishing Regency-era romances in the tradition of Georgette Heyer, it seemed obvious that I should write the kind of books I loved reading.
2- Da quanto possiamo dedurre dalla tua biografia, la tua vita è stata e continua a essere traboccante di esperienze: hai viaggiato molto e vissuto in paesi diversi, ma nonostante cambiassi casa e scuola di frequente, la tua passione per la lettura e per raccontare storie è rimasta una costante. Come hai scoperto il mondo del romance? Cosa ti ha colpito in particolare di questo genere, e quando hai capito che ne avresti scritto?
Al romance sono approdata tardi. Da ragazza leggevo e amavo Georgette Heyer, Mary Stewart e altre autrici, ma non sapevo nemmeno che esistesse il genere romance. È stato solo dopo aver passato un anno a viaggiare per il mondo con lo zaino in spalla che sono tornata a casa con un fortissimo desiderio di guadagnarmi da vivere come scrittrice e continuare a viaggiare. Quando ho scoperto che c’erano case editrici che pubblicavano romance ambientati nell’epoca Regency nella tradizione di Georgette Heyer, mi è sembrato ovvio che avrei dovuto scrivere proprio il tipo di libri che mi piaceva leggere.
3- You started your career as an author of traditional regencies, which received several awards and many rave reviews, but at one point you abandoned this genre and started to write historical romance, why ? What does historical romance offer to you that traditional regency cannot?
To be honest, I've never understood the difference between traditional regencies and historical romances set in the regency, and I've never consciously tried to write one or the other. The reason I originally sold to Mills and Boon was because when I queried US publishers I called my manuscript a regency romance when I should have called it a historical romance. The American publishers I'd written to said they didn't publish Regencies, so in the end I cut 40,000 words from it and sold it to Mills and Boon. With every book I wrote for M&B I had to cut a lot of words, so when I finished The Perfect Rake and was faced with having to cut 30,000 words--again!-- I realized I had to do something different. The book wasn't contracted to Mills and Boon so I gave it to a US agent, who sold it to Berkley Books. With both publishers I've had excellent editors and a lot of freedom to write what I wanted, so really the only difference for me has been the word length.
3- Hai debuttato nello storico con alcuni regency tradizionali, che hanno avuto peraltro molti riconoscimenti dal pubblico e dalla critica, ma a un certo punto hai abbandonato questo genere per passare al romance storico, come mai? Cosa ti offre di più il romance storico, rispetto al regency tradizionale?
Per la verità, non ho mai capito la differenza tra regency tradizionali e romance storici ambientati in epoca Regency, e non ho mai cercato consapevolmente di scrivere l’uno o l’altro. La ragione iniziale per cui ho venduto i miei romanzi alla Mills and Boon sta nel fatto che nell’inviare la mia richiesta agli editori americani avevo definito il mio manoscritto “romance regency”, quando invece avrei dovuto chiamarlo “romance storico”. Gli editori americani cui avevo scritto risposero che non pubblicavano regency, così alla fine tagliai 40.000 parole dal manoscritto e lo vendetti alla Mills and Boon. Per ogni libro che scrissi per loro dovetti tagliare moltissimo, così quando finii Irresistibile libertino [The Perfect Rake, “I Romanzi” n. 811, primo episodio della quadrilogia che si conclude con il presente romanzo (NdR)] e mi ritrovai a dover tagliare 30.000 parole – di nuovo! – capii che dovevo fare qualcosa di diverso. Il libro non aveva un contratto con la Mills and Boon, perciò lo diedi a un agente americano che lo vendette alla Berkley Books. Con entrambe le case editrici ho avuto degli eccellenti editor e libertà di scrivere quello che volevo, così per me la sola differenza si è rivelata nella quantità di parole che potevo scrivere.
4- Traditional regencies' production seems to have diminished during the past years, authors writing this genre of novels are fewer and fewer, and they are published mainly by smaller publishers or in ebooks, more and more for a niche market. Like you, authors debuting in traditional regency sooner or later change into writing historicals. Which is your opinion about this tendency?
I think one reason the traditional regency market has dried up in the USA was that the subgenre became saturated with stories all trying to do similar things, and it became a bit stale. In the meantime, writers in the historical genre in the same period were able to tackle bigger stories with much greater variation, which made them more interesting. As the traditional sales decreased, authors' income dropped, so many moved into historical romance or other genres (eg crime), where there were fewer restrictions and a more lucrative return on their efforts.
4- Negli ultimi anni la produzione di regency tradizionale è drasticamente diminuita. Sono sempre meno le autrici che si dedicano a questo genere, pubblicato perlopiù da piccoli editori o in ebook, e rivolto sempre di più a un mercato di nicchia. Come è successo a te, le autrici che esordiscono nel regency tradizionale passano prima o poi al romance storico. Cosa ne pensi di questa tendenza?
Penso che una delle ragioni per cui negli Stati Uniti il mercato del regency si è esaurito sia che il genere si è saturato di
storie tutte molto simili tra loro, ed è diventato un po’ stantio. Nel frattempo, le scrittrici di romanzi storici ambientati nello dello stesso periodo hanno potuto affrontare storie più complesse, con molte più variazioni, che le hanno rese più interessanti. Poiché le vendite del regency tradizionale diminuivano, diminuì anche il numero delle autrici che vi si dedicavano, così molte di esse si sono spostate al romance storico e ad altri generi (per esempio il poliziesco), dove c’erano meno restrizioni e si aveva un ritorno economico molto più vantaggioso per i propri sforzi.
