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Melody Thomas: CHARMED AND DANGEROUS IN ROMANCE

Melody Thomas: FASCINO E PERICOLO NEL ROMANCE

First of all, I’d like to greet my Italian readers and Elisa at Isn’t it Romantic for having me here this week. That being said, I love writing historical romance and am very excited I get to share those stories with so much of the world. Though I’ve been penning stories most of my life, my first book didn’t hit the shelves until 2001. If any of you know me as Laura Renken, I wrote a pirate series for the Seduction line at Berkley in 2001 & 2002. I love character driven historical adventure stories. My award winning Winds of Fury series featured a sixteenth century aristocratic family wrongly condemned for treason and their struggle to regain their name and bring their accusers to justice. The story stretched over years and three books, My Lord Pirate, Night Shadow, and Heart of the Condor, and need to be read in order. This was the first series I ever wrote and thought it was excellent. I would love to one day see these books published again and back in print.

Prima di tutto, vorrei salutare le mie lettrici italiane ed Elisa, di Isn't it Romantic, per avermi invitato qui questa settimana. Detto questo, amo scrivere romanzi d'amore storici e sono molto eccitata di condividere queste storie in tutto il mondo. Sebbene abbia scritto storie per la maggior parte della mia vita, il mio primo libro non è stato pubblicato se non nel 2001. Se qualcuno di voi mi conosce come Laura Renken, ho scritto una serie piratesca per la collana Seduction della Berkley tra il 2001 e il 2002. Amo i personaggi che hanno delle avventure ambientate nel passato. La mia premiata serie Winds of Fury aveva come protagonista una famiglia aristocratica del sedicesimo secolo erroneamente condannata per tradimento e la loro lotta per riguadagnare il loro buon nome e portare i loro accusatori di fronte alla giustizia. La storia continuava per anni e tre libri, My Lord Pirate, Night Shadow, e Heart of the Condor, ed è necessario leggerla in sequenza. Questa era la prima serie che avessi mai scritto e penso che fosse molto buona. Mi piacerebbe un giorno rivedere questi libri pubblicati ancora e di nuovo in stampa.

One of the most fun aspects of writing is creating a world filled with interesting characters and the lives they lead. I also did that with another award winning series, my Donally Family Irish series. In My Heart, Must Have Been the Moonlight, A Match Made in Scandal (WISRWA Write Touch Reader's Award's winner), and Angel in My Bed each features a member of this upstart Irish family trying to make a difference and to survive in world where a man is judged by the merits of his birth and not his deeds. On the way to making their mark on civilization they encounter love and danger, and learn the real meaning of honor and passion.

Uno degli aspetti più divertenti dello scrivere è creare un mondo pieno di personaggi interessanti e delle vite che conducono. L'ho fatto anche con un altra premiata serie, la mia serie della famiglia irlandese Donally. In My Heart, Must Have Been the Moonlight, A Match Made in Scandal (vincitore del WISRWA Write Touch Reader's Award), e Angel in My Bed hanno come protagonisti i componenti di questa famiglia irlandese che si è fatta dal nulla e che cerca di fare la differenza e di sopravvivere in un mondo dove gli uomini sono giudicati per i meriti di nascita e non per le loro azioni. Sulla strada per lasciare il loro segno nella storia incontrano amore e pericolo, e imparano il vero significato della parola onore e passione.

The Donally Family series originally started out as two books, went to four, and with Angel in My Bed (HOLT Medallion and the Colorado Award of Excellence's winner) has now sequed into my new Charmed and Dangerous Mission Impossible series featuring the lives and stories of four men who work for the League Council an organization highly involved with protecting British security interests at home and abroad. But what they must protect is their hearts and each other. My character, David Donally in Angel in My Bed once belonged to this highly exclusive organization and I have a recurring character from the Donally books who does appear in this new series. As I said these worlds are all linked and these characters are living, eating, sleeping, and going about their lives at the same time as everyone else in these books. Each book is a stand alone with separate stories, but the world I’ve created is the same. I think this adds to the texture and realism of a book, especially for readers who are following the series. But I’m happy to say, you don’t have to read the series to enjoy each book.

La serie della Famiglia Donally in principio era composta di due libri, ma divenne di quattro, e con Angel in My Bed (vincitore del HOLT Medallion e del Colorado Award of Excellence) è ora continuata nella mia nuova serie Charmed and Dangerous Mission Impossible che racconta le vite e le storie di quattro uomini che lavorano per il League Council una organizzazione molto coinvolta nel proteggere gli interessi della sicurezza britannica a casa e all'estero. Ma quello che devono proteggere sono i loro cuori e gli altri. Il mio personaggio, David Donally di Angel in My Bed una volta apparteneva a questa organizzazione molto esclusiva ed ho un personaggio ricorrente dai libri dei Donally che appare in questa nuova serie. Come ho detto questi mondi sono tutti collegati e questi personaggi vivono, mangiano, dormono e vanno avanti con le loro vite nello stesso momento di tutti gli altri in questi libri. Ogni libro vive di vita propria con storie divise, ma il mondo che ho creato è lo stesso. Penso che questo aggiunga alla trama è al realismo di un libro, specialmente per le lettrici che stanno seguendo la serie. Ma sono felici di dire, che non dovete leggere tutta la serie per apprezzare ogni libro.

