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Pubblicato in Italia da: Harlequin Mondatori, serie I GRANDI ROMANZI STORICI,n.459,settembre 2004.
Livello di sensualità: caldo.
Ambientazione: Inghilterra, 1807
Trama: Quali sono i veri rapporti coniugali fra lady Madelyn Fairchild e Jean Luc Gavereau?
Perché una donna bellissima, seducente e aristocratica come lei ha sposato un biscazziere francese, con il corpo e l'anima coperti da orrende cicatrici?
E’ quello che si chiede il bel mondo londinese, azzardando perfide ipotesi e congetture, alimentate ad arte dall'avido e crudele fratellastro di lei.
Nessuno può immaginare che Madelyn ha riconosciuto in lui il tenero amante dei suoi sogni adolescenziali, nessuno ha compreso che dietro quel volto deturpato si nasconde un uomo ferito e appassionato al contempo.
Purtroppo il veleno della calunnia contamina anche Jean Luc...
Romanzo acquistato senza particolari aspettative, "L'uomo dai due volti" ha saputo stregarmi per l'umanità dei suoi protagonisti ed il grande coraggio della sua autrice.
La Wilson parte da temi abbastanza comuni nel genere romance (uno su tutti il cliché della Bella e la Bestia), ma strappa il velo superficiale dello stereotipo per mostrarne le autentiche brutture. Secondo me, è proprio questo realismo a donare spessore e vero sentimento alla storia di Maddy e JeanLuc.
JeanLuc Gavereau, protagonista maschile del romanzo, è cresciuto nei bassifondi di Parigi, ha militato come soldato francese nell'inferno delle guerre napoleoniche ed un terribile incidente in battaglia lo ha orrendamente sfigurato. Non la classica cicatrice sexy o naso rotto che donano all'eroe il ben noto fascino pericoloso e canagliesco, ma ustioni che gli hanno devastato metà del volto e parte del torace. JeanLuc era bellissimo ed ancora serba il ricordo del desiderio con cui le donne lo guardavano, quando ormai trova soltanto ribrezzo o pena nei loro occhi. Eppure, distrutta la bellezza del suo eroe, l'autrice ha saputo far emergere tutto il suo carisma, un ombroso fascino di gelido orgoglio, ironia tagliente e maschia eleganza.
Lady Maddy Fairchild, protagonista femminile, è di un'avvenenza senza confronti e custodisce una dolorosa lezione: quale terribile maledizione possa essere la bellezza. Il suo patrigno, per saldare i debiti di cui era oberato, l'ha praticamente venduta ad un vecchio aristocratico, spezzando il suo comprensibile rifiuto ad una simile unione con una serie di abusi psicologici che avrebbero infranto la resistenza di chiunque. Mi è piaciuta molto Maddy, nella dignità e nel riserbo del suo doloroso passato, nella coerente fragilità che simili prove le hanno lasciato, nel grande coraggio con cui sceglie di scommettere tutto sul suo matrimonio con JeanLuc.
JeanLuc e Maddy sono due persone ferite che nell'amore reciproco trovano un rifugio sicuro e la felicità.
Intelligentemente l'autrice non dimentica il resto del mondo, con le sue maldicenze e squallidi pettegolezzi, che non può accettare un amore tra lei, così bella, di nobile lignaggio e squisite maniere e lui, un biscazziere sfigurato e plebeo., un contesto questo in cui ho trovato dei personaggi secondari molto ben resi (come il duca di Avon e sua moglie Emily, madame Darnet, Ned Stapleton ed il marchese di Ainsley).
In conclusione "L'uomo dai due volti" è un romanzo che consiglio a chiunque desideri una lettura profonda ed intensa nei suoi toni e nelle sue passioni. Un romanzo che ho sempre un gran piacere a rileggere.
Curiosità: "L'uomo dai due volti" è l'ultimo di un trittico di romanzi che forma il ciclo "Heart's" della Wilson: "The Heart's Desire" (Emily e il duca) - "The Heart's Wager" (La divina Juliette) - "The Gambler's Heart" (L'uomo dai due volti). La lettura dei romanzi è, comunque, tra loro perfettamente indipendente.
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