5- Do you think of going back to traditional regency sometimes in the future?
No, I won't go back. As I said, I have a lot of freedom with my publishers, and I write the stories I want to write, which makes me very happy.
5- Pensi di tornare a scrivere regency tradizionali in futuro?
No, non tornerò indietro. Come ho detto, con i miei editori ho molta libertà e scrivo le storie che voglio scrivere, il che mi rende molto felice.
6- This interview will appear in The Perfect Kiss, the last novel in the Merridew Sisters series. How did you get the idea for this series? Did you conceive it as a series since the very beginning, or it gradually evolved with your writing?
The Perfect Rake was a book on its own. I originally wrote it for Mills and Boon, who weren't interested in a series. When my Berkley editor bought it, she asked me, "Which sister is next?" That took me by surprise, because I hadn't even thought about a series. But I gave it a bit of thought and decided, yes, I can do this, so we planned a trilogy. I had a lot of fun with it, too. In the end the trilogy became four books because so many readers had written to ask for Grace's story.
6- Questa intervista verrà inclusa nell’ultimo romanzo della serie dedicata alle sorelle Merridew, Il Bacio Perfetto (The Perfect Kiss). Come è nata l’idea di questa serie? È stata concepita come tale fin dall’inizio, o si è evoluta via via che scrivevi?
Irresistibile libertino è nato come libro singolo. Inizialmente lo scrissi per la Mills and Boon, che non era interessata a una serie. Quando il mio editor alla Berkley lo comprò, mi chiese: “Qual è la prossima sorella?”. Mi prese di sorpresa, perché non avevo pensato a una serie. Tuttavia ci riflettei un poco e decisi che sì, potevo farlo, così progettai una trilogia. E mi sono anche divertita molto a scriverla. Alla fine, la trilogia si trasformò in quattro libri perché moltissime lettrici mi chiesero di aggiungere anche la storia di Grace.
7- In the Merridew Sisters series' first novel, The Perfect Rake, you give Charity, the most beautiful of Prudence's - the heroine - sisters, a role which is a bit outshined. Have you ever thought about devoting her too little importance and space, compared with the other sisters' stories? Why doesn't she have a book of her own?
It's because that book wasn't written as the first of a series. Charity needed to be married in The Perfect Rake in order to free all the sisters from their terrible grandfather's control -- one of them had to be married. So poor Charity didn't get her own separate story. Still, she did get a very happy ending. ; )
7- Nel primo romanzo, Irresistibile Libertino, dedichi alla più bella tra le sorelle della protagonista Prudence, cioè Charity, un ruolo che rimane un po’ in secondo piano. Hai mai pensato di averle dato troppo poco spazio rispetto alle altre sorelle? Perché non hai dedicato un libro anche a lei?
È perché non scrissi quel libro come primo di una serie. Una delle sorelle doveva sposarsi in modo da affrancare le altre dal controllo del terribile nonno, e in Irresistibile libertino Charity lo ha fatto. Così la poveretta non ha avuto una sua storia separata. Comunque, ha avuto un bel lieto fine. ;–)
8- While reading your novels, it seems you like to having a love story between secondary characters which goes in parallel with the main characters' one. Why this choice ?
I enjoy the secondary romances. With them, I can play with more unusual stories, and characters. Sometimes the secondary romance adds another dimension to the main romance, or highlights some aspect of it, so it has a deeper purpose. In books such as The Perfect Waltz and The Perfect Kiss the secondary romance is integral to the satisfactory resolution of the story. But I must admit I have a tendency to want to make everyone happy, so finding a match for some characters is purely for fun.
8- Leggendo i tuoi romanzi si nota una tendenza ad aggiungere alla storia d’amore dei protagonisti una storia d’amore parallela tra personaggi secondari. Come mai questa scelta?
Mi piacciono le storie d’amore secondarie. Ti permettono di giocare con situazioni e personaggi più originali. A volte la storia d’amore secondaria conferisce un’altra dimensione a quella principale, o ne evidenzia alcuni aspetti, e per questo ha un obiettivo più profondo. In libri come, per esempio, L’adorabile tenebroso [The Perfect Waltz, “I Romanzi” n. 829, secondo episodio della quadrilogia delle sorelle Merridew (NdR)] e Il bacio perfetto, la storia secondaria è una componente necessaria a una soddisfacente fine della storia. Tuttavia devo ammettere che ho la tendenza a voler fare tutti felici, cosicché trovare un compagno per alcuni personaggi, è per me puro divertimento.
9- Which one, among this series' books, The Perfect Rake, The Perfect Waltz, The Perfect Stranger, The Perfect Kiss, is your favourite? Why?
This is such a hard question. It's like asking which child is your favorite. I like each of them for different reasons and in different ways. I love Gideon's cheeky bad-boy ways, I find Sebastian's grim determination and the way he learns to dance totally endearing. I love the way Nicholas Blacklock tries to hold Faith at arm's length for the sake of honour, and I love naughty Dominic with his lost, yellow wolf eyes. They're each very different and lovable in their own way.
