ATTENZIONE SPOILER....

Il fatto che lo stesso protagonista maschile in 300 pagine sopravviva ad un attacco dei pirati, faccia tornare la memoria alla moglie (che era stata prigioniera sulla sua nave, ma lui non sapeva neppure che fosse la sua sposa perché l'aveva sposata per procura), venga arrestato e fugga dal cacere vestito da frate, salvi il fratello minore dopo aver fatto la pace con la madre, faccia fuggire dal carcere il fratello maggiore che era stato arrestato insieme a lui e riesca persino in un finale molto concitato a far saltare il matrimonio della moglie (che credeva che lui fosse morto) con un nobile francese veramente odioso che poi era la stessa persona che l'aveva tradito e fatto finire dietro le sbarre, insomma, si legge volentieri, ma in 300 pagine non tiri il fiato mai neppure un attimo... e mi stavo dimenticando di aggiungere che la moglie di lui riesce pure a convincere Colbert ministro delle finanze di Luigi XIV a finanziare un progetto di rilancio del coltivazione del Bordeaux di cui la sua famiglia era produttrice e a restare incinta in pochi mesi di matrimonio prima che Shane venga arrestato...

Siccome tendo anch'io ad avere quando scrivo lo stesso difetto: metto cioè troppi avvenimenti in poche pagine, se trovo la stessa cosa in un'altra autrice, mi salta subito all'occhio...

Cristina