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ROMANCE INVADED MATERA... AND ELISA SKIPPED CLASS!
MATERA INVASA DAL ROMANCE... ED ELISA FA BUCA A SCUOLA!
26/09
Incominciamo alla grande: dobbiamo partire alle 8.45 da Venezia ed uscendo da casa incomincia a diluviare. Dopo un po’ il diluvio si trasforma in alluvione, e tutta la zona di Venezia viene messa sotto osservazione dalla Protezione Civile. Il nostro aereo viene rimandato all’infinito ed intanto intorno a noi altri aerei della stessa compagnia vengono cancellati. Alla fine, come in un miraggio, il nostro volo viene confermato: sono le 13.30, poco meno di cinque ore di ritardo!!!
Arriviamo a Bari alle 15 circa e dobbiamo aspettare la nostra amica da Milano che arriva alle 17.00. Ritiriamo la macchina e ci avviamo verso Matera: ormai è buio e non si vede molto, ma quando entriamo nei Sassi ci accorgiamo subito di una caratteristica della città: le strade che a mala pena sono larghe per una macchina, sono a doppio senso e per di più la gente parcheggia dappertutto.
Molliamo la macchina dove capita (davanti ad un cancello) nelle vicinanze dell’albergo e con nostra somma gioia scopriamo che l’albergo fornisce un servizio di ritiro e consegna della macchina presso il parcheggio convenzionato: affidiamo immediatamente la nostra Pegeout 207 affittata alle amorevoli cure del portiere. Ma le nostre “disavventure” non sono finite: nonostante avessi avvertito con 2 mesi di anticipo che eravamo in tre, la nostra doppia superior presso il bellissimo albergo “Locanda di San Martino” non era stata ancora attrezzata con il terzo letto. Molliamo in fretta i bagagli in albergo ed usciamo a cena con l’assicurazione che durante la nostra assenza il terzo letto sarebbe stato montato (come poi in effetti è stato).
L'ingresso della Locanda di San Martino
"Locanda di San Martino" Hotel front door
La nostra camera alla Locanda di San Martino
Our room at "Locanda di San Martino" Hotel
L’albergo è proprio nel cuore dei Sassi e noi arriviamo quando il primo evento pubblico del Festival, il cocktail di benvenuto, dovrebbe essere all’apice: corriamo verso la Boutique Anna (!?!) ed arriviamo che il catering è ancora presente, ma di ospiti neanche l’ombra: che l’alluvione Veneziana abbia avuto i suoi strascichi anche su altri arrivi? Un po’ sconsolati ci avviamo verso la piazza principale, Piazza Vittorio Veneto, ed ammiriamo il panorama dalla Terrazza: una splendida veduta sul Sasso Barisano, dove si trova anche il nostro albergo. Dopo le fotografie di rito, scendiamo nel sasso e scegliamo per la nostra cena il Ristorante Nadi, poche porte dopo il nostro albergo. Io prendo un tris di primi tipici (una zuppa di legumi, pasta con peperoni e mollica fritta, e un’altra con salsiccia e funghi).
Il Sasso Barisano dal Belvedere di Piazza Vittorio Veneto
The "Sasso Barisano" from Piazza Vittorio Veneto's Point of View
La nostra giornata è così finita: torniamo alla nostra stanza d’albergo, ora fornita di tre letti, e dormiamo tutte e tre come ghiri.
27/09
La mattina non sembra delle migliori, e scegliamo quindi di prendere la macchina ed andare a visitare Casteldelmonte in Puglia: magari spostandoci di un po’ lasciamo alle spalle queste nuvole minacciose.
Scendiamo a colazione e nel tavolo a fianco al nostro noto una faccia che mi sembra familiare: ho fatto i compiti a casa, ed ho scrutato tutte le foto delle autrici presenti, e questa signora sorridente, che sembra la gioia fatta in persona, mi sembra proprio Ann Roth. Ma non vorrei sembrare indiscreta e così non mi faccio avanti. Se è lei, la troverò di sicuro nei prossimi eventi del Festival.
La strada per Casteldelmonte è panoramica e vuota, arriviamo nei pressi del Castello e già lo si vede arroccato sul colle. È impressionante, perfetto esempio di geometria architetturale. In realtà è assai piccolino e lo visitiamo in un’oretta scarsa. Che fare? Decidiamo di scendere di nuovo in Basilicata e prendere una strada panoramica che corre lungo la vecchia Via Appia.