9- Tra i libri che compongono questa serie, cioè Irresistibile libertino, L’adorabile tenebroso, Adorabile sconosciuto [The Perfect Stranger, “I Romanzi” n. 841 (NdR)] e Il bacio perfetto, qual è quello che preferisci? Per quale ragione?
Questa è una domanda molto difficile. È come chiedere quale fra i tuoi figli è il tuo preferito. Ognuno di loro mi piace in modo diverso e per differenti ragioni. Mi piacciono i modi sfacciati da cattivo ragazzo di Gideon, e trovo molto dolce la risoluta determinazione di Sebastian e come impara a danzare. Mi piace il modo in cui Nicholas Black lock tenta di tenere Faith a distanza per questione d’onore, e mi piace quel briccone di Dominic con i suoi sperduti occhi gialli da lupo. Ciascun romanzo è particolare e a modo suo adorabile.
10- You say you are fascinated by dark and dangerous heroes, do you think you have succeeded in perfectly creating your favourite hero ? Among your novels' male characters, which one represents him at his best?
I do like dark and dangerous heroes, but I cannot create a hero to order. I tried to make Gideon in The Perfect Rake dark and dangerous, but he strolled onto the page being funny and charming and naughty -- and I loved him and he's one of my most popular heroes. Harry Morant in His Captive Lady is the opposite in some ways -- he's a man of few words, serious and intense, and he makes no pretty speeches, but he gives his heart completely and will do anything for his lady and he's been a huge hit with readers.
10- Affermi di essere affascinata dagli eroi tenebrosi e pericolosi: pensi di essere riuscita a ricreare la figura del tuo eroe perfetto? Tra gli eroi dei tuoi romanzi, qual è quello che meglio lo ritrae?
Mi piacciono gli eroi tenebrosi e pericolosi, ma non riesco a creare un eroe a comando. In Irresistibile libertino ho cercato di rendere Gideon oscuro e pericoloso, ma se ne andava a zonzo per il libro facendo lo spiritoso e comportandosi da affascinante briccone – e l’ho adorato, è uno dei miei eroi più popolari. Harry Morant in His Captive Lady è per certi versi l’esatto contrario, è un uomo di poche parole, serio e profondo, e non fa discorsi graziosi. Però dà il suo cuore in modo totale e farebbe qualsiasi cosa per la sua donna, e ha riscosso un enorme successo tra le lettrici.
11- Passion or tenderness. Which is the key for a reader's heart? Many colleagues of yours think it's passion, you seem more oriented to tenderness . Which is your opinion? Are you going to explore more passionate plots in some future book?
This is a question for readers to answer. For me, as a reader, it has to be both. The excitement and intensity of passion draws readers in at first, but I think when it's also combined with tenderness, readers come back to read the book again and again. But it's not just that -- I think people need to care about the characters and to share in their highs and lows. If they don't do that, all the passion in the world won't make them read on. As for my future books, who knows where my characters will take me?
11- Passione o sentimento? Quali sono le chiavi per entrare nel cuore di una lettrice? Molte tue colleghe pensano alla passione, tu sembri più orientata verso il sentimento. Cosa ne pensi? Hai intenzione di dedicarti in futuro a trame più passionali?
Questa è una domanda alla quale dovrebbero rispondere le lettrici. Per me, come lettrice, devono esserci entrambe le componenti. L’eccitazione e l’intensità della passione hanno una presa immediata, ma penso che quando sono abbinate alla tenerezza nasca il desiderio di leggere il libro più volte. Però non si tratta solo di quello. Credo che la gente abbia bisogno di provare affetto per i personaggi e partecipare ai loro momenti belli e brutti. Se questo non accade, tutta la passione del mondo non riuscirà a far continuare la lettura del romanzo. Per quanto riguarda i miei libri futuri, chi lo sa dove mi condurranno i miei personaggi?
12- In the Merridew Sisters series' novels you explore some of the darkest aspects of the Regency era, like the treatment of women and children. Your heroes and heroines are men and women who have suffered, fought, faced abuse, cruelty, betrayal... Do you believe that love, joy and happiness have somehow a greater value if conquered through difficulties? And do you believe a hero and a heroine who have suffered can somehow win more easily a reader's heart?
I like to show darker aspects of the the regency era as well as the light and glamorous aspects. I think that part of the problem with those traditional regencies we discussed earlier was that they portrayed an unreal world. In the regency poverty and riches existed side by side and in those pre-pyschology days, people didn't understand that what they were doing amounted to abuse. I find that interesting. I suppose that's part of my view of life, my "voice."
In real life I don't think love, joy and happiness have a greater value because they've been earned through hardship, -- love is love after all , and to be celebrated and valued. But I think if we're talking about fiction, problems to be overcome make for a more interesting story.
For instance would you watch an Indiana Jones movie if Indie caught a taxi into the city, walked into a shop and just bought the Holy Grail? No -- we enjoy the adventure of it, and I like to show love as an adventure, too. And darkness and shadows emphasize light, so when characters take a journey through some dark and difficult times, when they emerge into the light, there's a greater sense of celebration.
I love to see people overcome difficulties and create something wonderful with their lives. I do believe it's possible to rise again from the ashes of the past, and that's what I like to show in my books.
