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RECENSIONE  PECCATI D’INVERNO (Devil in Winter) di Lisa Kleypas


Prima edizione: 2006 by Avon Books

Formato : paperback

Edito in Italia da: Mondadori, I Romanzi no.901, marzo 2010

Genere : storico

Ambientazione: Inghilterra 1843

Livello di sensualità: hot (bollente)

Voto/rating: 8-/10

Collegamenti ad altri libri: é il terzo volume della serie Wallflowers, ovvero delle “Audaci Zitelle”, così composta:

1 - SEGRETI DI UNA NOTTE D'ESTATE (Secrets of a Summer Night) - protagonisti Annabelle Peyton e Simon Hunt – potete leggere le nostre note sul romanzo qui http://romancebooks.splinder.com/post/20615509 e la nostra recensione qui http://romancebooks.splinder.com/post/20771741 
2 - ACCADDE IN AUTUNNO (It Happened One Autumn) - protagonisti Lillian Bowman e Marcus Marsden, conte di Westcliff - potete leggere le nostre note sul romanzo qui
http://romancebooks.splinder.com/post/21569779
3 - PECCATI D'INVERNO (Devil in Winter) - protagonisti Evangeline (Evie) Jenner e Sebastian, Visconte St. Vincent
4 - Scandal in Spring - protagonisti Daisy Bowman e Matthew Swift.
C’è anche spin-off: A Wallflower Christmas - protagonisti Hannah Applegate e Rafe Bowman (il fratello maggiore di Lillian and Daisy ).

Chi siamo noi se non il riflesso negli occhi di un altro? Tutta la nostra vita si basa sullo sguardo di chi ci sta intorno: se ci vedono esistiamo e fioriamo, se non ci vedono è come se non esistessimo ed appassiamo. Peggio ancora se veniamo visti solo per attirare scherno, pietà o addirittura violenza. E’ questo il caso di Evangeline Jenner, Evie, eterna invisibile per il mondo degna solo di occasionale compatimento, quieto topolino balbuziente, privata di amore ed affetto ma sempre vittima delle sadiche punizioni di  parenti interessati solo all’eredità che ella incasserà alla morte del padre, il famoso biscazziere Ivo Jenner. Provata dalle vessazioni e dalle umiliazioni, Evie concepisce,  nella sua disperazione, un piano folle: sposare il libertino più debosciato d’Inghilterra, che indebitato fino al collo, ha appena tentato di rapire la sua cara amica, l’ereditiera americana Lilian Bowman. Sebastian St.Vincent è talmente bello che ogni sguardo maschile e femminile non può che posarsi, ammirato o invidioso, su di lui e seguirlo ovunque vada. La sue condizioni economiche sono talmente disastrate che si è ridotto a rapire l’innamorata dell’amico Westcliff, quindi la proposta apparentemente assurda della piccola Jenner è per lui una manna del cielo. I sentimenti, che peraltro si vanta di non possedere affatto, non hanno alcuna parte in questa transazione che garantirà a lui di liberarsi dei creditori e a lei delle angherie della sua famiglia. Ma questo matrimonio affrettato a Gretna Green, scatenerà una reazione a catena talmente forte che né Evie né Sebastian saranno più gli stessi e come i serpenti, dovranno abbandonare la vecchia pelle per uscire nel mondo con una nuova.

Attendevo con ansia questo terzo volume delle Wallflowers, poiché è uno dei libri più amati della Kleypas dal pubblico di tutto il mondo e temevo, onestamente, una cocente delusione. Fortunatamente non è stato così ed una volta ancora sono rimasta conquistata dall’abilità estrema di questa scrittrice di coinvolgere, emozionare ed eccitare. Non importa che la storia sia non solo trita e ritrita, ma anche che riproponga, in alcune parti, una combinazione di due classici dell’autrice come Sognando te e L’amante di Lady Sophia, né che alcuni passaggi iniziali siano alquanto repentini, la Kleypas, sempre e comunque ti arpiona, ti trascina nel suo mondo e non ti molla completamente nemmeno dopo la parola fine. Un’altra scrittrice con questa trama e questi personaggi sarebbe certamente scivolata, ma non la Klyepas, che riesce a padroneggiare una storia commovente senza scadere nel patetico, attenendosi  ad un riuscito e convincente melodramma.

