Londra, maggio 1852. Poppy Hathaway è a Londra per la sua terza stagione e con la sua famiglia risiede presso il prestigioso Rutledge Hotel. È molto bella, ha una dote di tutto rispetto, suo fratello è un visconte e la sua condotta è irreprensibile. Eppure a 23 anni è ancora nubile. La ragione? Principalmente la sua intelligenza: cresciuta in una famiglia dove si parla e si discute di tutto, dalla politica mondiale alla poesia greca, Poppy è incapace di assumere l’atteggiamento quieto e condiscendente richiesto alle fanciulle in cerca di marito e la sua conversazione è troppo brillante e priva di adulazioni. Inoltre, la sua è una famiglia decisamente non convenzionale, piuttosto emarginata dal ton nonostante il fratello sia Lord Ramsay. In realtà, si tratta di un titolo che Leo Hathaway, a sua volta reputato un libertino della peggior specie, ha ricevuto quasi per caso, in quanto unico superstite di una linea di sangue estintasi per una serie di decessi piuttosto ravvicinati. A peggiorare le cose, le due sorelle maggiori hanno sposato personaggi piuttosto discutibili secondo i canoni dell’epoca: l’uno si è arricchito con una casa da gioco (lo splendido Cam Rohan, già incontrato in “Peccati d’inverno” e protagonista di “Mine till Midnight”) e l’altro (Merripen di “Seduce me at sunrise”) è una specie di factotum “adottato” dalla famiglia Hathaway da bambino; per di più entrambi hanno sangue Rom nelle vene.
Oltre tutto Poppy non è disposta a sposarsi per interesse: vuole il vero amore, come le sorelle che l’hanno preceduta: più di tutto, però, desidera una vita calma, serena, rispettabile, al riparo dagli scandali e dalle disavventure che in qualche modo hanno segnato la vita della sua strana famiglia. Finalmente, pensa di aver trovato l’uomo della sua vita: Michael Bayning, figlio del Visconte Andover, s’innamora, ricambiato, di lei. Peccato, però che il bel Michael sia molto dipendente dal padre e succube della sua volontà, al punto di ritardare continuamente l’ufficializzazione del suo corteggiamento. È un errore che pagherà a caro prezzo. Per una serie di circostanze fortuite, Harry Rutledge, ricchissimo proprietario dell’hotel, incontra Poppy e ne resta letteralmente fulminato: non capisce bene come o perché ma sa che deve averla, perché lei rappresenta una luce che la sua vita non ha mai conosciuto. Harry è bello, intelligente e privo di scrupoli quando si tratta di ottenere ciò che desidera; sa di avere poco tempo prima della fine della stagione e teme che Michael possa riuscire ad ottenere l’approvazione paterna. Così, manovra il vecchio Andover in modo tale che questi minaccia di diseredare il proprio figlio in caso di un simile fidanzamento: è la fine per Michael che, nonostante l’incoraggiamento degli stessi Hathaway, si rifiuta di fuggire a Gretna e abbandona Poppy con il cuore spezzato. A questo punto per Harry è molto facile circondare la giovane donna di attenzioni e approfitta di un suo momentaneo smarrimento per farsi sorprendere con lei in una situazione compromettente: il matrimonio “riparatore”, al quale Harry è ben felice di accondiscendere, è in realtà osteggiato dagli stessi Hathaway che antepongono la felicità di Poppy alle conseguenze dello scandalo ma lei non è indifferente ad un uomo capace di trattare con il porcospino di Bea e di citare Archiloco, così "sincero" da confessare spontaneamente i lati peggiori del proprio carattere. Veramente, ha omesso "qualcosa", ossia la parte avuta nel rifiuto del visconte Andover. Poppy scoprirà tutto, drammaticamente, solo la mattina delle sue nozze; decide di sposare ugualmente Harry ma, sconvolta, gli giura che non l’amerà mai. Harry sembra accontentarsi: in fondo nessuno l’ha mai amato e per lui è sufficiente avere il suo corpo come ennesimo, bellissimo oggetto da collezionare. È proprio così? Niente affatto, perché nonostante Mr. Rutledge sia un duro uomo d’affari, in realtà il bambino abbandonato e tradito dentro di lui cerca disperatamente conferme e tenerezza e Poppy è la sola persona in grado di aiutarlo. Forse non sa dirlo con le parole giuste ma tutti i suoi gesti lo dimostrano: la scena in cui quasi impazzisce per una semplice storta alla caviglia di sua moglie è un capolavoro di goffa tenerezza! Poppy comincia a capire ma non si accontenta di un rapporto privo di fiducia. Combatte per il matrimonio che desidera e se fugge da Harry lo fa solo per farsi inseguire e fargli assaporare, finalmente, la realtà di una vera famiglia.
Questa la trama: nulla di particolarmente insolito se non fosse che Lisa Kleypas, nonostante l’inevitabile cliché, riesce sempre a stupirci con la sua abilità nel disegnare i personaggi e con qualche "effetto speciale”.
Prima di tutto lo stile, più che mai frizzante e coinvolgente. La storia di Poppy e Harry alterna momenti di tenerezza a scene decisamente esilaranti, quasi piccole pieces teatrali giocate su equivoci verbali e doppi sensi, che si svolgono fra il personale dell’hotel o fra i vari membri della famiglia Hathaway: una famiglia così speciale che Poppy ad esempio, non esita ad informarsi con Leo sui “problemi maschili” o a fidarsi dell’opinione della giovane Bea che giudica gli uomini in base al loro rapporti con gli animali. A proposito di animali: sono dei buffi, simpatici co-protagonisti di questa storia. Dal furbissimo Dodger, il furetto combina guai, al macaco blu intrappolato nell’ascensore, alla gallina senza penne ma rivestita di un pullover…
In questa effervescente girandola, s’inseriscono le premesse della storia d’amore che sarà pienamente sviluppata nel libro successivo: quella di Leo e di Cat, dama di compagnia di Poppy e Beatrix che, guarda caso, è la sorella segreta di Harry, con un misteriosissimo passato.
Il risultato è un romance che ha un suo posto particolare all’interno della serie Hathaway e degli historical in genere. Una vera chicca da leggere tutta in un fiato, per commuoverci, sorridere ed emozionarsi.
Ancora una volta, Grazie Lisa!
E’ il terzo volume della serie Hathaway, non ancora tradotta in Italia, così composta:
1) “Mine till midnight” (Amelia e Cam Rohan);
2) “Seduce me at sunrise” (Win e Merripen)
3) “Tempt me at Twilight” (Poppy e Harry Rutledge)
4) “Married by morning” (Leo e Catherine Marks)
5) “Love in the afternoon” (Bea e Christopher Phelan)