12- Nei romanzi che compongono la quadrilogia delle sorelle Merridew, porti in superficie alcuni tra gli aspetti più oscuri dell’epoca Regency, come il maltrattamento di donne e bambini. I tuoi eroi e le tue eroine sono persone che in passato hanno sofferto, combattuto, affrontato situazioni di abusi, crudeltà, tradimenti… Pensi che l’amore, la gioia, la felicità abbiano in qualche modo maggior valore se conquistati con difficoltà? E pensi che un eroe e un’eroina che abbiano sofferto riescano a trovare più facilmente posto nel cuore delle lettrici?
Mi piace mostrare gli aspetti più oscuri dell’epoca Regency, così come quelli più frivoli e attraenti. Credo che parte del problema di quei regency tradizionali di cui abbiamo parlato all’inizio sia dovuto al fatto che ritraevano un mondo irreale.
Nell’epoca Regency i poveri e i ricchi coe sistevano fianco a fianco, e in quei giorni che precedevano la nascita della psicologia la gente non capiva se ciò che si stava facendo equivaleva a un abuso. Trovo che questo sia interessante. Suppongo faccia parte del mio modo di vedere la vita, la mia “voce”.
Nella vita reale non penso che l’amore, la gioia e la felicità abbiano maggior valore perché sono stati conquistati attraverso la sofferenza, dopotutto l’amore è amore e deve essere celebrato e apprezzato. Tuttavia, se parliamo di fiction, credo che il dover superare dei problemi porta a una storia molto più interessante. Per esempio, guardereste un film di Indiana Jones se Indie prendesse un taxi in città, entrasse in un negozio e semplicemente acquistasse il Santo Graal? No di certo. È l’avventura che ci diverte, e anche a me piace mostrare l’amore come un’avventura. L’oscurità e le ombre enfatizzano la luce. Così se i personaggi si ritrovano ad attraversare momenti oscuri e difficili, quando riemergono alla luce c’è più voglia di festeggiare. Mi rallegro nel vedere le persone superare le difficoltà e poi creare qualcosa di meraviglioso con le loro vite. Credo sia possibile rialzarsi dalle ceneri del passato, ed è quello che mi piace mostrare nei miei libri.
13- Shall we meet the Merridew Sisters again, together with their families, in one of your future novels?
I don't know. I have a couple more books to write in the current series, and after that, who knows? I would like to return to the Merridews, but it will depend on whether I have a good story in mind. And whether my editor is interested in the idea.
13- Ritroveremo le sorelle Merridew, con le rispettive famiglie, in un prossimo romanzo?
Non so. Ho un altro paio di libri della serie attuale da scrivere, dopodiché... chissà? Mi piacerebbe tornare alle sorelle Merridew, ma dipenderà dal fatto se avrò o meno una buona storia in mente. E se il mio editore sarà interessato all’idea.
14- Almost all your novels are set in Regency England, have you ever thought about different settings? Your many travels and direct experiences could maybe make your work of describing them in a realistic way easier than what other colleagues of yours could do… You live in one of the most beautiful country in the world, why haven't you ever set a novel in your Australia?
Early in my career I tried to sell stories set in Australia, but my editor said there wasn't a market for them. But not all of my novels are set in Regency England. Tallie's Knight (I think it was called Il Conte di Ghiaccio in Italy) was set on the Grand Tour -- mostly in France and Italy, The Perfect Stranger is another book set wholly outside in England, and I've just finished a book called To Catch a Bride (Sept 09), which has a lot of action set in in Egypt. I would happily set more books in other locations, but my main readership, which is American, prefers the English Regency setting and books set in unusual locations don't sell as well as the familiar and beloved settings, so I have to limit myself. One day I will set a story in Italy, as many English Regency people adored Italy and travelled and lived there. You may notice, the Merridew girls were born in Italy, and several of my couples head for Italy for their honeymoon, so my fondness for your country is clear ; )
14- Quasi tutti i tuoi romanzi storici sono ambientati in Inghilterra durante il periodo Regency, hai mai pensato ad ambientazioni diverse? Tanto più che, grazie ai tuoi numerosi viaggi e alle tue esperienze dirette, rispetto ad altre colleghe avresti magari maggiori possibilità di descriverle… Vivi in uno dei paesi più belli del mondo, come mai non hai mai ambientato un romanzo nella tua Australia?
All’inizio della mia carriera ho provato a vendere storie ambientate in Australia, ma il mio editor mi disse che non c’era mercato per questo genere di ambientazioni. Comunque non tutti i miei romanzi sono ambientati nell’Inghilterra Regency. Il conte di ghiaccio (Tallie’s Knight) è ambientato nelle nazioni europee del Gran Tour, principalmente in Francia e Italia, Adorabile sconosciuto si svolge totalmente fuori dell’Inghilterra, e ho appena terminato un romanzo intitolato To Cach a Bride (uscita prevista per settembre 2009), che contiene molta azione ambientata in Egitto. Sarei felice di ambientare molti più libri in differenti paesi, ma la maggior parte delle mie lettrici, che è americana, preferisce le storie che hanno luogo nell’Inghilterra dell’epoca Regency, e i libri con un’ambientazione inconsueta non vendono quanto quelli che ne ripropongono una amata e familiare. Per questo devo impormi delle limitazioni. Un giorno ambienterò una storia in Italia, visto che molte persone dell’Inghilterra Regency adoravano l’Italia, e viaggiavano e vivevano lì. Noterete che le sorelle Merridew sono nate in Italia, e che molte delle mie coppie partono per l’Italia per la loro luna di miele. In questo, quindi, il mio affetto per il vostro paese risulta evidente. ;–)
15– How do you do your historical research?
