Untitled
ESCE IN LIBRERIA SPOSATI E PERICOLOSI di Francesco Cagno, EDIZIONI NEWTON COMPTON - COLLANA ANAGRAMMA
Dall'autore del bestseller SE MI LASCI STO MALE
"Se avete amato SE MI LASCI STO MALE, adorerete SPOSATI E PERICOLOSI"
"Il sorprendente reality show condotto dalla paladina dei sedotti e abbandonati!". Con questo slogan la TV di Stato lancia la sua nuova sfida: un Docu-Reality sulle difficoltà della convivenza affidato, naturalmente, a Margherita Ficarazzi, la splendida conduttrice già protagonista del romanzo Se mi lasci sto male. Dopo aver abbandonato la sua freddezza di single irriducibile ed essersi sciolta nell’abbraccio del matrimonio, Margherita Ficarazzi accetta con entusiasmo la sfida di continuare a rappresentare l’Italia che ama senza essere ricambiata, combattendo con tutte le sue energie la proliferazione del reato più comune del Terzo millennio: il crimine sentimentale. La vita romantica degli italiani, d’altro canto, è caduta talmente in basso da spingere i servizi segreti a utilizzare la televisione per costringere scherza con il cuore degli altri a rispettare le sue promesse. La partecipazione di Margherita a questo nuovo spettacolo, però, si scontra con le malvagie intenzioni di un oscuro personaggio, pronto a tutto pur di gettare discredito sull’immagine della show girl dolce e innamorata. Mentre gli adepti del sesso usa e getta sono pronti ad approfittare della sconfitta di Margherita per dare libero sfogo ai loro istinti, le ragioni del cuore sono pronte a prendersi una memorabile rivincita dimostrando, ancora una volta, che l’amore romantico non muore mai.
«L’amore sentimentale si prende la sua rivincita in modo misterioso e clamoroso.»
Il Mattino
«Cagno dimostra di avere una fantasia sbrigliatissima.»
Corriere del Mezzogiorno
«Una storia insolita in cui il rosa si mescola al giallo e tutto diventa particolare.»
Vero
«Come si vivrebbe in un mondo che considera il romanticismo un crimine?»
Gioia
«Francesco Cagno costruisce una storia di cuore e batticuore all’interno di una società cinica ma sempre bisognosa d’affetto.»
Secolo d’Italia.