As you might tell from my recent books, Victorian England provides very fertile ground for my stories. Mid-nineteenth century Europe saw the beginning of great social and economic upheavals and the people who lived during that time experienced tremendous change in their lives. Using that realistic backdrop, I have created a fictional world filled with flawed but courageous characters where passions, honor, and loyalties collide with the mores of the time. My stories are gritty and passionate. The characters earn their happy ending.

Come potrete intuire dai miei libri più recenti, l'Inghilterra vittoriana fornisce un terreno molto fertile per le mie storie. L'Europa della metà del diciannovesimo secolo vide l'inizio di grandi sconvolgimenti sociali ed economici e la gente che viveva in quell'epoca sperimentò tremendi cambiamenti nelle loro vite. Usando questo sfondo realistico, ho creato un mondo di fantasia pieno di personaggi fallibili ma coraggiosi dove passioni, onore e lealtà si scontrano con i costumi del tempo. Le mie storie sono coraggiose e appassionate. I personaggi si guadagnano il loro lieto fine.

Wild and Wicked in Scotland is the first book in my new Charmed and Dangerous, Mission Impossible series that debuted in January 2007. Devlyn Sinclair, the earl of Hampstead was one of my most favorite characters to write. He was such a wicked, wicked bad boy on the outside, but very vulnerable beneath that dark exterior, which provided a great dynamic between him and the heroine, the American heiress he jilted at his own betrothal ball. Their story begins at that moment when she decides to take her own life and future in hand, and in the process literally runs into her betrothed on the road to Scotland. What ensues is an adventure of her lifetime where she learns that appearances are too often deceiving and destiny is hers to make. In Wild and Wicked in Scotland you meet the four men quartet this series will feature.

Wild and Wicked in Scotland è il primo libro nella mia nuova serie Charmed and Dangerous, Mission Impossible che ha debuttato nel gennaio del 2007. Devlin Sinclair, il conte di Hampstead è stato uno dei miei personaggi preferiti da scrivere. Era un così peccaminoso, peccaminoso cattivo ragazzo all'esterno, ma molto vulnerabile al di sotto di quell'apparenza tenebrosa, che ha dato molta dinamicità alla storia tra lui e l'eroina, l'ereditiera americana che lui pianta in asso al proprio ballo di fidanzamento. La loro storia incomincia nel momento in cui lei decide di prendere in mano la propria vita e il proprio futuro, e nel processo letteralmente incappa nel suo fidanzato sulla strada per la Scozia. Quello che segue è l'avventura della sua vita dove lei impara che le apparenze sono troppo spesso ingannevoli e che lei deve scegliere il suo destin. In Wild and Wicked in Scotland incontrerete il quartetto di uomini che questa serie avrà come protagonisti.

Sin and Scandal in England my September 26, 2007 AVON release will introduce my most mysterious League Council servant of the crown. Ian Rockwell first appeared in Angel in My Bed as David Donally’s partner on the case they were both working. Now he has a terrible secret and a mission of his own to finish. Bethany Munro whom you also met in Angel in My Bed had once been in love with the mysterious Sir Ian. But he walked out of her life without ever saying goodbye. For the last three years she has been living her life her own way and trying to make a difference to the world, when one day she sees Ian across a crowded ballroom and all of her old emotions come rushing back. Neither wishes to be recognized, they both have secrets that can get them killed, but their old feelings are still between them. Bethany never understood how Ian could walk away from her without ever telling her goodbye. Ian had no choice any more than he has a choice now to finish his mission regardless of his awakened desires. But he soon learns that Bethany is no longer the naive, young miss, he once knew and a roller coaster ride ensues as each one tries to outwit the other both in and out of bed, before they both realize they are stronger working together than apart. Without giving anything away, I can tell you, the ending in this book is a shocker.

Sin and Scandal in England la mia uscita del 26 di Settembre 2007 con la AVON introdurrà il mio servitore della corona della League Council più misterioso. Ian Rockwell è apparso per la prima volta in Angel in My Bed come socio di David Donally nel caso in cui stavano entrambi lavorando. Ora lui ha un segreto terribile e una missione tutta sua da portare a termine. Bethany Munro che avete anche lei incontrato in Angel in My Bed è stata in passato innamorata del misterioso Sir Ian. Ma lui è uscito dalla sua vita senza nemmeno dirle addio. Per gli ultimi tre anni lei ha vissuto la sua vita a modo suo e cercando di fare la differenza nel mondo, quando un giorno vede Ian attraverso una affollata sala da ballo e tutte le sue passate emozioni le piombano addosso. Nessuno dei due desidera essere riconosciuto, entrambi hanno dei segreti che li potrebbero far uccidere, ma i loro vecchi sentimenti sono ancora vivi tra di loro. Bethany non ha mai capito come Ian abbia potuto andarsene senza nemmeno mai dirle addio. Ian non aveva nessun scelta allora come non ha scelta ora di portare a termine la sua missione incurante dei suoi rinati desideri. Ma presto capirà che Bethany non è più la semplice, giovane ragazza che lui conosceva un tempo e una corsa sulle montagne russe incomincia mentre entrambi cercano di superarsi in astuzia dentro e fuori dal letto, prima che entrambi capiscano che sono più forti lavorando insieme che divisi. Senza timore di rivelare nulla, posso dirvi, che la fine di questo libro è spettacolare.