I use a variety of sources. I have a good basic knowledge about the period I set my books in. The research varies with each book, depending on the plot. I like to try and get original materials -- diaries, letters, travellers' tales, published accounts of people from that time and place. Sometimes I purchase books, sometimes I read rare books in the State Library, and sometimes I can get them through google books. The internet is wonderfully useful. I also do research about the locations, and use maps and photos and paintings to help me get the setting clear in my mind. I'll research ships -- in my last book I researched ships, their layout, and the water closet facilities available at time for passengers. I'll research clothing, transportation, food, the duties of servants, how to make soap, the treatment of various diseases and injuries, how estates were run -- all sorts of things. I have a couple of friends who are doctors who advise me on diseases and injuries.
I do far more research than ever shows in the book. I might read several books on a subject that ends up as one or two lines in the novel. Or a scene that I later cut. But I don't mind because i enjoy it so much.
15- In che modo conduci le tue ricerche storiche?
Uso tutta una serie di fonti diverse. Ho una buona conoscenza di base del periodo in cui ambiento i miei libri, tuttavia la ricerca cambia per ogni libro, e dipende dalla trama. Mi piace cercare e trovare materiale originale, come diari, lettere, racconti di viaggiatori, resoconti pubblicati di persone di quel tempo e quel luogo. A volte acquisto dei libri, altre leggo libri rari che trovo nella Biblioteca di Stato, e a volte posso reperirli attraverso “Google Books”. Internet è meravigliosamente utile. Faccio ricerche anche relativamente ai luoghi, e uso cartine geografiche, foto e dipinti che mi aiutano a formarmi nella mente una chiara visione dell’ambientazione. Faccio anche ricerche sulle navi: nel mio ultimo libro mi sono documentata
su come erano fatte, che tipo di servizi sanitari erano a quel tempo disponibili per i passeggeri. Mi faccio un’idea sull’abbigliamento, sui mezzi di trasporto, sul cibo e le mansioni dei servitori, su come si faceva il sapone, sulle cure delle varie malattie e delle ferite, su come le proprietà terriere erano amministrate... e ogni genere di cosa. Ho un paio di amici medici che mi fanno da consulenti. Insomma, faccio molte più ricerche di quanto si possa immaginare leggendo i miei libri. Mi può anche succedere di leggere diversi libri su un argomento che poi nel romanzo si riduce a un paio di righe. O a una scena che finirò per tagliare. Ma non mi importa, perché la cosa mi piace molto.
16- Do you have any other techniques that you use to help you write -- for instance do you previously write a plot, or first you create your characters -- and do you like listening music while working?
I don't plot much in advance -- when I start I might have an idea of where the book will go, but it usually changes as I write it. I normally have one song that becomes a book's theme song. On my most recent book (not yet published) the song was Katie Melua's - The Closest Thing to Crazy. You can listen to it here:
http://www.youtube.com/watch?v=5DCacIEbAlM
I also use pictures and photos to make a story collage.
The story collage for The Perfect Kiss is here:
http://www.annegracie.com/kisscollbig.jpg
16- Fai uso di altre tecniche che ti aiutino a scrivere? Per esempio, scrivi prima la trama oppure crei prima i personaggi? E ti piace ascoltare musica mentre lavori?
Non progetto granché della trama in anticipo. Quando inizio posso avere un’idea di come il libro finirà, ma normalmente le cose cambiano mentre scrivo. Di solito c’è una canzone che finisce per diventarne la colonna sonora. Per il mio ultimo romanzo (non ancora pubblicato) la canzone era The Closest Thing to Crazy di Katie Melua. Potete ascoltarla a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=5DCacIEbAlM
Inoltre uso immagini e foto per costruire un collage della storia. Quello di Il bacio perfetto lo trovate qui: http://www.annegracie.com/kisscollbig.jpg
17- In 2001 you published the novel How the Sherif was won, a contemporary romantic comedy set in Montana that you said you wrote just for “exercise”, to see if you could write a different genre with a non-Regency setting. Will it remain an isolated experience, or are you thinking of writing some more romantic comedies ?
Are there any other genre you would like to explore, such as for instance paranormal and romantic suspense?
I would love to write more contemporary comedies, but I'm told there isn't a market for them at the moment. Paranormals intrigue me, but I've only read a few, and I suspect the market is getting pretty saturated with them, so unless I had a really brilliant idea for one, I wouldn't try. I do enjoy romantic suspense, but I can use some elements of that in historicals, too.
As a working novelist, I can't just write whatever I feel like and hope someone will buy it -- I keep reminding myself it's a business, and I need to pay my bills.
There are all kinds of genres I enjoy reading and would love to try writing, but at the moment it takes all my time and energy to keep up with my deadlines. And since I love writing historicals, while they keep selling, I'm happy to keep writing them.
17- Nel 2001 hai pubblicato una commedia romantica contemporanea ambientata in Montana, How the Sherif was won, scritta inizialmente come “esercizio” per metterti alla prova su un genere e un’ambientazione diversa dal regency. Rimarrà un’esperienza isolata, oppure nei tuoi progetti futuri c’è anche un ritorno alla commedia romantica? Vi sono poi altri generi che ti piacerebbe esplorare, come per esempio il paranormale e il romantic suspense?
