Copertina: 

Londra, 1833

Madeline Matthew ha 18 anni: è bella, intelligente e docile come deve essere una fanciulla bene educata. A tutto però vi è un limite e quando i genitori, individui mediocri, avidi ed egoisti, la costringono a sposare il vecchio e disgustoso Lord Clifton, Maddy tenta di opporsi con tutte le sue forze; ogni ricorso a suppliche o al buon senso è però inutile e suo malgrado è rispedita in collegio fino al matrimonio. A questo punto, la giovane dà prova di un carattere insospettato: con furbizia, coraggio e una buona dose di incoscienza, decide di prendere in mano il proprio destino. Finge con la scuola di dover tornare in famiglia e impegnando l’odiato anello di fidanzamento, riesce a raggranellare quel tanto che le consente di fuggire a Londra, con una meta e uno scopo ben precisi: recarsi presso il Capital Theatre e farsi sedurre dal più celebre attore (nonché seduttore) del momento; una volta divenuta “merce avariata” nessuno potrà più costringerla a nozze tanto aborrite…
Logan Scott ha ottenuto veramente il massimo dalla sua carriera: osannato da critica e pubblico per la naturalezza della sua recitazione e per un talento che gli consente di calarsi perfettamente nei personaggi che interpreta, adorato da schiere di donne sedotte dal suo aspetto, dalla sua fama di amante superbo e dalla voce vellutata e corposa come il più pregiato vino d’annata, ha accumulato una fortuna notevolissima che gli consente di gestire il proprio teatro come più gli aggrada. Rigoroso ed esigente sul palcoscenico con se stesso e con gli altri, Logan conduce una vita quasi non umana, senza debolezze di sorta, senza alcuna concessione alle amicizie, alla gioia e soprattutto all’amore.
Improvvisamente, una ragazzina appena uscita di scuola gli capita, letteralmente, fra i piedi, interrompendo una delle sue rigorosissime prove per presentarsi con la più incredibile delle dichiarazioni: “sono qui perché voglio essere la vostra prossima amante”.
Il rifiuto di Logan sarà solo la prima mossa di una lunga battaglia che entrambi i protagonisti dovranno combattere fra loro e con se stessi prima che i sentimenti possano, finalmente, vivere.

Indubbiamente Lisa Kleypas ha la capacità di infondere vita e carattere a trame già lette, talvolta abusate, riuscendo, ogni volta, a sorprendere. Qualunque altra autrice avrebbe potuto sviluppare queste premesse in una “commedia sentimentale” arguta e leggera, giocata su ritrosie ed equivoci, creando una pièce romantica o poco più. Because you're mine è esattamente l’opposto: un racconto drammatico che - non fosse per i limiti imposti al romance – Lisa avrebbe potuto sviluppare con risultati superbi. Ancora una volta i suoi eroi, oltre a conquistare per una sensualità e una passione così reali da trasmettere calore fisico attraverso le pagine, colpiscono al cuore, fanno sanguinare, fanno soffrire, creano una tensione che talvolta riesce persino a far dubitare dell’epilogo.
Come si può rimanere indifferenti di fronte a un Uomo come Logan? Un Uomo, appunto, perché questo è il miracolo di una tale "penna d’autore", capace di trasformare una figura di carta e inchiostro in una creatura viva, pulsante e magnifica che attrae, irresistibilmente, l’eterno femminino di ognuna di noi. La Kleypas non risparmia, per creare Logan, alcun elemento di seduzione: bello, ricco, affascinante, è un uomo che ha costruito da sé il proprio successo, partendo da meno di nulla, combattendo mostri generati da un’infanzia che avrebbe spento qualunque altro ragazzo, raggiungendo uno status che gli consente di avere tutto dalla vita.
O quasi. Perché un prezzo, ovviamente, c’è ed è altissimo, anche se lui non si ferma mai ad analizzarlo e tantomeno a metterlo in discussione. Ha accettato, come parte di sé, questo grande buco nero che è il suo cuore, profondamente convinto che la voragine di solitudine che lo circonda è la condizione necessaria per non soffrire ancora; vive solo attraverso i personaggi che interpreta sul palcoscenico, attore della sua stessa esistenza.
Non permette a nessuno di sfiorare, tanto meno di mettere a rischio, il gelido involucro che si è costruito attorno: tuttavia teme se stesso perché sa di essere disperatamente affamato di affetto, di quel calore che gli è stato sempre negato. Per questo combatte con tutte le sue forze un’attrazione che non si sa spiegare, che non capisce, per una ragazza che con il suo mondo non ha nulla a spartire e che sembra provocare guai con la sola presenza.
Pure, anche il materiale più resistente ha il suo punto critico e l’innocenza, la natura solare e generosa di Maddy vincono infine tutte le sue difese. E’ la rottura di una diga: Logan, che a causa di una malattia ha dovuto fare i conti con la fragilità della natura umana, cede, disperatamente, al solo amore in grado di rigenerarlo; la notte con Madeline gli restituisce fiducia, entusiasmo e una joie de vivre che pensava di aver sepolto per sempre. Una notte di Paradiso assoluto cui fa seguito un mattino d’inferno: l’unica donna alla quale, finalmente, ha donato il suo cuore, gli ha mentito. Come può l’amore non trasformarsi in odio? Eppure, come può odiare l’unico amore della sua vita?
Come si può non amare Maddy?
Gli occhi di Madeline splendono di purezza anche nei momenti più sensuali; la sua dolcezza, la disponibilità e l’infinita pazienza, risaltano fortemente sullo sfondo di un mondo che fa della finzione il proprio mestiere. Anche lei ha mentito, è vero, ma era un inganno destinato a ricadere solamente su di sé e del quale, comunque, si assume con coraggio tutta la responsabilità. È una donna determinata a non lasciarsi sopraffare dalle regole che delimitano l’esistenza femminile, disposta a vivere ai margini della società pur di non rinunciare ai suoi sogni e al rispetto di se stessa. Giovane com’è, ha il coraggio di infrangere tutti i codici di comportamento: è altruista e pronta al perdono quando gli altri condannano, è forte e capace di rinunce dolorose per ottenere quello che desidera e desidera, più di ogni altra cosa, l’amore incondizionato di Logan.
Con la sua dolce, meravigliosa caparbietà, riuscirà laddove schiere di donne esperte ed abili nella seduzione hanno fallito, ottenendo ben più di ciò che aveva sperato: un sentimento che in principio “era amore” e ora “non ha una parola che lo possa definire”…