La coppia protagonista è una dei migliori, a mio avviso creata dall’autrice, in particolare Evie è una deliziosa scoperta. Come molte persone che hanno patito molto ed a lungo, e sono sopravvissute senza diventare ciniche o malvagie, Evie sotto un’apparente fragilità, cela una grande forza d’animo e una grande generosità. La sua trasformazione, timida dapprima e poi sempre più veloce, da  giovinetta evitata da tutti e buona solo a far tappezzeria, a donna che sboccia e diviene sempre più conscia del proprio valore, senza vanagloria, mi è piaciuta. Molte ragazze e molte donne si saranno riconosciute in lei, nei suoi desideri repressi eppure coltivati, nei suoi sogni di emancipazione,  nella sua abnegazione, nel suo terrore di poter perdere tutto in qualsiasi momento. Nella sua paura, quindi, di attaccarsi a qualcuno, abituata com’è ad essere delusa ed usata. Nella sua brama per Sebastian, che maschera dietro sensati ragionamenti e presunte convenienze. Nulla di più falso, poiché ciò che lei vuole da St. Vincent non è solo un anello al dito, bensì soprattutto l’essere, per una volta nella sua vita, illuminata dal quel sole meravigliosamente brillante che è Sebastian, splendido uomo. Qui si manifesta tutto l’incredibile talento della Kleypas nell’individuare e portar allo scoperto le fantasie più segrete e tenaci delle donne: prima ci induce ad identificarci fortemente con l’eroina e poi ci tenta con l’appagamento di un’ambizione inconfessata ma potente, quella di essere l’oggetto dell’amore e del desiderio di un uomo favoloso. Tutte noi, belle o brutte, giovani o vecchie, ricche o povere, ignoranti o colte, riservate o sfacciate, single o impegnate, abbiamo vagheggiato di avere tra le mani un uomo simile, sapendo, nella maggior parte dei casi, che sarebbe rimasto un miraggio. E St. Vincent … ah St. Vincent. Oh sì, St. Vincent. Uno degli eroi più seducenti della Kleypas, non tanto per il suo aspetto che pure è notevole, quanto per la metamorfosi e la maturazione che subisce. Era inevitabile che lui ed Evie finissero assieme, in quanto complementari e speculari: se lei è trasparente agli occhi altrui, Sebastian esiste soltanto per la sua apparenza, è un vuoto luccicante, un simulacro di cattiva fama e niente più. Se fosse brutto St. Vincent scomparirebbe, trascinato via come una foglia al vento. Lui lo sa, ma non vuole ammetterlo, nemmeno con sé stesso, perché niente è più pericoloso per lui che le emozioni intense. Il cinismo ed il disprezzo sono la sua maschera e la sua corazza. Una maschera così a lungo indossata da confondersi con la pelle del viso. Evie sarà il catalizzatore della presa di coscienza della sua pochezza, del suo egoismo, della sua inutilità. Della debolezza estrema di un ragazzo immaturo, che si crede uomo mentre è solo un manichino elegante dalla lingua tagliente, che spreca la sua intelligenza. Così St. Vincent scoprirà che in lui c’è di più, che con  l’impegno e la fatica può dare di più, che dentro di sé ha risorse enormi che ha lasciato a marcire. Che ciò che si ottiene con poco o nessuno sforzo non ha valore. Che il sacrificio ci nobilita e solo attraverso la sofferenza ed il dolore si raggiunge la redenzione. Che la meta finale di tutto ciò non è la perfezione ma divenire esseri umani veri e completi. St. Vincent alla fine del libro diventa un seduttore assoluto e sfido anche le più coriacee delle lettrici a rimanere indifferenti al suo fascino. Io non ci sono riuscita, gli eroi complicati, pieni di difetti, irrisolti ed inquieti hanno un posto speciale nel mio cuore, come da oggi in poi l’avrà Sebastian St Vincent. Mi rammarico soltanto che la nostra cara Lisa non abbia avuto il coraggio di andare maggiormente a fondo e di esplorare i lati più bui del carattere di St. Vincent, ne sarebbe risultato un romanzo di grande spessore e probabilmente avrebbe potuto essere il suo migliore, la vera odissea dell’angelo Evie e del demonio Sebastian. Peccato.

Non dobbiamo avere tutti i medesimi gusti in fatto di letture, però mi spiace, mi spiace davvero tanto per coloro che non conoscono o non ammirano la Kleypas: non sanno cosa si perdono! Concludo con un augurio per il benessere femminile: più Lisa Kleypas per tutte!

 

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