Mi piacerebbe scrivere altre commedie romantiche, ma mi dicono che al momento non hanno mercato. Il paranormale mi intriga, però ho solo letto qualcosa, e sospetto che presto ci sarà una certa saturazione, quindi, a meno che io non abbia un’idea veramente brillante, non proverò a scriverne. Mi piace il romantic suspense, ma posso usare alcuni dei suoi elementi
anche negli storici. In ogni caso, dal momento che scrivo per lavoro non posso semplicemente scrivere quello che mi pare, sperando che qualcuno lo comprerà. Cioè, mi sforzo di tenere a mente che si tratta di un lavoro, e che ci devo campare.
Ci sono molti generi che mi piace leggere e con i quali mi piacerebbe cimentarmi, ma in questo momento tutta le mie energie e il mio tempo sono dedicati a rispettare le scadenze. E dal momento che mi piace scrivere romance storici sono felice di continuare a farlo, fino a quando continueranno a vendere bene.
18- Recently you have been asked to write a novelization of Michael Hirst's script of the tv historical drama The Tudors, which has been aired in Italy too. Would you like to tell us something about this experience? How did you face the task of novelizing another author's tv script? Did you run into some difficulties?
This came as a proposal from my agent. I'd never done anything like that before, and I really did it for the experience. It was quite interesting, technically to take a script (which is mainly dialogue and brief action) and turn it into a novel, bringing to life the characters, setting and political background. It was also difficult to take so many episodes and compress it into a novel of 85,000 words, which was the limit the publisher set me.
Also Michael Hirst, the scriptwriter, had changed a lot of the history to dramatize the story and make it easy for viewers to follow. Some characters he'd merged into one, he changed others and invented some, and he'd changed events around etc. I fretted about that for a while -- I like my history to be as accurate as possible, but in the end I decided it was his story, not history, I had to follow. He'd made those decisions for sound dramatic reasons, and I could see how necessary some alterations were. For instance, in real life, there would be a cast of hundreds, so he compressed the actions of a dozen men into one man's actions, so viewers wouldn't be confused by too many characters. However there was still a basic historical truth to the story, and many of the events happened, if not to the characters we saw.
So I used his dialogue as he'd written it and followed his script as closely as possible, using my own research to flesh out the background. I cut the threads that I thought worked least well in novels (eg some if the dream sequences.)
I haven't actually seen the program myself. My book was written before the TV series was fully edited, so I just had some photos taken on the set to help me.
18- Recentemente ti è stata affidata la trasposizione in romanzo del copione di Michael Hirst del famoso sceneggiato storico The Tudors, trasmesso anche in Italia. Ti va di raccontarci qualcosa di questa esperienza? Come hai affrontato il compito di romanzare un copione televisivo scritto da un altro autore? Hai incontrato difficoltà?
Si è trattato di una proposta del mio agente. Non avevo mai fatto nulla del genere prima, e ho accettato proprio per l’esperienza. È stato davvero interessante: tecnicamente ho dovuto prendere copione (costituito principalmente da dialoghi e brevi passaggi di azione) e trasformarlo in un romanzo, portando in vita i personaggi, l’ambientazione e il quadro politico. È stato anche difficile trattare così tanti episodi e comprimerli in un libro di 85.000 parole, cioè il limite che l’editore mi aveva imposto. Inoltre, Michael Hirst, l’autore del copione, aveva cambiato molti aspetti storici per dare maggior drammaticità alla vicenda e far sì che fosse più semplice da seguire per gli spettatori. Di alcuni personaggi ne aveva fatti uno solo, ne aveva cambiati altri e ne aveva perfino inventati alcuni, oltre ad aver modificato alcuni eventi…
Per un po’ la cosa mi ha innervosita, perché a me piace scrivere i fatti storici il più accuratamente possibile, ma alla fine ho deciso che che io dovevo seguire la sua storia, non la Storia. Hirst aveva preso delle decisioni per ragioni puramente cinematografiche, e potevo comprendere quanto alcune alterazioni fossero state necessarie. Per esempio, nella vita reale ci sarebbe stato un cast di centinaia di persone, così egli ha compresso le azioni di una dozzina di persone nell’azione di un uomo soltanto, in questo modo gli spettatori non si sarebbero confusi per la presenza di troppi personaggi. Nel suo copione c’era comunque una base storica reale, e molti degli eventi accaddero davvero, seppure non ai personaggi che abbiamo visto. Perciò ho usato i suoi dialoghi così come li aveva scritti e ho seguito il suo copione il più fedelmente possibile, usando la mia ricerca per rappresentare l’ambientazione e tagliando le parti che pensavo funzionassero di meno (come, per esempio, le sequenze dei sogni). A dir la verità, non ho neppure visto il programma. Ho scritto il mio libro prima che la serie per la TV fosse conclusa, cosicché come supporto avevo solo alcune foto scattate sul set.
19- At the moment you are working on the third novel of a new series devoted to four ex soldiers with a passion for horses, a passion you seem to share, since horses and dogs were your best audience when you were a child : -) Can you tell us some more about this new series?
It's a series based on four young men, their friendships formed first through family and school, then toughened and bonded forever by the crucible of war -- 8 years of it. There is dashing Gabriel Renfrew; his silent, intense half-brother Harry Morant; cool, controlled, elegant Rafe Ramsey, and the fallen angel of the group, darkly beautiful Luke Ripton.
