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RECENSIONE
SEMPLICEMENTE MAGICO
(Simply Magic) di Mary Balogh

 

 

Prima pubblicazione anno: 2007 by Dell Publishing Company

Pubblicato in Italia da: Mondadori,  I ROMANZI, n. 823, agosto 2008.

Collegamenti con altri libri: E’ il terzo romanzo della serie SIMPLY, composta da:

SIMPLY UNFORGETTABLE ( Risveglio di passioni);
SIMPLY LOVE ( Semplicemente amore);
SIMPLY MAGIC (Semplicemente magico);
SIMPLY PERFECT ( inedito in Italia)

Livello di sensualità: warm (caldo)

Ambientazione: Regency

Voto/rating: 7,5/10

 

 

 

Qualsiasi recensione di un libro,  inizia con un riassunto della trama. Qualsiasi ma non questa. C'è ovviamente un giovane e bel cavaliere, che si sente attratto da una bella ma di ceto inferiore fanciulla, la quale vorrebbe odiarlo ma non ci riesce, benché ci provi in tutti i modi. Ci saranno, scontri, finta indifferenza, galanterie, confronti, fraintendimenti ed ovviamente ville in campagna, passeggiate e soprattutto splendidi balli, come da tradizione del genere e dell'autrice. Ma la trama non è fondamentale nei romanzi di Mary Balogh, come non lo era per colei a cui la Balogh apertamente si ispira, ovvero Jane Austen. Chi cerca l'avventura, il mistero, i colpi di scena a ripetizione, gli interventi sovrannaturali o paranormali, qui non li troverà. Come non troverà ambientazioni esotiche, eccentricità varie od eccessi di alcun genere. Chi invece vuol perdersi nella narrazione, abbandonarsi al fluire del racconto, emozionarsi, partecipare dei pensieri più intimi dei protagonisti, vedere e sentire con i loro occhi ed il loro cuore, troverà soddisfazione. Peter e Susanna, nello spazio di poche pagine,  non saranno più per noi degli estranei, ma degli amici, di cui comprendiamo le ragioni e le motivazioni, anche quando non siamo d'accordo. Ci faranno infuriare, sorridere, riflettere e gioire insieme a loro, in una parola: partecipare. E sono poche le autrici  riescono a farlo in questa maniera e soprattutto dopo tanti romanzi, con la stessa freschezza e la stessa forza. Mary Balogh ha questo talento, questa capacità di avvicinarti, attirarti e conquistarti alle  sue storie. Di affrontare pure i temi più scabrosi con profondità ma anche con estremo pudore e delicatezza. Sorprendendoti ogni volta.

Peter è un giovane aristocratico, apparentemente placido e soddisfatto del proprio stile di vita, che improvvisamente si accorge di quanto in realtà la sua vita sia incompleta nell’attimo stesso in cui incontra Susanna ed una voce dentro di lui gli dice: è lei. Ecco, un momento semplice eppure magico, la consapevolezza ineludibile di aver trovato la propria metà, la Balogh ce lo consegna con poche, perfette frasi, facendoci sentire, quasi sulla nostra stessa pelle, la grandezza di tutto ciò nella sua completezza, senza  bisogno di frasi roboanti o complicate definizioni. Così come ci fa percepire la magia della nascita di un idillio, la trasformazione di Susanna da ragazza a donna, il suo percorso di crescita interiore, faticoso, a volte incerto, spesso doloroso. Momenti splendidi, perle disseminate durante tutto il racconto. Purtroppo però ci sono anche passaggi meno convincenti, quanto l’autrice ricorre ad espedienti narrativi che ha già ampiamente sfruttato nel passato, come il fraintendimento tra  i due protagonisti  circa le motivazioni che li spingono l’uno verso l’altra o quando evita un confronto necessario tra Susanna e la madre di Peter, che invece sarebbe fondamentale, ma che non avverrà, perché la Balogh rifugge gli “spargimenti di sangue” per puntare sul perdono e la riconciliazione. Ritengo che un po’ si sana e giustificata cattiveria, avrebbe solo giovato alla storia ed alla sua credibilità. Inoltre  i primi due volumi della serie, il secondo in particolare, mi sono parsi più riusciti rispetto a questo, che benché molto buono non raggiunge l’eccellenza. Le poche pecche però nulla tolgono alla piacevolezza complessiva del libro, che si legge d'un fiato e che non fallisce nell’emozionare e coinvolgere il lettore. Mary Balogh è come la mela giornaliera per il nostro fisico: questa toglie il medico di torno e quella la malinconia, direi che fa semplicemente bene all'animo. 

( Chi fosse interessato alla trama può vedere le nostre note in questo post: http://romancebooks.splinder.com/post/17802298)

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