Cosa rende una vita degna di essere vissuta? Cosa deve essere fatto per potersi sentire fieri di sé stessi? E cosa invece non deve essere fatto per evitare di vergognarsi? Dominic Renbourne si trova a questo punto della sua esistenza: annoiato, insoddisfatto e lievemente disgustato dalla sua situazione,quando il fratello gemello Kyle si presenta alla sua porta, facendogli un'offerta che non può rifiutare. Per un paio di settimane dovrà fingersi lui ed andare a trovare la sua probabile futura moglie, ottenendo in cambio una piccola propietà tutta per lui. Un compito non particolarmente difficile per Dominic e con una ricompensa enorme, quella di dare finalmente un senso ai suoi giorni vuoti. Rancori, astio e sofferenze a questo prezzo, possono essere dimenticati. Anche se questa farsa coinvolge un'innocente incapace di difendersi, la giovane Meriel, che da diciott'anni, dopo la tragica morte dei genitori, non ha più proferito parola. Che non sembra in grado né di comprendere né di interagire con gli altri. Che probabilmente è poco più di una ritardata nel migliore dei casi, od una povera pazza nel migliore e che quindi starebbe meglio in un manicomio. Ma è molto ricca e quindi per il conte di Wrexam, padre dei giovani, una nuora appetibilissima. Dominic, chiusi a chiave i suoi scrupoli, parte alla volta della dimora della fanciulla e lì il suo destino si compirà. Conoscerà la bellisima Meriel, angelo, donna, bambina, padrona, prigioniera, inconsapevole, ferita, sensuale, spirituale, viva e morta. Allora i programmi, le promesse, i patti e le convenienze perderanno di significato per divenire solo vuoti contenitori della mancanza di senso che sembra dominare la vita dei cosiddetti sani di mente e la società intera. E Dominic dovrà confrontarsi oltre che con Meriel, soprattutto con sè stesso ed i propri desideri. Con l'amore, con la passione, col coraggio o meno di perseguirli e realizzarli come obiettivi, od abbandonare il campo e fuggire a testa china per sempre.
Il tema della follia è estremamente delicato, benché molto popolare tra gli scrittori. Non è facile trattarlo con equilibrio senza scadere nel grottesco o peggio ancora nel superficiale. Ancor più difficile inserirlo in un genere come il romance, che per sua natura rifugge la pazzia, portatrice sana di non lieto fine. Eppure Mary Jo Putney ci riesce con una delicatezza ed una naturalezza sorprendenti, narrandoci l'odissea umana di Meriel dalla sua parte, nella sua mente, senza giudicarla e lasciando libero il lettore di seguirla da sé, regalandoci pagine di incredibile lirismo ed intesità. L'autrice parla non alla nostra mente ma al nostro cuore, questa è una storia che va prima di tutto “sentita” esattamente come succede a Dominic quando incontra Meriel ed inizia a vedere con i suoi occhi, ad ascoltare con le sue orecchie, a percepire con tutti i sensi oltre le apparenze e dentro il nucleo delle cose e delle persone. Dominic ritorna come bambino, apprende tutto di nuovo attraverso Meriel, così come Meriel potrà finalmente divenire adulta, riappropiarsi del suo passato e gettare un ponte verso quel mondo di umanità che la rifiuta per provare a costruirsi un futuro, non da esiliata, ma divenendone parte integrante. Entrambi si scopriranno e scopriranno l'altro attraverso il loro incontro ed il loro confronto, comprendendo la natura che li circonda e quella loro intima, che è forse il compito più difficile e spaventoso, perchè nulla è più terribile che essere nudi di fronte alla propria anima, buia o luminosa che sia.
C'è molta luce in questo racconto, la luce della bellezza interiore, della purezza, della bontà, del coraggio, della giustizia, dell'amore disinteressato, una luce che chiede di avvolgerci e di penetrarci all'interno e ci voleva di certo una scrittrice dal talento sopraffino come la Putney per illuminarci con un racconto che avrebbe potuto inghiottirci nell'oscurità, regalandoci due protagonisti splendidi ed inusuali, estremamente veri, vibranti, forti e coinvolgenti. Sfido chiunque a non commuoversi o non amare l'entusiasta Dominic, così delicato ma anche determinato o l'eterea Mariel, combattente disperata ma testarda per conservare la salute mentale e la sensibilità intatta. Un romanzo toccante e poetico, raro e prezioso nella sua unicità, leggere e fare il confronto per credere con Cuori segreti di Anna Campbell, anch'esso uscito il mese scorso, dove la pazzia è nominata plurime volte, ma non ve ne è traccia alcuna nel racconto e dove egualmente, di sofferenza, tanto citata, non se ne vede traccia.
si tratta del primo romanzo della trilogia delle Spose (Bride Trilogy) così composta 1 - LA PAZZIA DEL CUORE (The Wild Child) – protagonisti Dominic Renbourne e Meriel Grahame
2 - LA DONNA DI GIADA (The China Bride) – protagonisti Kyle Renbourne, fratello gemello di Dominic, e Troth Montgomery
3 - The Bartered Bride (inedito in Italia) – protagonisti Gavin Elliott e Alexandra Warren