Heroes and daredevils, (nicknamed the devil riders for their skill with horses) they've returned home to find themselves now "surplus to requirements". The army doesn't need them. As younger sons, some almost outcasts, they each need to make their own way in the world. What none of them realize is that the key to finding their place in the world is... finding the right woman.
19- Attualmente stai lavorando al terzo romanzo di una nuova serie dedicata a quattro ex soldati appassionati di cavalli, una passione che sembri condividere: cavalli e cani erano il tuo pubblico più fedele quando eri bambina. :–) Puoi darci qualche anticipazione?
È una serie dedicata a quattro giovani uomini, la cui amicizia, formatasi prima attraverso la famiglia e la scuola, si è fortificata e li ha uniti per la vita attraverso la dura prova della guerra, durata 8 anni. Ci sono l’ardito Gabriel Renfrew; il suo silenzioso, intenso fratellastro Harry Morant; il freddo, controllato, elegante Rafe Ramsey, e l’angelo caduto del gruppo, il bel tenebroso Luke Ripton. Eroi e temerari (soprannominati “Cavalieri del diavolo” per la loro abilità con i cavalli), sono tornati a casa solo per scoprire di essere “in esubero”. L’esercito non ha più bisogno di loro. Come figli minori, quasi degli emarginati, hanno ora bisogno di farsi la propria strada nella vita. Quello di cui nessuno di loro si rende conto è che la chiave per farlo è… trovare la donna giusta.
20 - Anything else you would like to tell your readers?
No, just to thank you all for reading my books. And for this interview.
Thank you
20- C’è qualcosa d’altro che vorresti dire alle lettrici?
Solo grazie a tutte voi per aver letto i miei libri. E per questa intervista. Grazie.
ESTRATTO - EXCERPT
DA "IL BACIO PERFETTO"
Adesso Grace poteva cercare aiuto. Abbassò la testa contro la pioggia battente e cominciò a correre lungo il vialetto verso l’enorme palazzo grigio. Non c’era accesa nessuna luce; in effetti era pomeriggio e l’oscurità era dovuta al temporale, ma non era un pensiero incoraggiante.
Salì di corsa i gradini. Come batacchio c’era un lupo latrante e lei lo picchiò forte contro l’uscio. Premette l’orecchio contro l’anta, ma non udì alcun rumore. Aspettò, provò di nuovo, ma nessuno le aprì la porta.
Sembrava che la casa fosse deserta. Ma com’era possibile? Melly era venuta in visita in qualità di futura sposa!
Non c’era tempo per farsi domande. Corse sul lato dell’edificio seguendo il vialetto e trovò parecchie entrate laterali. Bussò, ma non ottenne risposta. Erano tutte chiuse a chiave.
Il vetturino ubriaco li aveva portati al palazzo giusto?
In un angolo del cortile acciottolato vide un orto trascurato, nell’altro una grossa struttura in pietra con un’entrata ad arco. Le scuderie. Grace corse da quella parte.
Una volta entrata, si fermò per adattare gli occhi all’oscurità. L’edificio era grande e faceva pensare a una caverna. La pioggia batteva contro il tetto di ardesia. C’erano del fieno fresco e dei finimenti appesi a dei pioli, tutti ricoperti di polvere eccetto una sella con le briglie che scintillavano. C’era un ampio corridoio centrale su cui dava una fila di box. La maggior parte era chiusa. Solo quattro porte erano mezze aperte, con la parte superiore agganciata di lato. Al di sopra della mezza porta chiusa spuntava la testa di un cavallo bianco con occhi grandi, scuri e intelligenti.
Grazie a Dio avrebbe potuto utilizzarlo per cercare aiuto.
Il vento si calmò un istante e Grace udì un nitrito e una voce maschile, profonda e bassa. Corse in quella direzione e sentì l’uomo parlare di nuovo. Le parole erano troppo indistinte perché potesse afferrarle, ma non sembrava inglese.
— Aiuto! — gridò forte Grace. — Aiutatemi, per favore! C’è stato un incidente e ho bisogno di aiuto!
Un uomo guardò fuori dalla porta del box. — Da dove diavolo saltate fuori? — Parlava con un accento che lei non riuscì a identificare.
L’aspetto di lui le mozzò il fiato. “No, dev’essere stata la corsa” si disse.
Era alto, con il volto sporco, la barba incolta, i folti capelli neri scompigliati e un’espressione severa e… famelica.
Lui la guardò con degli strani occhi freddi e gialli, e l’aria impaziente. — Immagino siate venuta per le cavalle. — La scandagliò con lo sguardo, indugiando in modo insolente sulle parti dove gli abiti bagnati le stavano appiccicati al corpo. Gli strani occhi dorati brillarono.
A Grace non interessava. — Non so niente di nessuna cavalla. Ho bisogno di aiuto. C’è stato un incidente.
Lo sguardo di lui si spostò sul suo volto. — Che genere di incidente?
— La nostra carrozza si è rovesciata. Sul vialetto d’ingresso.
L’uomo mormorò qualcosa sottovoce. Non era inglese. — C’è qualche ferito?
— No, non proprio, ma sono bloccati nella carrozza e il vetturino è scappato. Era ubriaco! Dovete venire subito!