In Sin and Scandal in England, Bethany Munro has been one of my most unique heroines to date, with a vulnerable outer shell encased around a core strength she never knew she possessed. Neither did I know until I began writing her and she evolved into this wonderful young woman who goes from idealistic to mature and realistic as she realizes the organization she has grown to love is not at all what it seems. I so love creating layered characters and peeling back each layer to reveal something new with every chapter. It is my hope that people will enjoy this book because it is so different from what I usually write, more gothic and mood sweeping. Much of the book takes place on the turbulent sea-swept cliffs of Northeastern England, overlooking the North Sea. I loved this setting. Very moody. Very electric. And a perfect background for a budding romance that is equally as moody and electric.

In Sin and Scandal in England, Bethany Munro è stata una delle mie eroine più originali per l'epoca, con una guscio esterno vulnerabile intorno ad un nucleo interno forte che non ha mai saputo di possedere. Nemmeno io lo sapevo fino a che non ho cominciato a scrivere di lei e lei è mutata in questa meravigliosa giovane donna che passa da idealista a matura e realista mentre capisce che l'organizzazione che ha cominciato ad amare non è del tutto quello che sembra. Amo così tanto creare personaggi con molti strati e togliere ad uno ad uno ogni strato per rivelare qualcosa di nuovo ad ogni capitolo. La mia speranza è che la gente apprezzerà questo libro perchè è così diverso da quello che scrivo di solito, più gotico e mutevole nell'umore. La maggior parte del libro è ambientata nelle turbolente scogliere marine dell'Inghilterra del Nord Est, che dominano il Mare del Nord. Amo questa ambientazione. Molto imprevedibile. Molto elettrizzante. E uno sfondo perfetto per una storia d'amore che sta sbocciando che è anch'essa imprevedibile ed elettrizzante.

I’ve recently in last few weeks just signed with AVON to add two more books to my Charmed and Dangerous, Mission Impossible series. Rory Jameson, whom you met in Wild and Wicked in Scotland will appear in book #3, Pride and Passion in London in September 2008, and Braeden Maxwell book #4. This is a dynamic series filled with twists and turns, lots of surprises, and wonderful characters that I hope will stay with you a very long time after you put down the books.

I don't know if you want anything personal. :-) I've recently undergone a 135 pound weight loss and have made some appearances. This is a health magazine.

Finally, I have a new website at: www.melodythomasauthor.com. You can get to the new website at url www.melodythomas.com as well.

I am in the process of updating my Q&A section, but everything else is updated. I have a monthly contest for my listserv people. Please drop by and sign up for my newsletter, maybe win some signed books.

Di recente, nelle scorse settimane, ho firmato con la AVON per aggiungere altri due libri alla mia serie Charmed and Dangerous, Mission Impossible. Rory Jameson, che avete incontrato in Wild and Wicked in Scotland apparirà nel terzo libro Pride and Passion in London nel Settembre del 2008, e Braeden Maxweel nel quarto libro. Questa è una serie dinamica piena di svolte e cambiamenti, molte sorprese, e personaggi meravigliosi che spero rimarranno con voi per molto tempo dopo che chiudere i libri.

Non so se vi interessa qualcosa di personale su di me. :-) Di recente ho perso 60 kg e sono stata ospite di alcune trasmissioni. Quello che vedete di lato è una rivista che tratta temi di salute.

Infine, ho un nuovo sito web: www.melodythomasauthor.com. Potete anche raggiungere il sito tramite l'indirizzo: www.melodythomas.com

Sto aggiornando la sezione Domande&Risposte, ma tutto il resto è aggiornato. Ho un concorso mensile per le persone che sono iscritte alla mia mailing list. Per favore passate di là e firmate per ricevere la mia newsletter, potreste anche vincere delle copie autografate dei miei libri.

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Sin and Scandal in England
U.S release date: September 26, 2007

ISBN: 0061129607
ISBN-13: 9780061129605
Format: Mass Market Paperback, 384pp
Publisher: HarperCollins Publishers

Blurb: Succumbing to Sin...

Bethany Munro was once madly in love with dashing Ian Rockwell. Then Ian left on a mission for the crown, and Bethany was forced to put her heart aside...until one glittering night when she spies him across a crowded ballroom, and the feelings she once felt come rushing back. But she has her secrets...

...and so does he. Sir Ian Rockwell has led a dangerous life and is now a suspect in a crime he did not commit. He never imagined the naive girl he knew so long ago could be the beauty standing before him now or that she could help prove his innocence. But in a world of glamour and intrigue where nothing is as it seems, their perilous game of seduction soon turns into a night of sin, a night where they both discover the only thing more dangerous than passion is falling love.

Cedere al Peccato...

