concordo e sottoscrivo in pieno ogni parola di questa recensione, non avrei saputo far meglio.

E' difficile trovare parole che siano migliori di quelle usate da Lener per descrivere l'impatto di questo romanzo.

Concettualmente parlando, conservo quelle riserve di cui avevo già fatto cenno nella mia recensione di Dark Lover, ovvero questo assoluta spaccatura tra bene e male, dove la bilancia pende dovutamente e immancabilmente da un'unica parte. Lo considero di poco equilibrio, perchè comunque sia, il lettore sa che la storia deve finire in un certo modo. E ogni volta non posso fare a meno di confrontare le opere della Ward con quelle della Kenyon, dove invece il male è sempre relativo, e dove i suoi rappresentanti sono "così umani", al di là della loro natura di vampiri, demoni o quant'altro, che sanno dare spiragli di speranza, sanno sorprendere e scioccare... e a volte anche conquistare.

Inoltre, per chi ha letto la Kenyon, non può non essere d'accordo con me, sul fatto che il personaggio di Zsadist per molti versi ricorda quello di Zarek, in Dance With the Devil di Sherrilyn Kenyon, entrambi schiavi, entrambi con un passato di atroci sofferenze e umiliazioni, diventati pericolosi e violenti, ma con un animo generoso oltre le aspettative.

DWTD resta uno dei migliori romanzi che abbia mai letto.