Casteldelmonte, residenza di caccia di Federico Barbarossa
Casteldelmonte, country castle of Frederick II Hohenstaufen
Per raggiungere quella strada ci perdiamo alla grande: dopo una veloce visita ad Irsina (bellissima vista da lontano, ma assai trascurata da vicino) cerchiamo di raggiungere la Via Appia, ma finiamo in quella che è a malapena una mulattiera… per fortuna dopo pochi chilometri riprendiamo la strada principale e dopo poco troviamo le indicazioni per Tricarico, nostra prossima meta.
Irsina sulla Via Appia
Irsina, Medieval Town on Via Appia
Purtroppo anche Tricarico si rivela una delusione: un bellissimo paesetto con molta storia, ma tutto in ristrutturazione. Non si può vedere nulla dal di dentro, possiamo solo passeggiare lungo le stradine con gli occhi di tutti gli uomini puntati su di noi (ma le donne dove sono?).
A me inoltre è venuto un fortissimo mal di testa e cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa per prendere un farmaco: sono le due del pomeriggio e sembra tutto chiuso. Quando ormai abbiamo rinunciato, lungo la strada per uscire troviamo aperta una pasticceria-bar-???: non capiamo bene cosa sia, ma vende delle pastine e fa il cappuccino. Ci va bene e questo diventa il nostro pranzo.
Lasciato Tricarico decidiamo di tornare diretti a Matera, lungo la strada facciamo solo una sosta fotografica per riprendere il bel paesino arroccato di Grottole, ed arriviamo a destinazione a metà pomeriggio. Riposino, doccia e belletto e siamo pronte per il prossimo evento: l’aperitivo-reading offerto dal Festival che si tiene in Piazza Sedile presso l’enogastronomia Paoli Food.
Grottole sulla Via Appia
Grottole, Medieval Town on Via Appia
Appena arrivata vedo la mia “vicina” di colazione: adesso ha anche il badge e posso leggere che è effettivamente Ann Roth; mi presento e le chiedo se mi può firmare la copia di “Another Life” che ho in camera: accetta volentieri, anzi mi presenta suo marito il quale mi dice che questo è il libro che lui preferisce della moglie. Chiacchieriamo un po’ sui modi di dire in italiano e poi ci sediamo in tavoli separati. Vedo che lei si siede con una signora che mi sembra proprio essere Rosemary Laurey ed un’altra che potrebbe essere Barbara Samuel, ma come sempre non ne sono sicura.
Da sinistra a destra: Rosemary Laurey, Barbara Samuel, Rachelle Chase e Ann Roth
From left to right: Rosemary Laurey, Barbara Samuel, Rachelle Chase & Ann Roth
Dopo l’aperitivo (a base di coppa, formaggio, una pappetta di mollica di pane e pomodoro fresco) si parte per il panel “Scrivere romanzi erotici” a Palazzo Lanfranchi con ospiti Rachelle Chase, Madeleine Oh e Kayla Perrin.
Durante la passeggiata da Piazza Sedile a Palazzo Lanfranchi chiacchiero con Ann Roth sulla inesistenza del romanzo erotico in Italia: anche la Roth sa che in Italia erotico è uguale a pornografico e che in realtà non esiste quel genere così diffuso negli Stati Uniti.
Arrivata al panel scopro che Madeleine Oh (scrittrice di erotici per Ellora’s Cave e Changeling Press) è anche Rosemary Laurey, ed è proprio la signora che era al tavolo con Ann Roth. È una signora abbastanza robusta, non parla molto, ma ha un marito molto simpatico (magrissimo e con una barbetta stile D’Artagnan) e sono anche i nostri vicini di camera!!!
Durante la conferenza la mia amica corre in camera ha recuperare le mie copie di “Another Life” di Ann Roth e “Midnight Lover” di Rosemary Laurey. Arriva giusto in tempo per la fine della conferenza e riesco a bloccare sulle scale del palazzo Ann Roth, che mi firma il libro. Rientrata dentro il palazzo mi avvicino a Rosemary Laurey: le chiedo gentilmente di firmarmi la mia copia e lei è così contenta che mi regala anche “Power Exchange” scritto con il nome di Madeleine Oh e recentemente uscito per Ellora’s Cave. Inoltre scopriamo anche che la Harlequin Italia ha messo a disposizione delle copie omaggio di “Piccante capriccio” traduzione italiana di “Getting Some” di Kayla Perrin che prontamente mi faccio autografare. Kayla Perrin è una ragazza di colore in carne ma molto bella, che dichiara di essere single, ma che è venuta a Matera con una bambina piccola…
La serata pubblica è finita, usciamo da Palazzo Lanfranchi e ci facciamo tentare dal proprietario del ristorante Van Gogh, proprio davanti al Palazzo: non è una scelta “tipica”, il menù è internazionale, ed alla fine io prendo Carpaccio di Gamberetti.
