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RECENSIONE : IL SEGRETO DEL DUCA (The Duchess's next husband) di Terri Brisbin
Ambientazione: Inghilterra ottocentesca
Livello di Sensualità: caldo
Edizione italiana: I Grandi Romanzi Storici-Harlequin
Trama: Tutto ciò che Miranda ha sempre sognato è un uomo da amare e che ricambi i suoi sentimenti. Invece da sette anni è sposata con l'affascinante e ricchissimo Adrian, duca di Windmere, incastrata in un matrimonio che è solo apparenza e formalità. Decisa a dare una svolta alla loro insoddisfacente unione, segue dunque il marito a Windmere Park, la residenza di campagna della famiglia, e qui, miracolosamente, ritrova in lui il giovane premuroso e appassionato di cui si era innamorata. È un sogno che si avvera, eppure il sospetto avvelena ben presto la vita di Miranda. Adrian infatti continua a chiedere la sua opinione sul conto dei più appetibili gentiluomini in età da marito, e spesso incontra di nascosto i propri avvocati. Vuole forse l'annullamento del matrimonio, o il segreto che le nasconde è ancor più terribile?
Solitamente nei romance si legge della nascita di un amore. E' molto raro che un'autrice decida, invece, di raccontare di una relazione in medias res, ma è quanto avviene ne "Il segreto del duca" ed è stato anche ciò che mi ha indotto all'acquisto del libro. Mi incuriosiva leggere di una coppia non più preda di giovanili, se non adolescenziali, passioni e che riusciva a riscoprire l'amore reciproco, riaccendendo le scintille sotto la cenere della quotidianità e dell'abitudine.
Miranda ed Adrian sono sposati da ben sette anni ed il loro era stato un matrimonio d'amore, voluto fortemente e liberamente da entrambi. Lei, una giovane ereditiera dal lignaggio piuttosto opaco e lui il figlio cadetto di una famiglia ducale in rovina: un'unione che aveva tutte le carte in regola per essere riuscita e felice. Ma in seguito alla morte prematura ed inattesa del fratello maggiore, il titolo ducale ricade su Adrian e la giovane coppia è chiamata a farsi carico degli oneri e responsabilità legati al loro nuovo status sociale. Sotto il peso della rigida etichetta e delle gravose aspettative, i giovani Adrian e Miranda lentamente spariscono per far spazio agli impeccabili e sempre formali duca e duchessa di Windmere. Gli anni passano ed i novelli sposi innamorati di un tempo sono infine diventati due estranei dall'esistenza reciprocamente indipendente, chiusi nella raggelante routine di un matrimonio di cortese, ma inflessibile formalismo.
Questo contesto ed il personaggio di Miranda (protagonista femminile che mi è piaciuta moltissimo) sono senz'altro gli aspetti migliori del libro.
Cosa mi ha deluso in questo romanzo? Fondamentalmente la figura di Adrian, che ho trovato debole e superficiale, soprattutto se posto a confronto di Miranda. Tramite quest'ultima, l'autrice riesce a raccontare benissimo la lenta crisi e lo stallo del loro matrimonio e la sua personalità è coerente ed umanissima: una ragazzina non nobile che si impegna a diventare un'impeccabile duchessa (eternamente sotto l'esame di quell'arpia della suocera), una donna ormai rassegnatasi ad una vita agiata ma fredda, una moglie ancora innamorata del proprio marito, l'affascinante e gelido estraneo con cui condivide una vita di perfetta educazione e doveri ben fissati.
Con il protagonista maschile, però, l'autrice non riesce a raccontare questa evoluzione e proprio per questo non sono riuscita a liberarmi dell'impressione negativissima che, in fondo, ad Adrian il loro menage di coppia andasse bene anche così: con una moglie perfetta in casa ed in società, mentre lui si godeva la vita con gli amici e con l'amante (ed è difficile trattare l'argomento adulterio in un romance senza che si riveli un'arma a doppio taglio). E' solo quando Adrian si convince di essere gravemente malato ed ad un passo dalla tomba (ed è un artifizio narrativo già visto ampliamente) che si ritrova a guardare con occhi nuovi la vita e, soprattutto, sua moglie, il cui fascino e personalità lo incantano, riaccendendo la passione sopita e mostrandogli (nel bene e nel male) tutti quegli aspetti del loro matrimonio che non era mai riuscito a vedere.
Purtroppo, però, arrivata alla conclusione della lettura ho avuto nettissima l'impressione che l'autrice abbia un po' sciupato un'eccellente occasione, il tipo di trama che ad affrontarla con la giusta profondità, cura psicologica e sensibilità sarebbe potuta essere indimenticabile. Peccato...
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