Bellissimo!

La trama di questo libro, seppure si allontani dai soliti cliché, è abbastanza semplice: il nobile derubato ricatta la donna di umili origini e la seduce.

La cosa meravigliosa, che lascia letteralmente incantati, è lo stile, il modo in cui l’autrice rende i particolari, le scene, l’atmosfera.

I personaggi sono complessi e affascinanti: Stuart non è il tipico gentiluomo inglese, possiede il fascino e la sensualità delle terre straniere ed esotiche in cui ha vissuto; Emma ha passato una giovinezza selvaggia, al limite della legalità, mentre ora desidera solo la stabilità e la rispettabilità. Entrambi sono stati feriti nel passato, entrambi sono emozionalmente e sentimentalmente inibiti, legati (da qui al titolo), e hanno bisogno di qualcuno che li liberi e li guarisca.

Indimenticabili le scene dell’arrivo di Stuart in banca, che Maet ci ha così ben descritto, e la scena della “sedia”...

Grazie Maet per questa splendida recensione, anche se letto e riletto, mi hai fatto venire voglia di riprendermi in mano il libro e ritrovare le emozioni che mi ha regalato. Per me un keeper... anzi, un dik!