Bethany Munro era una volta pazzamente innamorata dell'affascinante Ian Rockwell. Poi Ian se ne è andato in missione per la corona e Bethany è stata costretta a mettere il suo cuore da parte… fino ad una notte scintillante quando lo intravede attraverso una sala da ballo affollata ed i sentimenti che aveva una volta ritornano più forti che mai. Ma lei ha i suoi segreti…

… e così lui. Sir Ian Rockwell ha condotto una vita pericolosa ed è ora sospettato di un crimine che non ha commesso. Non avrebbe mai immaginato che la ragazza ingenua che conosceva così tanto tempo fa potesse essere la bellezza che stava in piedi di fronte a lui ora o che lei potesse aiutarlo a dimostrare la sua innocenza. Ma in un mondo di fascino e intrigo dove niente è quello che sembra, il loro gioco pericoloso di seduzione presto si trasformerà in una notte di peccato, una notte dove entrambi scoprono che l'unica cosa più pericolosa della passione è innamorarsi.

Excerpt: First scene

England / Inghilterra

For Bethany Munro, gaiety and frivolity ended the moment Ian Rockwell walked through the arched doorway.

As if the winter snowstorm outside had swept into the glittering ballroom, a stir of cool, speculative whispers preceded him, reaching those finding respite at the sumptuous buffet table in the back of the crowded room. A scandal in black, his broad shoulders shaped by an elegantly cut evening jacket, he walked with physical grace, a quick dimpled smile and that at promise of sin prevalent in his eyes--a gaze reserved solely for the woman on his arm.

Champagne flute arrested against her lips, she found her breathing constricted by a tightly laced corset. Since venturing from secluded country life two years ago, she had learned quickly enough the world was rife with temptation. It surrounded her, taunted her. Yet she had never been tempted, for the carnal fantasy of only one man haunted her from the past and seemed to frame her future.

But now here he was with the beautiful widowed Countess Dermott draped on his arm, the one man who had ruined all other men for her, cordially greeting their host, casually stepping back into her life even as he did not know it yet. She watched as he moved with a smooth urbanity, stopping occasionally to speak with people as he worked his way across the room, a man comfortable amidst the aristocratic glamour of his wealthy surroundings.

Bethany had not seen Ian in three years, and she had never expected to see him again. Her blond hair perfectly coiffed; her blue azure silk and tulle gown nothing more than another jewel amid a sea of rainbow-colored attire. She wondered, if he would recognize her in the crowd, then her growing apprehension usurped the initial warmth she’d felt--because he was really here at Whitley Court, a very dangerous place for them both, and the last place in the world she wanted to encounter him.

Her awareness of him became so palpable that it seemed to stretch taut across the distance separating them. Her heartbeat raced. She suddenly wanted to slip from the ballroom. Did she dare? But as she considered the question, he suddenly looked across the ballroom directly at her.

She froze as rigid as the naked mermaid ice sculptures to her left and right. His eyes touched and held her, only the merest hesitation in his sensual features, his face dark and intent. Then the woman on his arm spoke to him and, just that quickly, the contact shattered.

He bent his leonine head to listen, his mouth widening into an easy smile, his handsome face taking on a boyish cast in the warm glow of lamplight reflected in the golden tissue-draped walls and ceiling of the ballroom--all as if the last ten seconds had not occurred, as if Bethany had only imagined the touch of green fire in his eyes when they’d fallen on her.

Ian Rockwell had barely noticed she was alive.

Bethany felt a stab in her chest, yet despite herself, she made herself stand straight and tall and wrapped herself in cool composure as if she had never laid her heart at his feet and he had walked away.

Charlene giggled close to her ear. The tip of her crimson lace fan strategically placed at her chin shut Bethany’s mouth. “Don’t bother lusting after him, oh friend of mine,” she whispered. Bethany and Charlene Dubois, her host’s daughter, had met at England’s Academic Conservatory for Young Ladies two years ago. “As you can see, my Aunt Serena has taken Sir Ian off the market.”

Bethany was astounded by an unfamiliar timidity and the growing tightness in her chest. Had he been a “Sir” when she had known him? “I have no idea of whom you are speaking,” she replied, snapping open her own fan.

As the orchestra opened another waltz, the final set for the evening, Ian escorted the exotic Countess Dermott onto the floor. He seemed to tower over the dark-haired beauty. She was not tall, so perhaps every man around her looked that much taller.

“Yes, you do.” Charlene laughed, the movement setting fire to the diamond necklace that lay atop the pale shelf of her ample bosom. “He is quite wealthy, rich as Croesus they say,” she added coyly. “My Aunt met him a few months ago at the home of a mutual acquaintance. It would be a coup for Papa if Sir Ian should decide to join our organization. The Rockwells are an established family.”

“Are they?”

Charlene giggled, as if Bethany should already be privy to such local details when, in reality she’d only arrived at Charlene’s home from the conservatory two weeks ago. “His family has resided in these parts since the Vikings dominated this countryside. He is a bachelor again. His wife passed away some years ago.”

Wife? Bethany’s heartbeat stumbled. “He was married? When?”

“Three or four years ago.” Charlene waved her plump hand dismissively as she turned her focus to the banquet table. “Some whirlwind courtship and wedding that ended tragically. No one really knows what happened.” She examined the creamed salmon and cucumber hors d’oeuvres with the eye of a connoisseur. “Do you want one?”

Bethany shook her head, a sudden queasiness overtaking her. She wasn’t feeling her best.