28/09
Oggi è il giorno dedicato a Matera: durante la mattina visitiamo la città alta (il Piano) e per la tarda mattinata entriamo nei sassi, dal Sasso Caveoso. Facciamo il giro delle Chiese Rupestri e compriamo un po’ di souvenir. Il sali e scendi per le scale si fa sentire e decidiamo di fermarci a mangiare in Piazza Sedile: una pizza e una granita di limone e poi via di nuovo per concludere il giro nel Sasso Barisano. Mentre siamo sedute al tavolo, il marito di Rosemary Laurey ci saluta e fa la battuta “Skipping class, today…” se sapesse! Praticamente non sono ancora andata a nessun convegno del Festival!!!
Riesco a concludere il giro arrivando a S. Agostino, ma poi mi devo fermare, le gambe cedono: scendo in albergo lasciando le mie due amiche a passeggiare per Matera ed io smaltisco un po’ di posta arretrata. Verso sera ci prepariamo ed andiamo per la seconda volta all’aperitivo-reading presso Paoli Food: io mi faccio tentare dai prodotti di enogastronomia e compro un sacco di barattolini di prodotti tipici.
Sasso Caveoso
"Sasso Caveoso"
Una volta seduta al tavolo mi guardo intorno: riconosco finalmente al tavolo con la Roth e la Laurey, Liz Fielding. Quando termina l’aperitivo e la vedo alzarsi mi avvicino per salutarla: è molto gentile e dopo uno scambio veloce di saluti, ci diamo appuntamento per il booksigning del giorno dopo.
Dopo l’aperitivo è prevista una passeggiata nei sassi verso il laboratorio orafo Materia: siamo così tanti che è quasi impossibile entrare, ed alla fine io e le mie amiche scappiamo. Abbiamo deciso di andare a mangiare alla Zuppa del Re, un locale vicino all’albergo. Ottimi Stracciatelli di Manzo con Asparagi e Aceto Balsamico. Alla fine del pasto sento un miagolio straziante: un gatto maschio ha sporto il muso all’ingresso della pergola dove siamo sedute, vicino alla mia sedia. Questa è una realtà abbastanza triste di Matera, centinaia di gatti e cani abbandonati che vivono nei sassi; non danno fastidio, nessuno è minaccioso, ma fanno molta pena. Cercando di non farmi vedere dal proprietario del ristorante, intingo dei pezzetti di pane nel sugo della carne e li passo al gatto, che li divora. Non devo essere stata brava a nascondermi, perché il proprietario esce e mi sgama subito… ma non sembra arrabbiato, dice che anzi ogni sera si presenta anche un cane, sempre alla stessa ora, a reclamare qualcosa: ed infatti di li a poco il canide arriva, ma ormai io ho dato tutto al felino.
29/09
Mattinata stupenda e la giornata prevede la visita a due castelli, Lagopesole e Melfi. La guida dice che il primo è stupendo, per raggiungerlo facciamo una strada che si inerpica su leggere montagne (massimo 800 metri) e molto più verde rispetto al panorama visto per raggiungere Casteldelmonte. Non per niente ci stiamo avvicinando al Volture, monte vulcanico da cui sgorgano “magiche” acque che la pubblicità declama mantenere sempre giovani: finora l’unico effetto che abbiamo potuto constatare noi è che sembra che tutti siano belli in Basilicata… almeno secondo la mia amica che oltre a bersi ettolitri di acqua continua a declama: Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!!!
Castello Lagopesole
Castle Lagopesole
Arriviamo a Lagopesole e siamo un po’ spiazzati: il castello è stato pesantemente ristrutturato e per di più la parte più antica, il Donjon, non è visitabile. Ci è permesso entrare solo in alcune sale, completamente vuote e molto modernizzate… un po’ deluse ci rimettiamo in viaggio alla volta di Melfi.
Il Donjon di Castello Lagopesole
The Donjon of Castle Lagopesole
Melfi, ricca cittadina grazie all’omonimo stabilimento della Fiat, è dominata da un castello, meno regolare di quello di Lagopesole, ma forse più interessante: almeno qui ci permettono alcune limitate passeggiate negli esterni. L’interno è anche in questo caso completamente ristrutturato ed ospita un Museo Archeologico, con un’enormità di reperti ritrovati negli scavi di varie necropoli risalenti alla Magna Grecia. Inoltre in una stanza a parte è conservato il Sarcofago di Rapolla, stupenda opera in marmo raffigurante una fanciulla distesa su delle lenzuola… un bel modo per avviarsi verso l’ultimo viaggio.
