Mercoledì, 2 marzo, 2011 - 23:45
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ESCE IN LIBRERIA DIARIO DELLE SOLITUDINI di Fausta Garavini, EDIZIONE BOMPIANI.
Un fotoreporter che ha subito un grave incidente, per ritrovare il proprio equilibrio ha preso in affitto una antica villa in mezzo alla laguna, visitato saltuariamente dall'unico suo contatto con il mondo, Norberto. Ben presto, però, la grande casa in cui si trova a vivere da solo, comincia ad animarsi e ad animare il suo desiderio di conoscerne la storia e la storia di chi l'ha abitata. Osserva le tracce del passato, quadri, suppellettili, mobili, e scopre lettere, fotografie, ritagli di giornale, in cui si riaffaccia la vicenda di una famiglia investita dal destino: Rodolfo, sposato ad Amanda e padre di Alvise; e Gualtiero, sposato a Matilde e padre di Lavinia. Rodolfo è un imprenditore, un Cavaliere, mentre Gualtiero è un artista. Le loro voci, e quelle delle mogli e dei figli, gettano il curioso abitante della misteriosa casa avvolta nelle brume in un passato lontano, dove si avvertono i rintocchi della storia del Novecento, le pulsioni di giovani cuori colmi di speranze e delusioni, amori e tradimenti. E tra quelle voci e quelle storie lo colpisce e lo affascina quella dell'amore tra Lavinia e il giovane Alvise, la cui tomba, incongruamente, è assente dal piccolo cimitero di famiglia. È Norberto a custodire il mistero di quell'assenza e di quell'amore che neppure il "Diario delle solitudini" può rivelargli.
Nota di Paige79: ecco come il sito della casa editrice Bompiani presenta questo romanzo:
“Fausta Garavini con la sua scrittura anima il mondo, disegna contorni di cose, emozioni, sentimenti con la nettezza dell’intaglio di un diamante per costruire un telaio narrativo che è insieme romanzo gotico e di formazione, affresco storico e avventura dello spirito.”
Fausta Garavini, studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, ha insegnato alla Facoltà di Lettere di Firenze. È autrice della traduzione integrale dei "Saggi di Montaigne" (1966) e di numerosi lavori critici fra cui "L’Empèri dóu Soulèu" (1967), "I sette colori del romanzo" (1973), "Il paese delle finzioni" (1978), "La casa dei giochi" (1980), "Parigi e provincia" (1990), "Mostri e chimere" (1991).
Redattrice di Paragone-Letteratura dal 1972, ha pubblicato diversi racconti in rivista. Fra i suoi romanzi, "Gli occhi dei pavoni" (1979), "Diletta Costanza" (1996), "Uffizio delle tenebre" (1998), "In nome dell’Imperatore" (2008).
Un fotoreporter che ha subito un grave incidente, per ritrovare il proprio equilibrio ha preso in affitto una antica villa in mezzo alla laguna, visitato saltuariamente dall'unico suo contatto con il mondo, Norberto. Ben presto, però, la grande casa in cui si trova a vivere da solo, comincia ad animarsi e ad animare il suo desiderio di conoscerne la storia e la storia di chi l'ha abitata. Osserva le tracce del passato, quadri, suppellettili, mobili, e scopre lettere, fotografie, ritagli di giornale, in cui si riaffaccia la vicenda di una famiglia investita dal destino: Rodolfo, sposato ad Amanda e padre di Alvise; e Gualtiero, sposato a Matilde e padre di Lavinia. Rodolfo è un imprenditore, un Cavaliere, mentre Gualtiero è un artista. Le loro voci, e quelle delle mogli e dei figli, gettano il curioso abitante della misteriosa casa avvolta nelle brume in un passato lontano, dove si avvertono i rintocchi della storia del Novecento, le pulsioni di giovani cuori colmi di speranze e delusioni, amori e tradimenti. E tra quelle voci e quelle storie lo colpisce e lo affascina quella dell'amore tra Lavinia e il giovane Alvise, la cui tomba, incongruamente, è assente dal piccolo cimitero di famiglia. È Norberto a custodire il mistero di quell'assenza e di quell'amore che neppure il "Diario delle solitudini" può rivelargli.
Nota di Paige79: ecco come il sito della casa editrice Bompiani presenta questo romanzo:
“Fausta Garavini con la sua scrittura anima il mondo, disegna contorni di cose, emozioni, sentimenti con la nettezza dell’intaglio di un diamante per costruire un telaio narrativo che è insieme romanzo gotico e di formazione, affresco storico e avventura dello spirito.”
Fausta Garavini, studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, ha insegnato alla Facoltà di Lettere di Firenze. È autrice della traduzione integrale dei "Saggi di Montaigne" (1966) e di numerosi lavori critici fra cui "L’Empèri dóu Soulèu" (1967), "I sette colori del romanzo" (1973), "Il paese delle finzioni" (1978), "La casa dei giochi" (1980), "Parigi e provincia" (1990), "Mostri e chimere" (1991).
Redattrice di Paragone-Letteratura dal 1972, ha pubblicato diversi racconti in rivista. Fra i suoi romanzi, "Gli occhi dei pavoni" (1979), "Diletta Costanza" (1996), "Uffizio delle tenebre" (1998), "In nome dell’Imperatore" (2008).