Charlene plopped the cucumber wedge between her lips. “Sir Ian wasn’t married long enough for him to bring his wife home. In fact, the prodigal son only just returned this fall. He has been somewhat reclusive. Papa must have included him at the last moment. He isn’t on the guest list.” Charlene turned the topic to the group of Italian gentlemen currently approaching from the other end of the buffet table

Outside the large windows, huge snow flakes had begun to crystallize against the glass as the storm sweeping off the North Sea began to blanket the provincial estate in white. But inside, the air was clement, nearly hot. Drink and food were liberally proffered to guests. Couples filled the dance floor. Bethany sighed. Ian had been married and widowed since she’d fallen in love with him those years ago.

As a handsome Italian count requested her hand in the waltz, she forced a smile, accepting his invitation to dance as if she were an actress stepping into the part of a grand play. She danced with an exuberance and a passion that extended to every corner of her life. Indeed, she never did anything halfway. The world was her oyster and she was its pearl, she’d always told herself, many times, as if saying it often enough would make her believe it was true. Perhaps that had been her greatest fault. She put too much of herself into the act of living. People were always telling her she worked too hard at making others see her, and now, when all she wanted was to disappear into the tiny cracks in the floor, she felt as if a huge ball of light were shining down on her, revealing her most embarrassing flaws.

“You are here for the two weeks?” her partner asked, sweeping her in a majestic circle to the flowing strains of music.

The fragrance of his flowery cologne surrounded her in an altogether unpleasant way, but she presented him with a distracted smile. “Yes. And you?” she asked, despite knowing he was. She’d seen the exclusive invitation list and knew exactly who was invited to this event, which was why Ian’s presence had caught her off her guard.

The count followed with a chat about the weather and other mundane topics that did not require her full attention and enabled her to catch glimpses of Ian and the countess. “Yellow,” the man said after another turn.

Yellow? She pulled herself out of her thoughts.

“I have seen you in London recently,” he said. “Some weeks ago, I believe. You were wearing yellow.”

Something in his tone cooled her. “I haven’t been to London in months.”

“No?” He leaned back and considered her. “I am sure I saw you there. But I cannot put my finger on where.”

She threw herself into the waltz, a fact noted by her partner for he pulled her nearer.

“And as I said, sir. You are mistaken. Miss Dubois and I were still at the conservatory where we both lived until the break two weeks ago.”

“You are good friends with Lord Whitley’s daughter?”

“We attend university together. Her father sponsors the science curriculum at the conservatory.”

“Ah, an enlightened woman,” he said, his dark eyes intent on her face. “It is odd to me that I should find a woman with your, um, assets...unmarried.”

“My assets?” She feigned ignorance. “I am hardly wealthy. Certainly not as you are, sir.”

Pleased with her flattery, he tightened his hold. “You are very beautiful, Signorina Munro.”

Bethany traveled alone with her maid, and some men erroneously considered her easy pickings. She spent the rest of the dance fending off the loquacious count, as he seemed bent on seducing her. She suddenly wanted out of this room. She stepped on the man’s polished shoes nearly causing him to trip, her usual glib riposte hidden in her apologetic smile. Oaf, she thought, and couldn’t care less if this foreign lothario thought her ungainly and gauche.

The music concluded in a resounding crash of cymbals. The man, limping, escorted Bethany off the floor back to the buffet table, with a flourish typical of every Italian she had ever met, bowed over her gloved hand and quickly made his escape. Snapping open her fan, she watched him move into the crush exiting the floor. Her eyes suddenly froze on the couple standing just at the edge of the dance floor. Her pulse halted.

Bethany had stopped searching for Ian. Now without any effort at all, she stood less than thirty feet from him, his tall form easily recognizable in the crowd. Her gaze rose from the white-gloved hand intimately splayed on the woman’s small waist ...and collided with his eyes.

Her breath shuddered to a complete halt. Ian was watching her over Countess Dermott’s diamond- sprinkled hair, his expression now devoid of polite mask as he raised a glass of wine to his lips and sipped.

Bethany did not imagine the touch of green fire in his gaze, assessing her, closing the distance between them, melting the years as if they were no longer part of the past. She felt that touch deep within her like a bruise on bone.

They each looked away from the other at the same time. And, despite the initial shock and illogic of her response, she felt something else, something familiar and very much alive. Something that made her a little afraid. He not only knew who she was, but he was not pleased to see her--anymore than she had been to see him.

She relaxed a little as another man stepped forward to claim her hand for the next waltz, until she saw who it was.

Lord Whitley’s secretary and bodyguard, Sir John Howard, stood in front of her. If there was any man present tonight that made her sick to her stomach, this was he.

Dressed much as Ian was in a formal jacket with tails, he might have been dashing if Bethany had a penchant for older, slippery men who took advantage of younger women. “Miss Munro,” he said. “I believe I am on your dance card.”

She had no dance card and didn’t pretend to be polite. He’d been watching her, she realized, and not in the way one watches a woman he wishes to seduce. “My feet ache, Sir John. I have finished waltzing for the night.”

She sidestepped him but he moved to block her exit, casually reaching across her for a chocolate strawberry on the table. “I see you have taken note of the countess’s latest lover.” He bit into the sweet fruit.