Dominic rifletté sulle parole di lei. — Quindi non ci sono morti o feriti?
— No — ripeté lei frustrata. — Ma la portiera è bloccata e non possono uscire. Dovete venire subito!
— C’è qualche cavallo ferito? — domandò l’uomo uscendo dal box.
“Forse è uno zingaro” pensò lei. Era sufficientemente scuro. Indossava stivali alti chiazzati di fango e pantaloni di pelle sporchi. Anche la camicia era lurida, con le maniche arrotolate sulle braccia robuste. Ma a lei non interessava. Era un giovane forte ed esperto, e al momento soltanto quello contava.
— No, stanno bene. Vi prego, sbrigatevi!
— Chi avete detto di essere? — L’uomo si chiuse con cura la porta alle spalle.
Grace picchiò un piede a terra. — Mi chiamo Greystoke e chi sono non ha alcuna importanza!
— Oh, non direi proprio. Ora calmatevi. Non ci sono feriti. Vengo subito. Si sistemerà tutto. — Aveva un tono di voce calmo, profondo e sicuro.
Lei cercò di scuoterlo. — La signorina Pettifer… in carrozza — disse indicando vagamente verso il vialetto — è la fidanzata di lord D’Acre e diventerà presto la vostra signora, quindi informate subito il vostro padrone.
— Io non ho padroni. — La calma di lui era irritante. Il suo sguardo trafisse Grace, maliziosamente divertito. — Ma non mi dispiacerebbe avere una signora. Diventerete presto anche voi la mia signora, Greystoke? Mi servirebbe una signora. È passato un bel po’ di tempo.
Grace era scandalizzata, ma sapeva di non dover discutere con un diavolo di zingaro dagli occhi dorati e dalle pessime maniere. Gli disse bruscamente: — Siete un maleducato e i vostri pensieri avrebbero bisogno di una bella ripulita, come il resto di voi! E adesso sbrigatevi!
Lui le lanciò un sorriso divertito e avanzò con decisione. “Finalmente!” pensò Grace, ma l’uomo le arrivò così vicino da essere all’improvviso troppo vicino per i suoi gusti e, prima che potesse reagire, le prese il volto fra le mani e tutto quello che lei riuscì a vedere furono i suoi occhi. Erano di uno strano colore, ambra chiaro dorato, cerchiati da una sottile linea nera. E scintillavano.
Era intrappolata come un coniglio davanti a un lupo, troppo sconvolta per muoversi.
Lo sguardo dell’uomo la percorse tutta come una carezza. — Quelle lentiggini sono vere? — le domandò dolcemente. La sua voce le riecheggiò dentro. Con grande sorpresa di Grace, lui non puzzava affatto, odorava solo un po’ di cavallo e di uomo.
Lo spinse indietro. — Smettetela subito! C’è stato un incidente!
— Ma non c’è alcun ferito — replicò lui e la baciò. Fu un bacio rapido e duro, ma Grace lo sentì fin dentro le ossa.
L’uomo la lasciò e la fissò dall’alto, con espressione vacua. — Questo non me l’aspettavo proprio — mormorò. — O è stato un caso?
Grace cercò di allontanarsi, ma barcollò. Gli afferrò un braccio per sorreggersi: era solido, caldo e molto forte.
Un tuono squarciò il cielo.
Questo la riportò alla realtà. Tornò in sé, si pulì la bocca e lo fissò con aria truce. Rendendosi conto di essergli ancora attaccata al braccio, sfruttò la cosa per trascinarlo verso la porta. — C’è stato un incidente!
— L’avete già detto, ma sono tutti nella carrozza, al riparo dalla pioggia. Nel frattempo io devo controllare una cosa. — La baciò di nuovo, risucchiandole ogni pensiero coerente dal cervello. E, di nuovo, quando si staccò lei si sentì inebetita.
— Be’ — commentò lui sorpreso. — Non è stato affatto un caso. Chi se lo sarebbe mai aspettato? — La sorresse, sorridendo.
Quel sorriso era l’essenza stessa della soddisfazione maschile.
Grace gli sferrò un calcio in uno stinco.
Il sorriso di lui si allargò. — Ahi — disse piano.
Lei gli sferrò un altro calcio, più forte.
— Farebbe più male se non indossassi gli stivali — commentò lui in tono di scusa.
Lei lo picchiò su un braccio. — Ascoltate, insopportabile zingaro! C’è stato un incidente e…
L’uomo trasalì con atteggiamento teatrale. — Un incidente? Perché non l’avete detto prima? — Prima che Grace potesse pronunciare un’altra parola, le afferrò una mano e cominciò a correre. La ragazza si trovò praticamente sollevata da terra ad ansimare e incespicare, facendo due passi per ognuno di quelli di lui.
— Allora, dopo che tutto questo sarà finito, mi darete la bella lavata che mi avete promesso? — le domandò mentre correvano.
— No! — boccheggiò lei mentre sfrecciava lungo il vialetto.
— No? Oh, bene. — Un pigro sorriso gli si disegnò sul volto non sbarbato. — Allora fatemi sapere quando sarete disponibile.
This post's content is copyrighted by Anne Gracie and Arnoldo Mondadori Editore, has been translated and published with their expressed authorization. You can find the excerpt's english version here: http://www.annegracie.com/books/Kiss-extract.html
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