Siamo a Parigi agli inizi dell'ottocento.
La giovane protagonista di questa storia è appena arrivata nella capitale francese e proviene dal Granducato di Toscana, dove la sua famiglia si è rifugiata per sfuggire ai massacri della rivoluzione.
Si tratta di una ragazza avvenente e dalla forte personalità e ben presto la sua vita si legherà a quella di un affascinante ufficiale dell'esercito francese, il capitano Edmond Beauchamps.
Ma la loro storia d'amore sarà contrastata e prima di giungere a un felice compimento dovrà superare numerose difficoltà.
Sullo sfondo troviamo una Francia che porta ancora dolorosamente i segni della rivoluzione francese e che vive in apprensione per le battaglie napoleoniche.
Cosa ne sarà di Edmond e Charlotte? E quanti intrighi si nascondono tra le sete e i merletti dei balli di corte?
Sulle ceneri della rivoluzione francese, si svolge la vicenda di due giovani fratelli, Jan Paul e Charlotte, vissuti per tutta l'adolescenza in Italia, nel Granducato di Toscana, dove i genitori, la nobile Juliette e il non titolato Philippe, si sono rifugiati per sfuggire alle ripercussioni della Rivoluzione e al crescente potere di Napoleone.
I due fratelli vengono educati dai genitori a credere nella libertà e nell'uguaglianza tra le persone, senza dare importanza alle barriere sociali e ai privilegi che un titolo comporta, e a considerare le persone più povere e sfortunate come loro pari.
Charlotte è una giovane lady ribelle e testarda, che non accetta soprusi, impulsiva non riesce a controllare le sue emozioni, dice quello che pensa, crede nella parità delle persone, ma soprattutto vuole sposarsi solo esclusivamente per amore, non certo per consolidare qualche relazione tra famiglie nobili, e i genitori le hanno dato libertà di scelta, certamente cosa rara in quel periodo, ma non impossibile visto l'amore che i suoi genitori provano l'uno per l'altro pur essendo di diversa estrazione sociale.
Il fatto che la madre sia una nobile e il padre un semplice uomo del popolino, un tempo seguace di Robespierre, consolida la convinzione della giovane di sposarsi solo quando incontrerà l'uomo giusto.
E l'uomo giusto corrisponde al capitano Edmond Beauchamps che all'inizio considera la giovane solo una nobile giovinetta viziata e impulsiva, ma non può fare a meno di innamorarsene nonostante non voglia alcun legame.
Prima che Edmond parta in battaglia, i due giovani si promettono amore eterno, e quando non fa ritorno, Charlotte si ritrova ad affrontare il dolore e molte traversie.
Si rifugia presso una famiglia dove trova lavoro come istitutrice e dove cresce con amore la figlia avuta da Edmond. E' proprio grazie all'amore che nutre per la sua bambina che Charlotte impara ad abbassare la testa, a scendere a compromessi e ad adeguarsi alle autorità e a quelle regole che mai prima avrebbe tollerato.
Nonostante il periodo Napoleonico e l'ambientazione francese non siano il periodo storico che prediligo, ho trovato il romanzo di semplice lettura, scorrevole. Charlotte è sì capricciosa, ma lotta fino in fondo per ottenere ciò che vuole con coerenza, mentre il fratello Jan Paul, mi è sembrato abbastanza pasticcione in amore, nemmeno lui sa veramente ciò che vuole , ama una ma sta con l'altra! Un comportamento da immaturo.
Ho avuto l'impressione che la scrittrice abbia voluto creare un personaggio femminile dal carattere e le convinzioni che mal si adattano all'epoca storica, per una rivalsa con chi ha sempre trattato le donne come strumento e non come persona, ho pensato questo perchè benchè sia molto giovane Charlotte è in effetti uno spirito quasi libero.
Per quanto riguarda il personaggio maschile , benchè abbia un carattere forte, Edmond mi è sembrato troppo condiscendente a tutti i capricci di Charlotte, specialmente quando lei parte e sta via quasi un anno per adempiere a una promessa fatta alla madre ! Non si lascia così tanto un uomo da solo non trovate?
Anche se non ho letto il prequel della storia dove si parla dei genitori della protagonista, si capisce abbastanza quello che è successo prima, credo che in questo Laura Gay sia stata brava, perchè ho ricostruito un po' la vita dei genitori mentre leggevo.
Inoltre benchè il periodo storico non sia il mio preferito come detto prima, avrei avuto piacere di trovarvi qualche evento in più di importanza storica. Posso solo consigliare alla scrittrice di mantenere il suo stile, cercando di dare più spessore ai personaggi, che ho trovato descritti in modo un po' carente anche se interessanti, perchè quando leggiamo un libro, ci aspettiamo di sapere molto di più delle persone a cui affidiamo fiduciose parte del nostro tempo e della nostra attenzione, e perchè vogliamo e spesso sentiamo tutte le sensazioni che provano, tutte le gioie o dolori. A me succede di piangere o di ridere con loro, e quando la parola fine completa l'ennesimo viaggio in una storia che fa sognare speri che il prossimo libro che leggerai sia almeno alla stessa altezza.
Il libro è il sequel di "La Rosa di Parigi" .