It was never a good sign to come under Sir John’s scrutiny, and, while his words bore a hint of indifference, his eyes continued to study her. His conversation bothered her. Not because the exchange was highly inappropriate, but because he had discovered her uncertainty with such ease and would make her the insect in his petri dish.

“You believe they are not?” he asked.

She fixed her gaze on Sir John’s face. “Why would I take note of anyone Countess Dermott considers her lover?”

Why would it matter to him what he thought?

“I see I have made you uncomfortable,” he conceded.

She smiled. “Not at all, Sir John.”

Uncomfortable was too mild a response for a man she suspected of being a cold-blooded murderer. Without excusing herself, she swept past him and let herself vanish into the crowd.

Per Bethany Munro, il gioia e frivolezza sono finite nel momento in cui Ian Rockwell è entrato attraverso la porta ad arco.

Come se la tempesta di neve invernale all'esterno avesse spazzato la sala da ballo luccicante, un mulinello di bisbigli freddi e speculativi lo aveva preceduto, raggiungendo quelli che cercavano sollievo alla sontuosa tavola del buffet nella parte posteriore della stanza affollata. Uno scandalo in nero, le sue ampie spalle messe in risalto da una giacca da sera dal taglio elegante, camminò aggraziatamente, un sorriso veloce che formava delle fossette sul suo volto e quella promessa di peccato nei suoi occhi - uno sguardo fisso riservato solamente alla donna al suo braccio.

Il bicchiere di champagne che si bloccava contro le sue labbra, scoprì che il suo respiro era costretto da un corsetto di merletto allacciato strettamente. Da quando si era avventurata lontana dalla vita reclusa di paese due anni fa, aveva imparato abbastanza rapidamente che il mondo era pieno di tentazioni. La circondavano, schernendola. Tuttavia lei non era mai stata tentata, dato che la fantasia carnale per un unico uomo la perseguitava dal passato e sembrava incorniciare il suo futuro.

Ma ora lui era qui con la bella vedova Contessa Dermott abbarbicata al suo braccio, l'unico uomo che aveva rovinato tutti gli altri uomini per lei, che cordialmente salutava il loro ospite, facendo un passo con indifferenza nuovamente dentro la sua vita proprio come se non lo sapesse ancora. Lei lo guardò mentre si muoveva con una cortesia affabile, smettendo occasionalmente di parlare con la gente mentre si faceva strada attraverso la stanza, un uomo a suo agio in mezzo al fascino aristocratico dei suoi ricchi vicini.

Bethany non aveva visto Ian da tre anni e non aveva mai pensato di rivederlo. I suoi capelli biondi perfettamente acconciati; il suo abito di seta azzurra e tulle nient'altro che un altro gioiello in mezzo ad un mare di abbigliamenti del colore dell'arcobaleno. Si domandò, se lui l'avrebbe riconosciuta nella folla, poi la sua apprensione crescente usurpò il calore iniziale che aveva provato - perché lui era realmente qui a Whitley Court, un posto molto pericoloso per entrambi e l'ultimo posto al mondo in cui lei desiderasse incontrarlo.

La sua consapevolezza di lui diventò così palpabile che sembrava allungarsi attraverso la distanza che li separava. Il suo battito cardiaco si accelerò. Desiderava improvvisamente uscire furtivamente dalla sala da ballo. Avrebbe osato? Ma mentre considerava la domanda, lui improvvisamente guardò attraverso la sala da ballo direttamente verso di lei.

Si impietrì come le sculture di ghiaccio nude delle sirene alla sua destra e sinistra. I suoi occhi la toccarono e imprigionarono, soltanto una leggera esitazione nei suoi lineamenti sensuali, il suo volto tenebroso e intento. Poi la donna al suo braccio gli parlò e, altrettanto rapidamente, il contatto si frantumò.

Piegò la sua testa leonina per ascoltare, la sua bocca che si allargava in un sorriso leggero, il suo volto affascinante che assumeva un abbozzo fanciullesco nel caldo riverbero della luce delle lampade riflessa nelle pareti tappezzate e nel soffitto della sala da ballo - tutto come se gli ultimi dieci secondi non ci fossero stati, come se Bethany avesse solo immaginato il tocco di fuoco verde nei suoi occhi quando si erano posati su di lei.

Ian Rockwell aveva notato a mala pena che lei era viva.

Bethany sentì una stretta al petto, tuttavia malgrado sè, si obbligò a rimanere in piedi e a testa alta e si avvolse in un atteggiamento freddo come se non avesse mai posto il suo cuore ai suoi piedi e lui se ne fosse andato via.

Charlene rise scioccamente vicino al suo orecchio. La punta del suo ventaglio di merletto cremisi disposto strategico davanti al suo mento tappò la bocca di Bethany. “Non vi disturbate a bramare dietro lui, mia cara amica„, le bisbigliò. Bethany e Charlene Dubois, figlia del suo ospite, si erano incontrate all'Accademia Musicale Inglese per Giovani Signore due anni prima. “Come potete vedere, mia zia Serena ha messo Sir Ian fuori mercato„.

Bethany era sbalordita da una timidezza poco familiare e dalla restrizione crescente nel suo petto. Era stato un “Sir" quando lo aveva conosciuto? “Non ho idea a chi vi stiate riferendo„, rispose lei, aprendo di scatto il proprio ventaglio.