Cortile interno del Castello di Melfi
Courtyard of Castle Melfi
Il Sarcofago di Rapolla
Rapolla's Sarcophagus
Castello di Melfi
Castle Melfi
Lasciata Melfi decidiamo di salire ai Laghi di Monticchio: sono praticamente una zona riservata ai campeggiatori; due laghi contigui dall’acqua limpidissima, in uno, quello piccolo, si riflette perfettamente l’immagine della Abbazia di S. Michele, arroccata sul monte sovrastante il lago.
A questo punto torniamo molto presto in albergo: io come al solito mi attacco al pc per controllare la posta e le mie amiche vanno a farsi una passeggiata per Matera. La sera ci prepariamo e ci avviamo celermente al Booksigning previsto di fronte a Palazzo Lanfranchi. Le autrici ospiti sono Liz Fielding, Barbara Samuel e Kayla Perrin.
Abbazia di S. Michele
St. Michael's Abbey
Barbara Samuel è in effetti la signora bionda che avevo visto al tavolo con Ann Roth. Mi avvicino subito con la mia copia dell’antologia “Dragon Lovers”, in cui lei ha scritto un racconto. Purtroppo è l’unica che ha un libro edito in italiano dalla Sperling & Kupfer, e la casa editrice non ha portato copie omaggio del suo libro. Quindi è desolatamente seduta tra Liz e Kayla… mi spiace per lei è mi avvicino per fare due chiacchiere: mi ricorda che lei scrive anche con lo pseudonimo di Ruth Wind e che forse alcuni suoi libri con tale nome verranno tradotti dalla Harlequin Italia.
Liz Fielding invece è sorridente e gentile. Mi firma la mia copia di “The Secret Life of Lady Gabriella” e mi applica anche un bollino “Signed by the Author” e mi regala un sewing kit personalizzato. Obbliga inoltre il marito (un signore alto e massiccio) a scattarci una foto insieme. È tutta contenta perché la Harlequin Italia ha portato molti dei suoi libri e li sta regalando (anche se in effetti praticamente nessuno li prende).
Stessa storia per Kayla Perrin: anche lei ha delle copie omaggio ma poche persone si avvicinano per farsele firmare. La mia amica, che ne aveva già una copia firmata da sue sere prima, si avvicina per farsene firmare un’altra: la regalerà ad una sua amica a casa.
Finita l’euforia della firma, ci avviamo verso il nostro ultimo ristorante tipico materano, “Le Botteghe”, sempre in via dei Fiorentini, sempre a pochi passi dal nostro albergo: piatto della sera, Tagliatelle ai ceci e mollica fritta. Va mangiato con un po’ di peperoncino e il cameriere mi avverte che è “piccantissimo”… ne metto un goccetto appena e rischio di morire soffocata!!! È davvero piccante!!!
Matera di notte
Matera by Night
30/09
Ultima mattina: le mie amiche decidono di andare a visitare le Chiese Rupestri vicino a Matera, io di andare al panel “Dal web al libro, dal libro al web”.
Introduce la discussione Raelene Gorlinsky, editor di Ellora’s Cave, che racconta di come è nata la più importante casa di ebooks americana, praticamente nel computer in cucina della proprietaria. Raelene è un donnone che indossa sempre dei cappelli molto originali, in giro per Matera si notava sempre.
Dopo il panel si sposta nel mondo dell’editoria italiana e a parlare sono Eleonora Gandini, PR di Lulu.com, Loredana Lipperini, blogger di Lipperatudine, Lucia Corna, scrittrice con in uscita un libro su SecondLife e Michele Rossi, editor di Rizzoli. Tutti interventi interessanti, ma poco centrati sul mondo del Romance. La mia attenzione si desta solo quando Loredana Lipperini cita il genere Yaoi unendolo nella definizione alla Slash Fiction… intervengo precisando che sono due cose distinte, e alla chiusura del panel Loredana si avvicina per scambiare due parole: dice che in Italia Yaoi e Slash non vengono distinti…
Anche Liz Fielding si avvicina per salutare e per dirmi che le farebbe piacere fare qualcos’altro insieme per Isn’t it Romantic.
La mia avventura al Women’s Fiction Festival si conclude con il Brunch di Arrivederci, dove scambio quattro chiacchiere con Eleonora Gandini, con Elizabeth Jenning, organizzatrice del Festival e con Stefano Blaco, senior editor e web master di Harlequin Mondadori: tutti buoni contatti per iniziative future!!!
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