Mentre l'orchestra iniziava un altro valzer, il ballo finale per la sera, Ian scortò l'esotica Contessa Dermott sulla pista. Sembrava torreggiare sulla bellezza dai capelli scuri. Non era alta, così forse ogni uomo intorno a lei sembrava molto più alto.

“Sì, lo sapete„ rise Charlene, il movimento che irradiava fuoco alla collana di diamanti che si posava sopra il pallido ripiano del suo ampio petto. “È abbastanza ricco, ricco come Creso dicono„, aggiunse lei ha aggiunto timidamente. “Mia zia lo ha incontrato alcuni mesi fa a casa di una comune conoscenza. Sarebbe un colpo per Papa se Sir Ian decidesse di unirsi alla nostra organizzazione. I Rockwells sono una famiglia stabile„.

“Lo sono?„

Charlene rise scioccamente, come se Bethany dovesse già essere al corrente di tali particolari locali quando, in realtà lei era arrivata nella casa di Charlene dal Conservatorio soltanto due settimane prima. “La sua famiglia risiede da queste parti da quando i Vichinghi dominavano questa campagna. È di nuovo uno scapolo. Sua moglie è morta qualche anno fa„.

Moglie? Il battito cardiaco di Bethany salto qualche colpo. “È stato sposato? Quando?„

“Tre o quattro anni fa„. Charlene agitò la mano grassoccia mettendo fine alla discussione mentre si spostava la sua attenzione verso la tavola del banchetto. “Un qualche corteggiamento vorticoso e delle nozze che si sono concluse tragicamente. Nessuno sa realmente cosa è accaduto„. Esaminò gli antipasti di crema di salmone e cetriolo con l'occhio di un intenditore. “Ne desiderate uno?„

Bethany scosse la testa, una nausea improvvisa che la opprimeva. Non si sentiva al suo meglio.

Charlene lasciò cadere il cuneo di cetriolo fra le sue labbra. “Sir Ian non è stato sposato abbastanza a lungo da portare sua moglie a casa. Infatti, il figliol prodigo è tornato a casa soltanto questo autunno. È stato in qualche modo ritirato. Papa deve averlo incluso all'ultimo momento. Non è sulla lista degli ospiti„. Charlene cambio argomento di discussione puntando sul gruppo di signori italiani che si stava avvicinando in quel momento dall'altra estremità della tavola del buffet.

Fuori delle grandi finestre, enormi fiocchi di neve avevano cominciato a cristallizzarsi contro il vetro mentre la tempesta che arrivava dal Mare del Nord cominciava a ricoprire la proprietà di provincia di bianco. Ma all'interno, l'aria era clemente, quasi calda. Bevanda e cibo erano offerti liberalmente agli ospiti. Le coppie riempivano la pista da ballo. Bethany sospirò. Ian era stato sposato e vedovo da quando lei si era innamorata di lui anni fa.

Mentre un affascinante conte italiano chiedeva la sua mano per un valzer, lei si sforzò di sorridere, accettante il suo invito a ballare come se fosse un'attrice che si immedesimava nella parte di una grande commedia. Ballò con un entusiasmo e una passione che si estendeva ad ogni angolo della sua vita. Effettivamente, non aveva mai fatto qualche cosa a metà. Il mondo era la sua ostrica ed lei era la sua perla, si era sempre detta, molte volte, come se dirlo abbastanza spesso la incitasse a credere che fosse vero. Forse era stata la sua colpa più grande. Aveva messo troppo di sè nell'atto di vivere. Le persone le dicevano sempre che lavorava troppo duramente per fare in modo che gli altri la vedessero ed ora, quando tutto quello che desiderava era sparire nelle piccolissime crepe del pavimento, si sentiva come se una sfera enorme di luce stesse splendendo su lei, rivelando i suoi difetti più imbarazzanti.

“Siete qui per le due settimane?„ le chiede il suo compagno di ballo, guidandola in un cerchio maestoso accompagnato dai suoni fluenti della musica.

La fragranza fiorita della sua colonia la circondava in un modo del tutto sgradevole, ma lei gli offrì un sorriso distratto. “Sì. E voi?„ chiese lei, malgrado sapesse che lo era. Aveva visto la lista esclusiva degli invitati e sapeva esattamente chi era stato invitato a questo evento, e questo era il motivo per cui la presenza di Ian l'aveva presa di sprovvista.

Il conte continuò a chiacchierare circa il tempo ed altri soggetti mondani che non richiedevano la sua completa attenzione e le permise di incrociare lo sguardo con Ian e la contessa. “Giallo„, disse l'uomo dopo un'altra giravolta.

Giallo? Si sforzò di uscire dai suoi pensieri.

“Vi ho vista di recente a Londra„ disse lui. “Alcune settimane fa, credo. Indossavate un vestito giallo„.

Qualcosa nel suo tono la congelò. “Non sono stata a Londra da mesi„.

“No?„ Si inclinò indietro e la guardò attentamente. “Sono sicuro di averla vista là. Ma non posso dire con certezza dove„.

Lei si fece coinvolgere dal valzer, un fatto notato dal suo compagno di ballo che la attirò più vicino.

“E come ho detto, signore. Vi sbagliate. La signorina Dubois ed io eravamo ancora al conservatorio in cui entrambe abbiamo vissuto fino alla pausa due settimane fa„.

“Siete buona amica con la figlia di Lord Whitley?„

“Frequentiamo insieme l'università. Suo padre patrocina il programma di studi di scienza al conservatorio„.

“Ah, una donna illuminata„, disse lui, i suoi occhi scuri intenti sulla sua faccia. “È strano per me trovare una donna con i vostri, um, beni… nubile„.

“I miei beni?„ finse ignoranza. “Sono appena ricca. Certamente non come lo siete voi, signore„.

Compiaciuto dalla sua adulazione, lui aumentò la sua stretta. “Siete molto bella, Signorina Munro„.

Bethany viaggiava da sola con la sua domestica ed alcuni uomini erroneamente la consideravano una presa facile. Passò il resto del ballo respingendo il loquace conte, poichè lui sembrava impegnato a sedurla. Desiderò improvvisamente uscire da questa stanza. Pestò le scarpe lucide dell'uomo e quasi lo indusse a inciampare, la sua usuale risposta disinvolta nascosta nel suo sorriso di scusa. Uffa, pensò e non avrebbe potuto importarle di meno se questo libertino straniero la considerasse goffa e maldestra.

La musica si concluse in un clamoroso scoppio di cimbali. L'uomo, zoppicando, scortò Bethany fuori della pista da ballo di nuovo alla tavola del buffet, con un inchino tipico di ogni italiano che aveva incontrato, piegandosi sopra la sua mano guantata e rapidamente guadagnando la sua fuga. Aprendo di scatto il suo ventaglio, lei lo guardò entrare nella folla che usciva dalla pista da ballo. I suoi occhi si fissarono improvvisamente sulla coppia che si levano in piedi appena sul bordo della pista da ballo. Il suo battito si fermò.

Bethany aveva smesso di cercare Ian. Ora senza alcun sforzo, lei stava in piedi a meno di un metro da lui, la sua figura alta riconoscibile nella folla. Il suo sguardo fisso salì dalla mano guantata di bianco intimamente appoggiata sulla vita sottile della donna… e si scontrò con i suoi occhi.

Il suo respiro tremò fino a fermarsi completamente. Ian ora la stava guardando al di sopra dei capelli spruzzati di polvere di diamante della Contessa Dermott, la sua espressione priva della maschera gentile mentre alzava un bicchiere di vino alla sue labbra e sorseggiava.

Bethany non aveva immaginato il tocco di fuoco verde nel suo sguardo fisso, che la valutava, chiudendo la distanza tra loro, sciogliendo gli anni come se non facessero più parte del passato. Sentì quel tocco in profondità dentro lei come una contusione ad un osso.

Entrambi distolsero lo sguardo allo stesso tempo. E, malgrado lo shock iniziale e l'illogicità della sua risposta, sentì qualcos'altro, qualcosa di familiare e molto vivo. Qualcosa che la rendeva un poco impaurita. Non solo lui sapeva chi era lei, ma non era contento di vederla - non di più di quanto lo era stata lei di vedere lui.

Si distese un poco mentre un altro uomo si fece avanti per esigere la sua mano per il valzer seguente, fino a che lei non vide chi era.

Il segretario di Lord Whitley e guardia del corpo, Sir John Howard, stava in piedi davanti lei. Se c'era stasera qualche uomo presente che le faceva star male di stomaco, questo era lui.

Vestito come lo era Ian in una giacca formale con le code, avrebbe potuto essere affascinante se Bethany avesse avuto un inclinazione per gli uomini più anziani e viscidi che si approfittavano delle donne più giovani. “Signorina Munro„, disse lui. “Credo di essere sul vostro carnet di ballo„.

Lei non aveva un carnet di ballo e non fece finta di essere gentile. Lui la stava guardando, realizzò e non nel modo in cui si guarda una donna che si desidera sedurre. “I miei piedi fanno male, Sir John. Ho finito di ballare il valzer per stanotte„.

Lo oltrepassò ma lui si mosse per bloccare la sua uscita, allungando la mano con indifferenza attraverso di lei per una fragola ricoperta di cioccolato sulla tavola. “Ho visto che avete preso nota dell'ultimo amante della contessa„. Morse il dolce frutto.

Non era mai un buon segno finire sotto esame dell'accurato Sir John e, mentre le sue parole palesavano un che di indifferenza, i suoi occhi continuavano a studiarla. La sua conversazione la importunava. Non perché lo scambio era altamente inappropriato, ma perché lui aveva scoperto la sua incertezza con tale facilità e questo l'aveva resa l'insetto nella sua capsula di Petri.

“Credete che non lo siano?„ chiese lui.

Lei fissò il suo sguardo sulla faccia di Sir John. “Perchè dovrei prendere nota di chiunque la contessa Dermott consideri suo amante?„

Perchè questo importava a lui, che cosa stava pensando?

“Vedo che vi ho messa a disagio„, le concesse lui.

Lei sorrise. “Per niente, Sir John„.

A disagio era una risposta troppo tiepida per un uomo che lei sospettava essere un assassino a sangue freddo. Senza scusarsi, scivolò oltre lui e si lascò svanire tra la folla.

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